Cronaca
100 chili di frutta e verdura sequestrati a Secondigliano per esposizione a smog e sporcizia
La Polizia Municipale di Napoli ha effettuato controlli nel quartiere della periferia Nord e nel centro storico della città. Durante le operazioni, sono stati multati ben 19 esercizi commerciali per varie irregolarità riscontrate dagli agenti.
Multe ai negozi
I controlli hanno portato alla scoperta di situazioni di particolare disagio, come la presenza di frutta e verdura esposte in strada in condizioni di sporco e affollamento di smog. Per questo motivo, sono stati sequestrati ben 100 chili di frutta e verdura in un negozio di Secondigliano.
Responsabilità degli esercenti
Gli esercenti multati sono stati chiamati a rispondere delle violazioni riscontrate, dalle condizioni igieniche al mancato rispetto delle normative sulla vendita di alimenti. La Polizia Municipale di Napoli ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole e delle normative in materia di commercio.
Collaborazione con la cittadinanza
L’amministrazione comunale ha invitato i cittadini a segnalare eventuali situazioni di irregolarità riscontrate in città, al fine di garantire un controllo costante e una maggiore tutela della salute pubblica. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la cittadinanza è fondamentale per mantenere un ambiente sicuro e salubre per tutti i residenti e i visitatori di Napoli.Fonte
Cronaca
Bombe, arresti e il mercato della droga da spartire: a Pianura ora contano le alleanze tra i clan
Blitz nella notte a Pianura, poche ore prima c’era stata la bomba contro il nipote del boss Lago: disarticolati i clan storici, il quartiere ora è al centro delle mire dei gruppi delle altre zone di Napoli.
Gli arresti in due dei clan principali di Pianura, poche ore prima una bomba contro l’esponente dei un gruppo di camorra storico, un gruppetto di giovani criminali che, ancora una volta, si ritrova solo sul territorio. La situazione di Pianura, periferia Ovest di Napoli, oggi è, di nuovo, un grosso punto interrogativo: con la disarticolazione dei clan dovuta agli arresti di questa notte si è venuto a creare un vuoto di potere che potrebbe riportare il quartiere nelle mire dei clan delle aree limitrofe. Uno scenario in cui contano soprattutto le alleanze: alla finestra ci sono i clan del Rione Traiano, di Soccavo e dei comuni limitrofi di Quarto e Marano.
La bomba contro il nipote del boss Lago
L’esplosione intorno alle 23 di ieri, 24 novembre, in via Nabucco. Una bomba ha fatto saltare l’ingresso di un palazzo, la scena è terribile: portone sventrato, calcinacci ovunque. Bombarolo ancora da identificare, ma l’ipotesi ritenuta maggiormente verosimile è che si tratti di un messaggio, di un avvertimento: in quell’edificio abita Antonio Lago, nipote del boss Pietro ‘o Ciore e ritenuto a capo di uno dei gruppi criminali del quartiere. Già provarono ad ucciderlo nell’agosto 2023; per quell’agguato, pochi mesi dopo, sono stati fermati 5 uomini inquadrati dagli inquirenti nel clan Marfella-Cuffaro, compagine legata, e non solo da vincoli di parentela, a quella dei Carillo-Perfetto.
I danni alla cancellata a Pianura
Gli arresti…
Cronaca
Il boss detenuto telefona dal carcere: “Pensi che sia morto? Paga 3mila euro a settimana o ti uccidiamo”
Emanuele Marsicano, a capo dell’omonimo clan di Pianura, avrebbe continuato a fare estorsioni anche dal carcere, usando un telefono. Stamattina il blitz: 15 arresti.
Immagine di repertorio
“Pensi che io sia morto? Io ci sono sempre, devi pagare 3mila euro a settimana, oppure 50mila euro adesso e te ne vai da Pianura subito, altrimenti ti uccidiamo”: con queste parole Emanuele Marsicano, baby boss dell’omonimo clan del quartiere di Napoli Ovest, avrebbe minacciato Salvatore D’Anna, detto “Il Visionario”, gestore di una piazza di spaccio. La circostanza è agli atti nell’ordinanza eseguita questa notte dalla Squadra Mobile di Napoli, i due sono tra i 15 destinatari. Le indagini erano partite a seguito dell’omicidio di Andrea Covelli, fratello di un affiliato al clan Carillo-Perfetto, e hanno portato in manette i reduci dei due clan scampati agli arresti nel blitz del luglio 2022.
La minaccia del boss Marsicano in videochiamata dal carcere
È lo stesso D’Anna, si legge nell’ordinanza, a parlare della minaccia a una pattuglia dei carabinieri che incrocia tra le strade di Pianura. È il 6 ottobre 2022, i militari stanno pattugliando via Torricelli con un’auto civetta, si rendono conto di essere seguiti da una bicicletta, in sella c’è un adolescente, fratello di un pregiudicato vicino ai Marsicano. D’Anna ferma la pattuglia e chiede in tono ironico se in carcere si possa usare il telefono, per poi aggiungere: la sera prima aveva parlano in videochiamata con Emanuele Marsicano, detenuto, che lo aveva minacciato. A portargli il telefono, spiega, era stato quel ragazzo in bicicletta.
Blitz a Pianura, 15 arresti nella notte
Le indagini che…
Cronaca
Esplosione a Ercolano, indagata anche l’ex del proprietario della casa. Mercoledì le autopsie sulle 3 vittime
Oltre al proprietario della casa, trasformata in fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, in cui si è verificata l’esplosione lo scorso 18 novembre, è indagata anche l’ex compagna. Mercoledì prossimo le autopsie sui corpi delle tre vittime.
Aurora Esposito, la sorella Sara e Samuel Tafciu
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Il fascicolo d’indagine sull’esplosione di una casa a Ercolano, trasformata in una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio, che lo scorso 18 novembre ha provocato la morte delle sorelle gemelle Sara e Aurora Esposito, 26 anni, e di Samuel Tafciu, 18 anni, è passato alla Sezione “Lavoro e colpe professionali” della Procura di Napoli. E, insieme al proprietario dell’abitazione, indagato per omicidio colposo plurimo aggravato e per detenzione illecita di materiale esplodente, è stata iscritta nel registro degli indagati anche l’ex compagna dell’uomo, madre della ragazzina di 13 anni a cui è formalmente intestato l’immobile. Intanto, mercoledì 27 novembre, al Secondo Policlinico di Napoli, si svolgeranno le autopsie sulle salme delle tre vittime. Successivamente, i corpi potrebbero essere consegnati alle rispettive famiglie, che potranno poi procedere con i funerali.
Il 38enne era tornato in possesso della casa un anno fa
Lo stesso appartamento in contrada Patacca, ora tristemente noto per l’esplosione e la morte dei tre giovani, nell’estate del 2023, poco più di un anno fa, era stato al centro di un’altra storia. Proprio il proprietario ora indagato lamentava di aver acquistato l’abitazione e di essere incapacitato a prenderne…