Cronaca
Ucciso moglie, Lino Pinto temeva vendetta camorra sui figli. Morì d’infarto.
Il caso di San Giovanni a Teduccio, situato a Napoli Est, ha visto coinvolta una tragica vicenda dove l’ex guardia giurata Pasquale Pinto ha ucciso sua moglie Eva Kaminska e successivamente è stato ritrovato morto all’interno dell’appartamento. Secondo gli inquirenti, una delle ipotesi dietro questo dramma potrebbe essere stata la paura di Pinto che la camorra avesse intenzione di vendicarsi su di lui colpendo i suoi figli. Questo timore avrebbe causato una serie di litigi con la moglie, culminati con la morte di entrambi.
Nel corso della mattina, Pinto ha ucciso la moglie con coltellate e colpi di pistola, per poi sporgersi dalla finestra e sparare alcuni colpi verso la strada. La Polizia è intervenuta dopo una segnalazione e ha verificato la situazione, confermando la tragedia avvenuta all’interno dell’abitazione. Successivamente, è stata esclusa l’ipotesi dell’avvelenamento come causa della morte di Pinto, poiché l’autopsia ha rivelato che è stato colpito da un arresto cardiaco.
Pinto, negli ultimi tempi precedenti alla tragedia, era tormentato dal terrore che la camorra potesse vendicarsi su di lui, soprattutto colpendo i suoi figli. Questa angoscia derivava da un episodio passato in cui era stato minacciato durante il suo lavoro di guardia giurata. La paura si era trasformata in paranoia con il tempo e, insieme alla perdita del lavoro, aveva portato a frequenti discussioni con la moglie sull’argomento. La mancanza di contatto con i figli l’8 febbraio e la convinzione che loro fossero in pericolo avrebbero alimentato la tragedia che si è consumata a San Giovanni a Teduccio.
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