Cronaca
TikTok: mafie in vetrina, il lato oscuro dei video
Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, ha dichiarato durante un’intervista a “Timeline” su Rai 3 che TikTok è diventata la vetrina delle mafie, mettendo in luce i rischi legati all’uso dei social media da parte delle organizzazioni criminali. Gratteri ha evidenziato come le mafie si mostrino ricche, firmate e con molti soldi sui social, influenzando i giovani e alimentando una cultura mafiosa dannosa per la società.
L’uso dei social media da parte dei mafiosi rappresenta una sfida alle istituzioni e un’espressione di arroganza, ha sottolineato il procuratore di Napoli. Inoltre, Gratteri ha evidenziato la sfiducia nella giustizia che spinge molte persone a non denunciare per mancanza di fiducia, un problema che coinvolge anche le forze dell’ordine e i magistrati nel trasmettere fiducia alla popolazione.
Il procuratore ha sottolineato l’importanza di un impegno collettivo per contrastare la criminalità organizzata e rafforzare il senso di legalità nella società, sottolineando la necessità di credere nell’importanza della propria azione per contrastare la criminalità.
Gratteri ha condiviso le sue preoccupazioni riguardo all’arrivo del Fentanyl verso la fine dell’anno, evidenziando il pericolo rappresentato da questa droga sintetica che ha causato numerose morti negli Stati Uniti. Ha anche evidenziato l’aumento di tossicodipendenti in Italia ed Europa, evidenziando come la cocaina stia causando un aumento delle morti per infarto tra persone di diverse fasce d’età.
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