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Cronaca

Funerale bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli: lacrime e fiori, richiesta di giustizia

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Funerale bimbo di 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli: lacrime e fiori, richiesta di giustizia

La comunità di Eboli si è unita oggi per rendere omaggio al piccolo bimbo di 13 mesi tragicamente ucciso da due pitbull nella sua abitazione. I funerali si sono svolti nella chiesa dei Santi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana, dove parenti, amici e cittadini sono accorsi per esprimere il loro dolore e la loro solidarietà alla famiglia colpita da questa tragedia.

Una tragedia che ha scosso la comunità di Eboli

La morte del piccolo ha scosso profondamente la comunità di Eboli, che si è stretta attorno alla famiglia in lutto per offrire conforto e supporto in questo momento di dolore insopportabile. La presenza numerosa alla cerimonia funebre testimonia l’unità e la solidarietà di fronte a una tragedia così scioccante.

Fiaccolata in ricordo del piccolo angelo

In serata è prevista una fiaccolata per ricordare il piccolo angelo e per chiedere giustizia per quello che è accaduto. I partecipanti si raduneranno per una cerimonia toccante e commovente, per dare un ultimo saluto al piccolo e per manifestare la loro vicinanza alla famiglia provata da questo terribile evento.

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Per maggiori dettagli sulla cerimonia funebre e sull’evento della fiaccolata in ricordo del piccolo bimbo di Eboli, visita il sito di Fanpage.it e resta aggiornato su tutte le ultime notizie in merito a questa tragedia che ha colpito profondamente la comunità locale. Il supporto e la solidarietà di tutti sono fondamentali in momenti come questo, per dimostrare che nessuno è solo di fronte al dolore e alla perdita.

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Cronaca

Esplosione nella fabbrica di botti a Ercolano, le tre vittime non sono ancora state identificate ufficialmente

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Esplosione nella fabbrica di botti a Ercolano, le tre vittime non sono ancora state identificate ufficialmente

Anche se all’interno della fabbrica di botti esplosa ieri a Ercolano, nella provincia di Napoli, c’erano solo Samuel Tafciu e le sorelle Sara e Aurora Esposito, lo stato dei corpi non permette ancora una identificazione ufficiale.

L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)

C’erano Samule Tafciu, 18 anni, e le sorelle Sara e Aurora Esposito, di poco più grandi, all’interno della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio illegali esplosa nel pomeriggio di ieri, lunedì 18 novembre, a Ercolano, nella provincia di Napoli, come ha confermato a Fanpage.it la suocera del ragazzo. Tuttavia, lo stato in cui versano i corpi, come hanno fatto sapere gli inquirenti, non permette ancora l’identificazione ufficiale.

“Mio genero era a nero, era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo” ha detto ancora a Fanpage.it la suocera di Tafciu, che conferma quindi la natura abusiva e illegale dell’attività. Il 18enne lascia una compagna e una bambina, nata soltanto quattro mesi fa. L’esplosione, che è stata molto forte ed è stata avvertita anche a molta distanza, si è verificata intorno alle 15 di ieri in contrada Patacca; la struttura è andata completamente distrutta. Sul posto i vigili del fuoco, che si sono adoperati per estrarre i corpi e mettere in sicurezza l’area e i carabinieri, ai quali sono affidate le indagini.

La Procura indaga contro ignoti

Indagini che sono coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, competente sul territorio, che ha aperto una inchiesta, al momento contro ignoti. Il lavoro dei militari dell’Arma, coordinati dai magistrati oplontini, sta vertendo in queste…

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Cronaca

Bomba esplode nella notte a Barra: danneggiati un bar, un panificio e due auto

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Bomba esplode nella notte a Barra: danneggiati un bar, un panificio e due auto

La deflagrazione ha riguardato un bar tabacchi in via Figurelle: la bomba ha danneggiato l’esterno di due locali e anche due auto parcheggiate. Indagini affidate ai carabinieri.

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Momenti di paura nella notte appena trascorsa a Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli: poco dopo la mezzanotte, infatti, una grossa bomba carta è esplosa in via Figurelle. L’esplosione ha danneggiato l’esterno di un bar tabacchi e di un panificio, infrangendo le vetrine; danni sono stati riportati anche da due automobili parcheggiate proprio dove è esplosa la bomba. Vista l’ora non troppo tarda, molti sono stati i residenti che hanno udito la deflagrazione.

Oltre ai danni riportati dai due esercizi commerciali e dalle automobili, non si segnalano persone ferite. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Poggioreale, ai quali sono affidate le indagini per comprendere le motivazioni dietro l’attentato dinamitardo e individuare i responsabili.

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Cronaca

Truffe ad anziani invalidi in tutto il Sud Italia, sgominata centrale dei “falsi carabinieri” a Napoli

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Truffe ad anziani invalidi in tutto il Sud Italia, sgominata centrale dei “falsi carabinieri” a Napoli

Maxi operazione dei carabinieri a Napoli, sgominata centrale di truffatori che agivano col metodo del “falso carabiniere” in tutto il Sud Italia, raggirando anziani e invalidi.

Sgominata la centrale delle truffe agli anziani col trucco del “falso carabiniere”. Operavano in tutto il Sud Italia, ma la base operativa, secondo gli investigatori, era al centro storico di Napoli. I truffatori, senza scrupoli, portavano via i risparmi dei malcapitati. Una anziana invalida al 100% è stata addirittura raggirata e portata a cedere beni per circa 40mila euro. I truffatori sono stati identificati e presi dai carabinieri, quelli veri. La maxi operazione è stata condotta dai militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei. Nei guai due pregiudicati, coinvolti in un’attività criminale che si muoveva dalla loro base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, punto di partenza per i loro colpi lungo la penisola meridionale.

La truffa col “metodo del falso carabiniere”

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Con il classico “metodo del falso carabiniere”, i due truffatori avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa. Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i…

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