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Cronaca

Evade tentando di scavalcare il muro del carcere, fermata da poliziotta penitenziaria

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Evade tentando di scavalcare il muro del carcere, fermata da poliziotta penitenziaria

Nel carcere di Fuorni, situato in provincia di Salerno, è stato recentemente sventato un tentativo di evasione. La notizia è stata resa nota dal sindacato Sappe, che ha espresso preoccupazione per l’accaduto.

Il tentativo di evasione

Secondo quanto riportato dai media locali, un detenuto avrebbe cercato di fuggire scavalcando il muro del carcere di Fuorni. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo di una poliziotta penitenziaria, il tentativo di fuga è stato bloccato con successo.

La denuncia del Sappe

Il sindacato Sappe ha dichiarato di essere preoccupato per l’accaduto e ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza all’interno delle strutture carcerarie. Sono state sollevate diverse criticità riguardanti la gestione e la sorveglianza all’interno del carcere di Fuorni, evidenziando la necessità di adottare misure più efficaci per prevenire eventuali episodi di evasioni.

Conclusioni

L’episodio avvenuto nel carcere di Fuorni evidenzia l’importanza di una sorveglianza costante e di misure di sicurezza adeguate all’interno delle istituzioni penitenziarie. La prontezza e la professionalità della poliziotta penitenziaria hanno permesso di evitare una potenziale fuga, mettendo in evidenza l’importante ruolo svolto dagli operatori all’interno delle carceri.

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Tragico incidente a Marigliano, donna in moto muore schiantandosi contro un palo

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Tragico incidente a Marigliano, donna in moto muore schiantandosi contro un palo

Tragedia a Scisciano: donna di 46 anni muore in un incidente stradale

Una donna di 46 anni è deceduta nel pomeriggio in un tragico incidente avvenuto in via Ponte dei Cani a Scisciano. Secondo le prime informazioni fornite, la donna sarebbe morta sul colpo a seguito dell’impatto. Sull’accaduto stanno indagando le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri della locale stazione.

Incidente mortale a Scisciano

La vittima, la cui identità non è stata ancora resa nota, si trovava alla guida di un veicolo che per cause ancora da accertare è finito fuori strada, causando il decesso della donna. La notizia ha scosso la comunità locale, che si è stretta attorno alla famiglia della vittima in questo momento di profondo dolore.

Indagini in corso

Al momento non sono chiare le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire con precisione quanto accaduto e capire se ci siano stati fattori esterni che hanno contribuito alla tragedia. La speranza è che la verità venga presto a galla per dare giustizia alla donna scomparsa e per garantire la sicurezza delle strade della zona.

Per ulteriori aggiornamenti sull’incidente a Scisciano e per rimanere informati sulle ultime novità, è possibile continuare a seguire gli sviluppi su [Fanpage Napoli](https://www.fanpage.it/napoli/incidente-a-marigliano-moto-si-schianta-contro-palo-morta-la-donna-alla-guida/).

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Incidente a Napoli: pedone investita, auto si ferma ma la seconda la travolge e scappa.

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Incidente a Napoli: pedone investita, auto si ferma ma la seconda la travolge e scappa.

Una donna è stata investita mentre attraversava la strada a Napoli e si trova attualmente ricoverata in gravi condizioni al Cardarelli. Il suo stato di salute è critico e i medici hanno espresso riserva sulla prognosi.

Incidente a Napoli: la donna investita in gravi condizioni

L’incidente si è verificato mentre la donna stava attraversando la strada. La prima auto si è fermata per darle la precedenza, ma purtroppo è stata travolta da una seconda auto che si è immediatamente data alla fuga.

Prognosi riservata per la donna investita

La vittima dell’investimento è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso del Cardarelli, dove si trova in pericolo di vita. Gli inquirenti sono al lavoro per identificare e rintracciare il conducente dell’auto che ha causato l’incidente e si è allontanato dal luogo dell’accaduto.

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Agente viaggi costretto a cedere agenzia al clan: “Massimo lo picchiava”

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Agente viaggi costretto a cedere agenzia al clan: “Massimo lo picchiava”

Nell’ambito di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza oggi sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 3.5 milioni di euro. Tra i beni sottoposti a sequestro vi è anche un’agenzia di viaggi, la cui precedente proprietà sarebbe stata costretta a cederla a un clan criminale locale. Inoltre, emerge che il precedente proprietario dell’agenzia di viaggi sarebbe stato vittima di ripetute aggressioni da parte di uno degli indagati coinvolti nell’operazione.

Traffico di influenze e minacce nel settore turistico

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato alla luce loschi traffici nel settore turistico, con il coinvolgimento di soggetti legati a gruppi criminali locali. Tra le varie attività sequestrate, l’agenzia di viaggi è emersa come uno dei centri nevralgici di un’economia criminale che sembra aver influenzato il mercato turistico locale.

Il dramma del precedente proprietario

Secondo quanto emerso dalle indagini, il precedente proprietario dell’agenzia di viaggi aveva subito gravi minacce e aggressioni da parte di uno degli indagati coinvolti nell’operazione della Guardia di Finanza. Questo tragico episodio mette in luce la difficile situazione di chi si trova invischiato nelle reti della criminalità organizzata, costretto a cedere la propria attività sotto minaccia e violenza.

Conclusioni

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza a Napoli ha permesso di portare alla luce loschi traffici nel settore turistico locale, con il sequestro di beni per un valore di 3.5 milioni di euro. Tra i beni sequestrati vi è un’agenzia di viaggi il cui precedente proprietario sarebbe stato costretto a cederla a un clan criminale locale, subendo ripetute aggressioni. Si spera che azioni come queste possano contribuire a contrastare la presenza e l’influenza della criminalità organizzata nei vari settori dell’economia locale.

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Direttore pizzeria “Dal Presidente” arrestato: zero reddito, lussuosi orologi sui social

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Direttore pizzeria “Dal Presidente” arrestato: zero reddito, lussuosi orologi sui social

Massimiliano Di Caprio, il direttore della pizzeria “Dal Presidente”, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta sul riciclaggio del clan Contini. L’uomo è accusato di aver dichiarato un reddito di soli 30mila euro in 20 anni. Tuttavia, nonostante il suo modesto reddito, sulle sue pagine social sfoggia orologi di lusso che destano sospetti e curiosità.

Le accuse contro Massimiliano Di Caprio

L’arresto di Massimiliano Di Caprio è avvenuto in seguito alle indagini sul clan Contini e sul presunto riciclaggio di denaro sporco. Le autorità hanno scoperto che il direttore della pizzeria “Dal Presidente” avrebbe dichiarato un reddito incredibilmente basso rispetto allo stile di vita che conduce, evidenziato dalle sue foto sui social in cui sfoggia costosi orologi di lusso. Questa discrepanza tra il reddito dichiarato e il tenore di vita dell’uomo ha scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica e ha portato all’arresto di Di Caprio.

La vita di lusso di Massimiliano Di Caprio

Nonostante dichiari un reddito di 30mila euro in 20 anni, Massimiliano Di Caprio conduceva una vita di lusso e opulenza, come dimostrato dalle sue foto sui social in cui indossava orologi di marca e frequentava locali esclusivi. Le autorità hanno quindi avviato un’indagine approfondita sulle attività del direttore della pizzeria “Dal Presidente” e sul suo coinvolgimento nelle attività illecite del clan Contini.

La reazione dell’opinione pubblica

L’arresto di Massimiliano Di Caprio ha suscitato scalpore e indignazione nell’opinione pubblica, che non ha esitato a esprimere il proprio disappunto per il presunto coinvolgimento dell’uomo in attività illegali. Le foto sui social che mostravano Di Caprio in posa con orologi di lusso hanno alimentato i sospetti riguardo alla provenienza dei suoi beni e hanno contribuito a creare un clima di diffidenza nei confronti del direttore della pizzeria “Dal Presidente”.

Conclusioni

L’arresto di Massimiliano Di Caprio nell’ambito dell’inchiesta sul clan Contini ha portato alla luce una discrepanza significativa tra il suo reddito dichiarato e lo stile di vita che conduceva. Le autorità stanno indagando per chiarire il coinvolgimento dell’uomo in attività illecite e nel riciclaggio di denaro sporco. L’opinione pubblica segue con interesse gli sviluppi di questa vicenda, che ha suscitato dibattiti e polemiche riguardo alla trasparenza e all’onestà delle persone.

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Sequestrata autofficina abusiva a Arenaccia, multe per 7mila euro per rifiuti pericolosi senza autorizzazione

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Sequestrata autofficina abusiva a Arenaccia, multe per 7mila euro per rifiuti pericolosi senza autorizzazione

L’autorità competente ha eseguito dei controlli nella via Sant’Alfonso Maria dei Liguori e ha scoperto che un’autofficina operava senza le autorizzazioni necessarie. La Polizia Locale ha quindi proceduto al sequestro dell’attività.

Autofficina abusiva scoperta

Durante l’operazione di controllo è emerso che l’autofficina situata in via Sant’Alfonso Maria dei Liguori non aveva ottenuto le autorizzazioni richieste per operare legalmente. Questo ha portato alla decisione di procedere con il sequestro dell’attività. La mancanza di regolari autorizzazioni ha portato la Polizia Locale ad intervenire per garantire il rispetto delle normative vigenti.

Multe per un valore di 7mila euro

Oltre al sequestro dell’autofficina abusiva, sono state comminate multe per un valore complessivo di 7mila euro. Questa sanzione è stata applicata per le violazioni riscontrate durante i controlli effettuati dalle autorità competenti. La somma delle multe è stata calcolata in base alle infrazioni accertate e alle normative violate dall’attività.

Per ulteriori dettagli sull’operazione di sequestro dell’autofficina abusiva e sulle multe comminate, è possibile continuare la lettura dell’articolo seguendo il link fornito.

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Interrogazione Borrelli a Piantedosi su inchiesta Pomigliano d’Arco – Fanpage.it

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Interrogazione Borrelli a Piantedosi su inchiesta Pomigliano d’Arco – Fanpage.it

Il deputato dell’Avs, Francesco Borrelli, ha recentemente chiesto l’istituzione di una commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco e ha presentato la terza interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi.

La richiesta di accesso al Comune di Pomigliano d’Arco

Borrelli ha evidenziato la necessità di indagare approfonditamente sulle attività svolte all’interno del Comune di Pomigliano d’Arco, sollevando possibili questioni di trasparenza e regolarità amministrativa. La richiesta di istituire una commissione d’accesso rappresenta un passo importante per garantire la corretta gestione delle risorse pubbliche e la tutela degli interessi dei cittadini.

La terza interrogazione parlamentare a Piantedosi

Con la presentazione della terza interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi, Borrelli mira a ottenere chiarimenti su eventuali criticità riscontrate all’interno del Comune di Pomigliano d’Arco e a promuovere azioni volte a garantire la legalità e la trasparenza nell’ambito amministrativo locale.

Per continuare a seguire gli sviluppi di questa vicenda e conoscere ulteriori dettagli sulla richiesta di Borrelli, è possibile leggere l’articolo completo [qui](https://www.fanpage.it/napoli/dopo-linchiesta-di-fanpage-it-su-pomigliano-darco-interrogazione-di-borrelli-al-ministro-piantedosi/).

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Due turisti messicani feriti gravemente precipitando dal ponte di Maiori con lo scooter

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Due turisti messicani feriti gravemente precipitando dal ponte di Maiori con lo scooter

Un grave incidente stradale ha coinvolto due turisti messicani a Maiori, sul ponte della SS 163 Amalfitana. Una donna è stata trasportata d’urgenza in elicottero all’ospedale di Salerno per le ferite riportate.

Incidente a Maiori

L’incidente è avvenuto in una giornata di sole, quando i turisti messicani stavano attraversando il ponte con il loro scooter. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, hanno perso il controllo del mezzo precipitando dal ponte.

Intervento tempestivo dei soccorsi

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i soccorsi, che hanno trasportato la donna ferita in elicottero all’ospedale di Salerno. Le condizioni della donna sono gravi, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

Appello alla prudenza

Questo incidente è un ennesimo monito sull’importanza di guidare con prudenza e attenzione, specialmente in luoghi turistici e strade panoramiche come la Costiera Amalfitana. È fondamentale rispettare le regole della circolazione e guidare in modo responsabile, per evitare situazioni di pericolo per sé e per gli altri.

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Inchiesta su Pomigliano, Antimafia scrive al sindaco: “Camorra radicata”

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Inchiesta su Pomigliano, Antimafia scrive al sindaco: “Camorra radicata”

Il sindaco di Pomigliano criticato dalla commissione antimafia per le sue dichiarazioni sull’esistenza della camorra

La presidente della commissione antimafia ha pubblicamente bacchettato il sindaco di Pomigliano, Lello Russo, per le sue dichiarazioni riguardanti l’influenza della camorra sul territorio. Russo aveva dichiarato che “La camorra non esiste” nella sua città, ma le indagini condotte da Fanpage.it nell’ambito dell’inchiesta “La città di cemento” sembrano smentire questa affermazione.

Critiche alla gestione del sindaco Russo

Le parole del sindaco Russo hanno suscitato polemiche e calde discussioni tra i cittadini e le istituzioni locali. La presidente della commissione antimafia ha deciso di intervenire pubblicamente per smentire le affermazioni del primo cittadino e mettere in luce la reale presenza della criminalità organizzata sul territorio di Pomigliano.

L’inchiesta di Fanpage.it e le sue rivelazioni

L’inchiesta condotta da Fanpage.it, intitolata “La città di cemento”, ha portato alla luce dettagli e collegamenti tra la camorra e alcuni ambienti locali. Le indagini hanno riportato alla luce episodi di corruzione, infiltrazioni mafiose e il controllo illegale di alcune attività commerciali nel comune di Pomigliano.

Leggi l’articolo completo sulla vicenda

Per approfondire la questione e conoscere tutti i dettagli dell’inchiesta condotta da Fanpage.it su Pomigliano e la presunta presenza della camorra nel territorio, è possibile leggere l’articolo completo cliccando sul seguente link: [Continua a leggere](https://www.fanpage.it/napoli/inchiesta-pomigliano-la-presidente-dellantimafia-colosimo-scrive-al-sindaco-lello-russo-la-camorra-e-radicata/)

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Ragazzina 14 anni investita davanti Poste Caserta, ricoverata.

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Ragazzina 14 anni investita davanti Poste Caserta, ricoverata.

Nel cuore di Caserta è avvenuto un grave incidente stradale che ha visto coinvolta una ragazzina di 14 anni investita da uno scooter. L’impatto è avvenuto in Corso Giannone, di fronte alle poste. La giovane è stata trasportata d’urgenza in ospedale, mentre il conducente dello scooter ha visto ritirata e sospesa la sua patente, oltre ad una multa salata di 4mila euro.

La gravità dell’incidente

L’incidente stradale avvenuto a Caserta ha destato grande preoccupazione tra i residenti della zona, soprattutto per la giovane vittima coinvolta. Le indagini sono ancora in corso per stabilire le dinamiche dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.

Le conseguenze per il conducente dello scooter

Il conducente dello scooter coinvolto nell’incidente ha subito delle pesanti conseguenze per la sua imprudenza alla guida. Oltre alla ritirata e sospensione della patente, dovrà affrontare una multa di 4mila euro. Si tratta di provvedimenti necessari per garantire la sicurezza stradale e impedire il ripetersi di situazioni simili in futuro.

La necessità di maggiore attenzione alla guida

Questo incidente ci ricorda quanto sia importante essere sempre vigili e rispettare le regole della strada. La sicurezza stradale va garantita da tutti i conducenti, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Soltanto con un comportamento responsabile e prudente si può contribuire a evitare incidenti e situazioni di pericolo per gli utenti della strada.

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Cronaca

Tenta suicidio: salvato poliziotti in Avellino.

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Tenta suicidio: salvato poliziotti in Avellino.

Un uomo di 34 anni è stato bloccato dalla polizia ad Avellino mentre minacciava di lanciarsi dal balcone di casa sua in via Francesco Tedesco. L’intervento tempestivo degli agenti della Questura irpina ha permesso di evitare una tragedia imminente.

L’intervento della polizia

I poliziotti sono stati allertati da alcuni vicini che hanno sentito urla provenire dall’appartamento dell’uomo. Giunti sul posto, hanno trovato il 34enne sul balcone con evidenti segni di instabilità emotiva. La situazione era molto critica e il rischio che potesse gettarsi nel vuoto era molto alto.

Il salvataggio

Con grande abilità e professionalità, gli agenti sono riusciti a dialogare con l’uomo e a dissuaderlo dal compiere gesti estremi. Dopo diversi minuti di tensione, finalmente l’uomo ha desistito dal suo intento e è stato portato in sicurezza all’interno dell’abitazione.

Il sostegno psicologico

Una volta messo al sicuro, il 34enne è stato visitato da un medico psicologo che ha valutato la sua condizione emotiva e lo ha indirizzato verso le cure necessarie per affrontare il momento di crisi. Questo episodio mette in luce l’importanza di un intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza simili.

Continua a leggere su [Fanpage Napoli](https://www.fanpage.it/napoli/tenta-di-uccidersi-lanciandosi-dal-balcone-salvato-dai-poliziotti-ad-avellino/) per rimanere aggiornato su questa e altre notizie della città.

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