Cronaca
Bus precipitato a Capri: tragedia per la morte di Melillo
Emanuele Melillo e la tragica vicenda a Capri
Emanuele Melillo, il conducente del bus precipitato a Capri il 22 luglio 2021, potrebbe essere morto a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato schiacciato dal mezzo che guidava.
Testimonianze cruciali durante il processo a Napoli
Oggi, durante il processo in corso a Napoli, hanno testimoniato un sovrintendente della polizia giudiziaria e un ispettore della polizia stradale. L’ispettore, che si era già occupato della tragedia del bus sull’A16 nel 2013, ha ricostruito la dinamica dell’incidente a Capri grazie a un grafico basato su immagini satellitari.
Analisi della dinamica dell’incidente
Il bus ha percorso 300 metri prima di precipitare, senza incontrare ostacoli. L’impatto contro la ringhiera, “arrugginita” secondo l’ispettore, è avvenuto a una velocità inferiore ai 30 km/h. Le analisi del traffico telefonico escludono che Melillo fosse al telefono al momento dell’incidente.
Dettagli sull’impatto e le conseguenze
Il bus, dopo essere precipitato, ha impattato su un muretto, catapultando Melillo all’esterno. Il mezzo, dopo un paio di giravolte, si è abbattuto su Melillo, schiacciandolo e, forse, provocandone la morte.
Esame degli elementi tecnici e degli imputati
Il sovrintendente ha confermato che Melillo aveva la patente per il mezzo, che il bus era stato sottoposto a regolare collaudo e che l’Asl lo aveva ritenuto idoneo alla guida. L’ispettore ha ispezionato il tratto di strada senza trovare tracce di componenti meccaniche staccatesi dal bus. Davanti al giudice della quarta sezione penale di Napoli Carlo Bardari sono imputati un medico dell’ATAC, il legale rappresentante della società e un ingegnere della Città Metropolitana di Napoli. La prossima udienza è fissata per il 30 maggio.
Cronaca
Coi soldi di Sma Campania pagavano anche la musica online: indagine su 6 milioni di euro sperperati
La Guardia di Finanza ha ricostruito lo sperpero di 6 milioni di fondi pubblici; invito a dedurre per amministratori e dipendenti di Sma Campania Spa.
Un invito a dedurre è stato notificato a 9 amministratori, dirigenti e dipendenti di Sma Campania Spa, la società in house della Regione che si occupa, tra le altre cose, di prevenzione incendi, risanamento ambientale e gestione rifiuti: secondo le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ci sarebbe stato un “sistematico sperpero di fondi pubblici”, che avrebbe portato ad un danno erariale di quasi sei milioni di euro.
I fondi pubblici per lo streaming musicale
I provvedimenti, emessi dalla Corte dei Conti (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono stati notificati dalle fiamme gialle; l’indagine riguarda gli anni dal 2012 al 2022.
In particolare, è emerso che le carte ricaricabili, le cosiddette “flash card”, istituite per acquisti urgenti inferiori ai mille euro, venivano utilizzate per scopi che nulla avevano a che fare con le attività della Sma Campania: alcuni dei pagamenti erano stati effettuati per finalità personale e ludico/ricreative, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale, e anche a notte fonda, quindi in orari non compatibili con lo svolgimento dell’attività amministrativa.
Ragazzo conosciuto online gli manda foto hot, lui gli chiede dei soldi per non pubblicarle: denunciato
Le fiamme gialle hanno inoltre appurato che la società ha utilizzato servizi…
Cronaca
Crolla solaio in appartamento a Scampia, ragazzo ferito
Un 17enne è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio nel suo appartamento a Scampia, a Napoli; sul posto la Polizia, i vigili del fuoco e il 118.
Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito, in modo non grave, nel crollo di un solaio della sua abitazione a Scampia, nella periferia nord di Napoli; il giovane è stato accompagnato in ospedale, dove è stato trattenuto in osservazione ma avrebbe riportato soltanto delle escoriazioni e delle contusioni dovute ai calcinacci. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato, i motivi del crollo sono al vaglio.
L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri, 19 novembre; i soccorsi sono intervenuti poco prima della mezzanotte nell’appartamento in via Roma verso Scampia, prosecuzione del corso Secondigliano che congiunge i due quartieri napoletani. Insieme agli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli sono arrivati i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.
Il crollo è avvenuto nella camera da letto, nella stanza in quel momento si trovava soltanto il 17enne; il ragazzo è stato accompagnato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’ospedale “Cardarelli”, dove i medici hanno deciso di trattenerlo per monitorare le sue condizioni; non avrebbe, comunque, riportato lesioni gravi. Il cedimento avrebbe interessato soltanto il solaio ma sono in corso ulteriori accertamenti per appurare eventuali problematiche legate al resto della struttura.
Cronaca
Incendio distrugge appartamento a San Giuseppe Vesuviano, le fiamme partite dal camino
Due coniugi in ospedale a San Giuseppe Vesuviano (Napoli): il loro appartamento ha preso fuoco, l’incendio sarebbe collegato all’accensione del camino.
Immagine di repertorio
Le fiamme sarebbero partite dal camino, avrebbero raggiunto le tende e gli altri arredi, divorando in pochi minuti i mobili: sono ancora in corso accertamenti per l’incendio che, nel tardo pomeriggio di ieri, 19 novembre, ha distrutto completamente un appartamento a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli; dentro c’erano due coniugi di 62 e 59 anni, rimasti intossicati e accompagnati in ospedale ma le cui condizioni non destano preoccupazione.
Sul posto, a seguito dell’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano della Polizia di Stato. L’incendio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe collegato all’accensione del camino; non è chiaro se si sia trattato di una distrazione o se, al contrario, possa essere riconducibile ad un malfunzionamento.
Al termine delle operazioni di spegnimento la casa era distrutta: le fiamme avevano raggiunto in pochissimo tempo anche le altre stanze, avvolgendo mobilia e suppellettili. Le due persone all’interno, un uomo di 62 anni e la moglie di 59 anni, sono state soccorse e accompagnate all’ospedale di Nola; non hanno riportato ferite di rilievo ma sono state trattenute in osservazione per intossicazione e affidate alle cure mediche.