Cronaca
Convocato comitato Ordine Pubblico a Napoli per spari a Fuorigrotta: scatta l’indagine.
Vertice in prefettura dopo la sparatoria a Fuorigrotta
Un vertice in prefettura a Napoli con tutte le forze dell’ordine si è tenuto dopo la sparatoria nel parco giochi di Fuorigrotta di ieri sera, che ha causato il ferimento di una donna di 49 anni.
Riunione con le autorità locali
Alla riunione, convocata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, hanno partecipato l’Assessore alla Legalità del Comune di Napoli, il Questore, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il rappresentante del Comando provinciale dei Carabinieri, il Comandante della Polizia locale di Napoli e il rappresentante della Polizia metropolitana.
Indagini in corso e azioni delle Forze dell’ordine
Le indagini sulla sparatoria sono al centro delle discussioni durante il vertice. Le autorità hanno messo in evidenza la gravità dell’episodio e hanno dichiarato di essere già attivamente al lavoro per individuare i responsabili.
Nell’immediato, le Forze dell’ordine hanno attivato prontamente serrate indagini e controlli accurati della zona e delle aree limitrofe, anche con il supporto dei sistemi tecnologici presenti in loco, al fine di individuare gli autori del gesto delittuoso.
Nel contempo, sono stati intensificati i servizi straordinari di controllo del territorio al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati e di ogni forma di illegalità, nonché le verifiche di polizia amministrativa, attraverso l’impiego di ulteriori risorse umane e tecnologiche.
Il Prefetto ha espresso la propria vicinanza alla vittima della sparatoria, assicurando che verrà profuso il massimo impegno da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati affinché vengano individuati e perseguiti i soggetti responsabili, ringraziando altresì le Forze dell’ordine per lo sforzo investigativo e repressivo messo in atto”, conclude la nota.
Condanna della presidente del Consiglio comunale di Napoli
Anche la presidente del Consiglio comunale di Napoli, Enza Amato, ha espresso la sua condanna per l’episodio. “Davanti all’episodio sconvolgente accaduto ieri sera a Fuorigrotta desidero esprimere la mia più ferma condanna. Violenze del genere sono inaccettabili, soprattutto in un luogo pubblico e affollato come piazza Italia, in un’area di recente recuperata e restituita ai nostri piccoli cittadini”.
“Questi atti criminali – prosegue – non possono e non devono trovare spazio nella nostra comunità. È un atto vile e insensato, che mette in pericolo la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini. Sono certa che le autorità competenti faranno luce su questo tragico evento ed esprimo la mia vicinanza e pronta guarigione alla mamma ferita ieri sera.
Non possiamo e non dobbiamo permettere che episodi simili si ripetano nella nostra città. Abbiamo il dovere di lavorare uniti per contrastare la violenza e mettere in campo ogni sforzo per affrontare il tragico problema della violenza minorile”.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…
Cronaca
Prima la lite, poi l’inseguimento in auto e l’accoltellamento: fermato 20enne nel Casertano
Prima la lite, poi le coltellate dopo un inseguimento nel Casertano: fermato il presunto responsabile, la lite per futili motivi.
Immagine di repertorio
Una lite per futili motivi sfociata in accoltellamento: ancora violenza tra giovani, stavolta nel Casertano. Un ventenne è finito così in carcere a Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. Il giovane ferito se la caverà con ferite all’avambraccio destro.
Tutto è iniziato la sera del 15 novembre scorso, quando si era avuta una violenta lite in via Verga a Casal di Principe, forse scaturita per ragioni sentimentali, tra i due giovani. Uno dei due, resosi conto del pericolo, avrebbe tentato di fuggire a bordo della propria automobile, venendo inseguito dall’aggressore che, una volta raggiunto, lo avrebbe ferito all’avambraccio destro con un coltello a serramanico, minacciandolo anche di nuove aggressioni, stavolta con armi da fuoco, prima di scappare dal posto. La vittima era rimasta ferita all’avambraccio nel tentativo di difendersi dalle coltellate all’addome che l’aggressore tentava di infliggergli nelle fasi concitate dell’aggressione.
Una volta scappato via l’autore delle coltellate, la vittima è stata portata all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato dimesso successivamente alle cure ricevute. Le indagini della Procura della Repubblica di Napoli Nord, intanto, ha emesso questa mattina un fermo nei confronti dell’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, accusato di vari reati tra cui tentato omicidio aggravato da…