Cronaca
Aumento costo biglietto Metro Linea 1 Napoli: novità e date rincari
Novità in arrivo
A partire da maggio 2024, il costo del biglietto della Metro Linea 1 di Napoli subirà un aumento, passando da 1,30 a 1,50 euro. Questo rincaro sarà in linea con le tariffe attualmente in vigore sulla Metro Linea 2, Cumana e Circumvesuviana.
Aumento del biglietto singolo
Il prezzo del biglietto corsa singola della Metro Linea 1 (UrbanoNa2) aumenterà da 1,30 euro a 1,50 euro. Questo stesso biglietto sarà valido anche per la Metro Linea 6, prevista per l’apertura in estate.
Introduzione di nuove opzioni
Per compensare l’incremento del biglietto singolo, verrà introdotto un carnet da 10 viaggi al prezzo scontato di 13,50 euro. Inoltre, sarà disponibile un nuovo ticket da 3 giorni al costo di 10,80 euro, pensato appositamente per i turisti che vogliono visitare Napoli utilizzando i mezzi pubblici.
Aggiornamenti nei ticket settimanali
I biglietti settimanali subiranno lievi aumenti, con il ticket aziendale che passerà da 12,50 a 13,50 euro e quello integrato da 16,00 a 16,20 euro. Inoltre, si prevede una digitalizzazione progressiva dei titoli di viaggio, eliminando quelli cartacei.
Fase sperimentale
È importante sottolineare che il nuovo tariffario sarà introdotto in una fase sperimentale per permettere alle aziende di trasporto pubblico di adeguarsi e valutare l’impatto sulle utenze.
Rincaro già annunciato
Gli aumenti erano stati anticipati lo scorso anno e ora il Consorzio Unico Campania li sta implementando gradualmente. Nel 2023, il costo del biglietto singolo UrbanoNA1 dell’Anm era aumentato da 1,20 a 1,30 euro, mentre quelli delle linee Eav e della Metro Linea 2 erano passati da 1,40 a 1,50 euro.
Motivazioni del rialzo
L’aumento del biglietto della Metro Linea 1 è stato richiesto dal Comune di Napoli al Comitato di indirizzo e monitoraggio TPL per allineare le tariffe con gli altri servizi di trasporto pubblico nell’area urbana. Questa misura mira anche a garantire un equilibrio economico nei servizi offerti.
Cronaca
Treno guasto nel Casertano: ritardi fino a 4 ore per Alta Velocità, Intercity e Regionali
Treni fermi nel Casertano dopo un guasto tra Valle di Maddaloni e Maddaloni Superiore: fino a 4 ore di ritardi per i convogli che attraversano la zona.
Immagine di repertorio
La circolazione ferroviaria si è paralizzata nel Casertano dal primo mattino di oggi, dopo il guasto di un treno avvenuto alle 8.40 tra Valle di Maddaloni e Maddaloni Superiore. Lo ha fatto sapere Trenitalia, che specifica si tratti di un treno di “altra impresa ferroviaria”. Ma la circolazione è andata rapidamente in tilt e anche dopo diverse ore si registrano rallentamenti ai treni dell’Alta Velocità, Intercity e Regionali che, fa sapere la società “possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 360 minuti”, in attesa che venga ultimato l’intervento del locomotore di soccorso.
In particolare, i Treni Alta Velocià e Intercity direttamente coinvolti sono:
- FR 8302 Lecce (6:05) – Roma Termini (11:55): fermo a San Lorenzo Maggiore dalle ore 10:23
- FR 9511 Milano Centrale (6:10) – Lecce (15:50): fermo a Caserta dalle ore 11:11
- FA 8306 Lecce (7:10) – Roma Termini (12:55): fermo a Benevento dalle ore 11:07
- IC 716 Bari Centrale (7:05) – Napoli Centrale (11:15): fermo a Solopaca dalle ore 10:23
- IC 703 Roma Termini (7:28) – Bari Centrale (13:54): fermo a Caserta dalle ore 10:55
Inoltre, Trenitalia ha fatto sapere che:
Sciopero treni Alta Velocità sabato 9 e domenica 10 novembre: a rischio le Frecce Trenitalia
Il treno FA 8348 Bari Centrale (6:10) – Roma Termini (10:03) oggi termina la corsa a Dugenta.
I passeggeri possono proseguire il viaggio con il servizio sostitutivo con bus…
Cronaca
Domani i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla testa
I funerali di Arcangelo Correra si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, nella chiesa che sorge poco distante dal punto esatto in cui è stato ucciso.
Arcangelo Correra
Si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso nella notte del 9 novembre in piazzetta Sedil Capuano, nel centro di Napoli. Le esequie del ragazzo si terranno alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina a Formiello, che sorge poco distante al luogo in cui Arcangelo Correra è stato colpito mortalmente da un proiettile alla testa dall’amico Renato Caiafa, 19 anni, che si è poi costituito alla polizia, confessando l’omicidio. È stato proprio il 19enne ad accompagnare Correra all’ospedale Pellegrini, dove il giovane è deceduto, presentandosi poi spontaneamente in Questura.
Renato Caiafa resta in carcere
Proprio nelle scorse ore, Caiafa è apparso davanti al gip del Tribunale di Napoli, che ha deciso di non convalidare il fermo emesso precedentemente nei confronti del 19enne, ma ha comunque disposto il carcere. Renato Caiafa, infatti, è indagato a piede libero per l’omicidio colposo di Arcangelo Correra, mentre il fermo era stato emesso per la detenzione e la ricettazione della pistola.
È sull’arma che si concentrano maggiormente le indagini degli inquirenti. Caiafa, infatti, sia durante la confessione che durante l’interrogatorio, ha sempre sostenuto di aver trovato la pistola adagiato su uno pneumatico di un’automobile parcheggiata nelle vicinanze e di aver sparato per errore all’amico, colpendolo in piena fronte.
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Cronaca
Paziente tenta di aggredire infermiera all’ospedale Pellegrini di Napoli: poliziotto ferito per difenderla
L’aggressione si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri nel nosocomio nel cuore di Napoli: il poliziotto, che ha difeso l’infermiera, ha riportato contusioni al volto. Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha espresso vicinanza ai due, sottolineando l’importanza dei presidi di polizia negli ospedali.
Ennesima aggressione all’interno di un ospedale di Napoli: teatro dell’ultimo episodio è stato l’ospedale Pellegrini, nel cuore del centro storico della città. Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 12 novembre, un paziente ha tentato di aggredire una infermiera: fortunatamente, un poliziotto delle Volanti, allertato dal collega in servizio presso il presidio di polizia in ospedale, è intervenuto e ha fermato l’aggressore, evitando che l’infermiera venisse colpita ma riportando delle contusioni al volto.
Sull’episodio di violenza andato in scena all’ospedale Pellegrini, il prefetto di Napoli, Michele di Bari “esprime la propria vicinanza all’agente e all’infermiera” si legge in una nota. “Il prefetto – si legge ancora – evidenzia come la presenza della Polizia di Stato, a tutela del personale sanitario, continuerà ad essere garantita, aggiungendosi ai dispositivi di allarma punto a punto e ai sistemi di videosorveglianza già attivi, per garantire lo svolgimento in sicurezza del lavoro da parte dei sanitari in servizio nei Pronto Soccorso”.
Sui social, inoltre, anche l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, in prima linea nel denunciare aggressioni ai danni del personale sanitario a Napoli e provincia, ha parlato di quanto accaduto al Pellegrini, definendo l’ospedale “di trincea” per l’ennesima aggressione verificatasi…