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Cronaca

90 chili di pesce senza etichette: donati in beneficenza

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90 chili di pesce senza etichette: donati in beneficenza

Le forze dell’ordine hanno sequestrato circa 90 chili di pesce da una pescheria della Valle Telesina, poiché la merce non era corredata da etichette e documenti regolari. Questo episodio ha portato alla donazione del pesce sequestrato in beneficenza, per evitare sprechi e garantire che il cibo arrivasse a chi ne aveva bisogno.

Il sequestro del pesce

Le autorità sono intervenute nell’attività commerciale a seguito di controlli mirati, riscontrando un’irregolarità nella documentazione relativa ai prodotti ittici in vendita. Il pesce, privo di etichette che ne certificassero la provenienza e la qualità, è stato immediatamente sequestrato per evitare eventuali rischi per la salute dei consumatori.

La donazione in beneficenza

Dopo il sequestro, le forze dell’ordine hanno deciso di donare i 90 chili di pesce alle associazioni benefiche del territorio, garantendo che il cibo non andasse sprecato e potesse essere utilizzato per fini solidali. Questa iniziativa ha permesso di trasformare un episodio di illegalità in un gesto di generosità e solidarietà verso chi vive situazioni di disagio.

Importanza della regolarità

Questo episodio mette in luce l’importanza della regolarità e della trasparenza nelle attività commerciali, soprattutto quando si tratta di prodotti alimentari. Il rispetto delle normative e delle procedure stabilite è fondamentale per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti destinati al consumo, proteggendo così la salute dei cittadini.

Conclusioni

Il sequestro dei 90 chili di pesce senza etichette e documenti regolari in una pescheria della Valle Telesina ha portato alla donazione del cibo in beneficenza, trasformando un episodio di illegalità in un’opportunità per aiutare chi è meno fortunato. Questo caso evidenzia l’importanza del rispetto delle normative e delle procedure per garantire la sicurezza alimentare e la trasparenza nelle attività commerciali. La solidarietà e la generosità dimostrate dalle forze dell’ordine nella donazione del pesce sequestrato rappresentano un esempio di come sia possibile trasformare situazioni negative in gesti positivi per la comunità.

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Escursionista ferita sui monti a Giffoni resta bloccata, trascinata con una barella dagli alpini

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Escursionista ferita sui monti a Giffoni resta bloccata, trascinata con una barella dagli alpini

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 10 novembre, sul Monte Accellica, nel comprensorio del Comune di Giffoni Valle Piana.

Una escursionista è rimasta ferita durante una passeggiata nella zona di Giffoni Valle Piana, nel Salernitano. La donna si è slogata una caviglia ed è rimasta così bloccata, impossibilitata a proseguire. Per salvarla, è stato necessario l’intervento del soccorso alpino, che dopo averla stabilizzata, l’ha imbarellata e l’ha quindi trasportata a valle, dove è stata finalmente affidata alle cure dell’ambulanza del 118.

Incidente sul Monte Accellica, ferita escursionista

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 10 novembre 2024, sul Monte Accellica, nel comprensorio del Comune di Giffoni Valle Piana. L’allarme è giunto nel primo pomeriggio di oggi direttamente dagli escursionisti che avevano percorso il sentiero 106B che dal “Butto della neve” scende fino ai piani di Giffoni.

Sulla strada del ritorno, una escursionista del gruppo ha avuto un infortunio ad una caviglia che le ha impedito di proseguire autonomamente. Immediatamente è partita la richiesta di soccorso per l’incidente escursionistico ed è stato allertato il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania (CNSAS).

Anziani legati e maltrattati nella Rsa a Salerno, il sindaco: “Storia raccapricciante”

La donna salvata dal soccorso alpino

Il gruppo è stato raggiunto da due squadre del CNSAS (con tecnici e sanitari), nonché da…

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Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

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Scontro tir-bus turistico sull’A1, morto l’autista 59enne: era di Avellino. Feriti 9 turisti coreani

Lutto ad Avellino per la morte dell’autista di bus turistico 59enne, vittima di un incidente stradale sull’A1 questa mattina.

Era originario di Avellino l’autista di pullman, di 59 anni, morto nell’incidente stradale avvenuto questa mattina sull’Autostrada A1 Napoli-Roma, dove un tir si è scontrato, per motivi ancora da chiarire, con un bus turistico pieno di turisti coreani diretto in Costiera Amalfitana. Il violento sinistro è avvenuto nella mattinata di oggi, domenica 10 novembre 2024, attorno alle ore 9,30, sull’autostrada A1 al Km 689 in direzione Sud, nel territorio al confine tra il Comune di Frosinone, in Lazio, e quello di Caserta, in Campania. Nell’incidente sono rimasti feriti anche 9 turisti coreani.

I vigili del fuoco hanno estratto i feriti dalle lamiere

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con una squadra del Comando provinciale di Caserta, proveniente dal distaccamento di Teano, insieme alla squadra di Cassino. Presenti anche gli agenti della Polizia Stradale, che hanno effettuato i rilievi del caso e messo in sicurezza l’area per consentire ai pompieri un intervento sicuro.

L’incidente è avvenuto al confine tra Lazio e Campania, fra i caselli di San Vittore del Lazio e Caianello. Entrambi i veicoli, secondo le prime ricostruzioni, stavano viaggiando in direzione sud, quando l’autoarticolato si sarebbe scontrato con il bus turistico. I danni sono stati gravissimi. Il pullman è finito sul guard rail, accartocciandosi. Nell’impatto sono rimasti feriti 9 turisti coreani, trasportati…

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Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

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Ambulanza dirottata a Napoli, minacce all’infermiere per cambiare ospedale: arriva la polizia

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata dai parenti di un paziente”. All’Ospedale San Paolo è arrivata la Polizia.

Immagine di repertorio

Minacce all’autista dell’ambulanza del 118 per costringere a cambiare l’ospedale di destinazione da parte dei parenti di un paziente. L’infermiera però riesce a premere il pulsante di allarme, installato recentemente sui mezzi di soccorso. Così quando arrivano al Pronto Soccorso, ad attenderli c’è la polizia. L’episodio è accaduto ieri, sabato 9 novembre 2024. A denunciarlo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero.

All’ospedale San Paolo è arrivata la Polizia

L’ambulanza del 118, secondo la denuncia, era intervenuta a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, per prestare soccorso ad una persona che stava male. Il personale sanitario, in costante contatto con la centrale operativa, aveva ricevuto la destinazione e stava seguendo l’indicazione di portare il paziente al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca, al centro storico. Gli ospedali vengono scelti, infatti, in base a precisi criteri, come la disponibilità di medici specialisti e sale operatorie libere. Ma i parenti del paziente non erano d’accordo. Così, con minacce e aggressioni verbali, avrebbero spinto il conducente del mezzo a dirigersi all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove poi ad attenderli hanno trovato la polizia.

La denuncia di Nessuno Tocchi Ippocrate: “Ambulanza dirottata”

La vicenda è stata raccontata da Nessuno Tocchi…

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