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Cronaca

Bagnoli: Pontile chiuso e discarica a Via Nisida, Borrelli chiede interventi urgenti per Napoli.

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Bagnoli: Pontile chiuso e discarica a Via Nisida, Borrelli chiede interventi urgenti per Napoli.

Bagnoli: pontile ancora inaccessibile a causa del cedimento del pavimento

La parte finale del pontile di Bagnoli è ancora inaccessibile a causa del cedimento di alcune assi del pavimento. I cittadini, esasperati, hanno denunciato la situazione al deputato Francesco Emilio Borrelli (Avs), chiedendo un rapido intervento del Comune per la riapertura del pontile.

Discarica abusiva a Via Nisida

A pochi passi dalla telecamera Ztl di Via Nisida, proprio sopra una fermata dei bus Anm, si è formata una discarica abusiva. Sacchetti di rifiuti di ogni genere e un materasso matrimoniale giacciono abbandonati sul ciglio della strada.

Borrelli sollecita il Comune ad agire

Borrelli ha sollecitato il Comune a provvedere alla bonifica dell’area e ad individuare e sanzionare i responsabili. “Dobbiamo agire con fermezza contro chi inquina il nostro territorio”, ha affermato il deputato. “Non possiamo tollerare simili scempi ambientali.”

Misure concrete richieste da Borrelli

Il deputato ha chiesto al Comune di attuare interventi urgenti per risolvere entrambi i problemi. Per il pontile di Bagnoli è necessaria una rapida riparazione, mentre per la discarica di Via Nisida è necessaria una bonifica immediata e l’installazione di telecamere di sorveglianza per scoraggiare ulteriori abbandoni di rifiuti.

La collaborazione dei cittadini è fondamentale

Borrelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini nel denunciare situazioni di degrado e nel segnalare i responsabili di illeciti ambientali. “Solo con l’impegno di tutti possiamo rendere Napoli una città più pulita e vivibile”, ha concluso il deputato.

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Cronaca

Salvatore Cannova, scomparso in centro a Napoli e trovato morto dopo qualche ora: cosa è successo al 50enne?

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Salvatore Cannova, scomparso in centro a Napoli e trovato morto dopo qualche ora: cosa è successo al 50enne?

L’uomo, che viveva in un basso nel cuore di Napoli, è scomparso lo scorso 8 novembre e poi è stato trovato morto quella stessa notte con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia chiede di sapere cosa gli sia accaduto.

È avvolta dal mistero la morte di Salvatore Cannova, un uomo di 50 anni, dapprima scomparso nel cuore di Napoli e poi ritrovato morto qualche ora dopo, con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia del 50enne vuole sapere cosa sia accaduto a Salvatore Cannova e si è rivolta all’associazione “Penelope”, che si sta adoperando per fare piena luce sulla vicenda: “L’associazione Penelope è accanto alla famiglia di Salvatore Cannova per fare chiarezza su quanto gli è accaduto. Chiunque abbia informazioni a riguardo ci può contattare, anche in anonimo” scrive l’associazione.

Sulla vicenda indaga la polizia di stato, per comprendere cosa sia successo al 50enne, se sia rimasto vittima di un incidente o se possa essersi invece trattato di un omicidio, avvenuto magari in seguito a una lite. In questo senso, molto importanti saranno gli esiti dell’autopsia, che dovrebbero chiarire la precise cause della morte di Salvatore Cannova.

La scomparsa di Salvatore Cannova e il ritrovamento del cadavere

Le tracce di Salvatore Cannova si sono perse lo scorso 8 novembre, quando il 50enne si è allontanato, insieme al suo cane, dal basso in cui viveva nella zona di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli, alla quale aveva fatto ritorno soltanto l’animale. La famiglia, allarmata dalla scomparsa, si era rivolta alle autorità e anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si era occupata della…

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Lungomare di Napoli, prende a pugni i passanti, poi lancia un uomo sugli scogli: arrestato per tentato omicidio

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Lungomare di Napoli, prende a pugni i passanti, poi lancia un uomo sugli scogli: arrestato per tentato omicidio

Un uomo di 53 anni è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio; una volta portato in commissariato, non ha esitato a minacciare e aggredire anche i poliziotti.

Momenti di follia nella mattinata di ieri, venerdì 15 novembre, sul Lungomare di Napoli, dove un uomo ha cominciato a prendere a pugni i passanti che gli capitavano a tiro e ha poi scaraventato un uomo sugli scogli sottostanti: per questo motivo, un 53enne originario del Venezuela è stato arrestato dalla Polizia di Stato con le accuse di tentato omicidio e lesioni personali.

I poliziotti delle Unità Operative Pronto Intervento del Reparto Prevenzione Crimine Campania, mentre transitavano in via Partenope, hanno notato un uomo mentre aggrediva alcuni passanti con pugni e calci, per poi spintonare un uomo, che in quel momento era seduto sul muretto, facendolo cadere sugli scogli sottostanti. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, ma ciononostante l’uomo ha sferrato un pugno a un altro passante, mandandolo al tappeto; i poliziotti, grazie all’aiuto del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con non poche difficoltà, sono riusciti a bloccare il 53enne.

Anche una volta portato in commissariato, l’uomo ha proseguito nella sua condotta violenta, minacciando e aggredendo più volte i poliziotti; pertanto, è stato arrestato dagli operatori.

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Cronaca

“Il cellulare ha il silenzioso, mi nascondi qualcosa” e prende a pugni la fidanzata per strada

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“Il cellulare ha il silenzioso, mi nascondi qualcosa” e prende a pugni la fidanzata per strada

Nei confronti di un 28enne è scattato il divieto di avvicinamento alla fidanzata e il divieto di dimore a Fontanarosa, nella provincia di Avellino.

È bastato un piccolo particolare, il cellulare settato in modalità silenziosa, a scatenare la gelosia e la violenza di un uomo di 28 anni, che ha colpito con schiaffi e pugni la fidanzata mentre si trovavano per strada: nei confronti del 28enne, nella tarda serata di ieri, venerdì 15 novembre, i carabinieri hanno eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ragazza e ai luoghi da lei frequentati, nonché del divieto di dimora nel Comune di Fontanarosa, nella provincia di Avellino.

Qualche giorno fa, infatti, i carabinieri della stazione di Fontanarosa erano intervenuti dopo la segnalazione di una lite avvenuta sulla pubblica via e avevano accertato che il 28enne, dopo aver preteso di controllare il cellulare della fidanzata, si era accorto che lo stesso era stato impostato in modalità silenziosa e aveva aggredito con pugni e schiaffi la giovane donna.

Pertanto, la Procura di Benevento, che ha coordinato le indagini, ha raccolto a carico del 28enne gravi indizi di colpevolezza in ordini ai reati di lesioni personali e minacce aggravate. Sulla base delle evidenze raccolte, il gip del Tribunale di Benevento ha ritenuto necessarie le misure disposte in quanto sussistevano fondati motivi per ritenere che il 28enne potesse reiterare i comportamenti violenti nei confronti della fidanzata.

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