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Cronaca

6 boss chiedono ergastoli per 8 omicidi di Gomorra

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6 boss chiedono ergastoli per 8 omicidi di Gomorra

Requisitoria nel processo di primo grado per la seconda faida di Scampia

Nel corso del processo di primo grado che coinvolge i boss della seconda faida di Scampia, il pubblico ministero ha tenuto la sua requisitoria, richiedendo condanne pesanti per gli imputati.

Cinque ergastoli sono stati richiesti per Cesare Pagano, Carmine Pagano, Raffaele Musolino, Salvatore Petriccione, Luca Raiano e Nunzio Talotti, accusati di essere i mandanti di otto omicidi avvenuti tra il 2007 e il 2008. Altri imputati hanno ricevuto richieste di trent’anni di reclusione e pene più lievi.

Le indagini e la ricostruzione degli omicidi

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli e coordinate dalla DDA hanno permesso di ricostruire la dinamica degli otto omicidi avvenuti durante la seconda faida di Scampia, tra il 2007 e il 2008.

Le indagini hanno confermato che la guerra di camorra è stata scatenata dalla decisione del gruppo della Vanella Grassi di scindersi dai Di Lauro per unirsi agli Amato-Pagano, su istigazione dei vertici di quest’ultimo gruppo.

I dettagli del processo e degli imputati

Gli imputati, noti come “i Girati” e appartenenti ai gruppi della Vanella Grassi e di via Dante, sono stati individuati anche grazie alle testimonianze di collaboratori di giustizia come Antonio Accurso, Carlo Capasso, Rosario Guarino e Gennaro Puzella.

Personaggi di spicco come Raffaele Amato, Cesare Pagano, Marco Di Lauro e Salvatore Petriccione sono tra coloro a cui sono attribuiti gravi indizi di colpevolezza per gli otto omicidi.

Elenco degli omicidi e degli indagati

Ecco gli omicidi avvenuti durante la faida di Scampia e i relativi indagati:

– Giuseppe Pica, clan Di Lauro (14 marzo 2007); indagati Rito Calzone, Enzo Notturno, Carmine e Cesare Pagano

– Francesco Cardillo, clan Di Lauro (14 marzo 2007); indagato Salvatore Frate

– Lucio De Lucia, clan Di Lauro (21 marzo 2007); indagati Rito Calzone e Cesare Pagano

– Patrizio De Vitale, clan Amato-Pagano (31 maggio 2007); indagati Marco Di Lauro e Nunzio Talotti

– Luigi Giannino, clan della Vinella Grassi (13 giugno 2007); indagati Marco Di Lauro, Mario Buono, Raffaele Musolino e Vincenzo Di Lauro

– Salvatore Ferrara, clan Di Lauro (25 settembre 2007); indagati Raffaele Amato del ’65, Cesare Pagano, Salvatore Petriccione e Luca Raiano

– Luigi Magnetti clan della Vinella Grassi (25 settembre 2007); indagati Raffaele Amato, Carmine Pagano, Cesare Pagano, Salvatore Petriccione, Renato Napoleone, Davide Francescone

– Carmine Fusco, clan Di Lauro (9 febbraio 2008) indagati Raffaele Amato, Salvatore Petriccione, Luca Raiano e Fabio Magnetti.

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È morto l’uomo investito al rione Traiano sulle strisce: 25esima vittima del 2024 a Napoli

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È morto l’uomo investito al rione Traiano sulle strisce: 25esima vittima del 2024 a Napoli

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2 Dicembre 2024

19:37

Ennesimo pedone ucciso a Napoli. Con questo ennesimo episodio, il bilancio delle vittime stradali a Napoli nel 2024 sale a 25.

Non ce l’ha fatta il 77enne investito lo scorso 21 novembre in via Adriano al rione Traiano, periferia occidentale di Napoli. L’incidente si era verificato poco dopo le 9 del mattino: l’uomo era stato travolto in prossimità delle strisce pedonali, nei pressi dell’incrocio con via Catone.

Sul posto era intervenuto il reparto specialistico di Infortunistica stradale della polizia locale di Napoli, che aveva identificato il conducente del veicolo coinvolto, una Fiat Punto, sottoponendolo agli accertamenti di rito, risultati negativi, mentre la vittima era stata trasportata in gravi condizioni presso l’ospedale Cardarelli e ricoverata in terapia intensiva con prognosi riservata. Del decesso del 77enne è stato informato il magistrato di turno. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’auto è sotto sequestro.

Con questo ennesimo episodio, il bilancio delle vittime stradali a Napoli nel 2024 sale a 25. Tra queste, si contano 13 pedoni, nove conducenti di motocicli, due ciclisti e un passeggero di autovettura.

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Incidente con lo scooter, morto un ragazzo di 15 anni: tragedia nella notte in Costiera Amalfitana

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Incidente con lo scooter, morto un ragazzo di 15 anni: tragedia nella notte in Costiera Amalfitana

Il tragico incidente si è verificato questa notte a Conca dei Marini, nel Salernitano: il giovane, alla guida dello scooter, ha impattato contro una sporgenza ed è caduto violentemente sull’asfalto.

Immagine di repertorio

Tragedia nella notte appena trascorsa in Costiera Amalfitana: un ragazzino di 15 anni è morto in seguito a un incidente stradale con il suo scooter. La tragedia si è verificata a Conca dei Marini, piccola cittadina del Salernitano: stando a una prima ricostruzione, il 15enne – che viveva nella vicina Praiano e frequentava il liceo ad Amalfi – era alla guida del mezzo a due ruote quando, per cause ancora in corso di accertamento, all’interno di una galleria sulla Statale 163 “Amalfitana” avrebbe urtato una sporgenza, cadendo poi violentemente sull’asfalto.

Indagini per chiarire la dinamica dell’incidente

Sul posto sono tempestivamente intervenuti i sanitari del 118, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 15enne, già morto al loro arrivo. Sul luogo dell’incidente si sono recati anche i carabinieri della compagnia di Amalfi, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per determinare l’esatta dinamica di quanto accaduto. Come da prassi in questi casi, del tragico incidente è stato avvisato anche il magistrato di turno in Procura; non è escluso che, come accade per le vittime di incidenti stradali, sul corpo del 15enne possa essere effettuata, nelle prossime ore, l’autopsia.

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Napoli, entra in chiesa e fa pipì a terra. Ma il prete lo scopre

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Napoli, entra in chiesa e fa pipì a terra. Ma il prete lo scopre

Un giovane entra nella chiesa di San Ferdinando a piazza Trieste e Trento, al centro di Napoli, e orina nella sala del presepe di Natale. Ma il prete lo scopre.

Un giovane entra in Chiesa a Napoli e orina nella sala dove è esposto il presepe di Natale. Un gesto surreale, nonché oltraggioso per la sacralità del luogo, che è andato in scena nella Chiesa di San Ferdinando, in piazza Trieste e Trento, nel centro storico partenopeo, conosciuta anche come la Chiesa degli Artisti, perché qui si tengono le funzioni funebri di molti cantanti, compositori e attori napoletani. Il prete, però, ha scoperto tutto. Forse attirato dal rivoletto giallo che usciva dalla sala. Così, ha colto sul fatto il giovane e lo ha redarguito. Poi, armatosi di scopa e rotolone, ha ripulito e igienizzato la sala.

La scena ripresa dalle telecamere della chiesa

Le immagini di quanto accaduto sono state riprese dalle telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso presenti nella chiesa. Il filmato è stato diffuso dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra) che lo ha pubblicato sui suoi canali social. Nel video si vede un giovane uomo entrare nella sala del presepe in chiesa e guardarsi attorno con circospezione e con fare sospetto. Subito dopo, sopraggiunge una ragazza, che però resta sulla porta d’ingresso, fingendo di fotografare il presepe, come a fare da palo. Il ragazzo scosta poi il portone di legno, si accosta al muro e comincia a fare pipì nell’angolo, come se nulla fosse. Ma la marachella finisce male. Perché il sacerdote si accorge di tutto. Raggiunge la coppia di vandali e li redarguisce. Poi, con una santa pazienza,…

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