Cronaca
Sette donne accusate di reati a Scampia: denunce in arrivo.
La storia inizia da un gruppo Whatsapp delle mamme di Scampia, periferia Nord di Napoli, dove una mamma impone la propria decisione stravolgendo gli impegni delle altre. Questo porta a un litigio che si trasforma rapidamente in una rissa reale davanti all’asilo dei bambini, coinvolgendo sette donne che vengono identificate dai carabinieri e denunciate per rissa.
Il motivo dello scontro risale a un cambiamento arbitrario da parte di una madre nel calendario delle visite alla scuola dei propri figli, senza consultare le altre mamme coinvolte. Questo provoca proteste da parte delle altre donne che avevano organizzato i propri impegni in base al calendario prestabilito. Ogni tentativo di trovare un accordo si rivela vano, e la situazione degenera in insulti tra le mamme.
Il litigio culmina davanti all’asilo dei bambini, con sette donne che si prendono a pugni e calci davanti agli occhi impauriti dei piccoli presenti. Anche se i carabinieri sono stati chiamati, le donne sono già fuggite al loro arrivo. Tuttavia, grazie alle immagini delle telecamere di un’attività commerciale, i militari sono riusciti a identificare le sette donne coinvolte e stanno valutando la possibilità di denunciarle per rissa.
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Cronaca
Albero sugli studenti all’università a Fisciano, ancora gravissimo il 25enne: “Serve sangue”
Il sindaco di Eboli, di cui il 25enne è originario, ha diramato un appello ai donatori di sangue; lo studente è ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Salerno ancora in condizioni gravissime.
Serve sangue per lo studente di 25 anni colpito da un albero crollato al campus universitario di Fisciano lo scorso 30 novembre – nell’incidente sono rimasti feriti anche altri due colleghi – le cui condizioni restano gravissime: il giovane è ricoverato in Rianimazione all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ed è considerato ancora in pericolo di vita.
Il Comune di Eboli, del quale il 25enne è originario, ha diffuso oggi un appello ai donatori di sangue affinché si rechino in ospedale a dare una mano al loro concittadino: “Appello urgente – si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione comunale -. Abbiamo bisogno di donatori. Chiunque voglia dare il suo aiuto, può rivolgersi al Centro trasfusionale del Ruggi d’Aragona” si legge ancora nel post, nel quale viene indicato di specificare che la donazione sia in favore dello studente 25enne e che va bene qualsiasi gruppo sanguigno.
Sono ancora ricoverati nel nosocomio salernitano, anche se le loro condizioni non destano preoccupazioni, anche gli altri due studenti colpiti dal grosso albero crollato nel campus. E proprio l’Università di Salerno, in una nota, oltre a esprimere solidarietà agli studenti feriti, ha reso noto che sono in corso verifiche interne sulle altre alberature che si trovano nel campus di Fisciano. “Si fa presente che non erano state segnalate allerte meteo da parte degli Organi competenti, compreso il bollettino di criticità nazionale”…
Cronaca
Bloccato l’ingresso della fabbrica Stellantis a Pomigliano: protesta dei lavoratori Transnova
I manifestanti hanno bloccato l’ingresso merci dello stabilimento, provocando una lunga coda di tir. I lavoratori Transnova protestano contro il mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis.
La protesta dei lavoratori davanti allo stabilimento Stellantis a Pomigliano (Foto: Marco Sarracino)
A partire dalle prime ore di oggi, lunedì 2 dicembre, è iniziata la protesta dei lavoratori Transnova all’esterno dello stabilimento di Stellantis di Pomigliano d’Arco, nella provincia di Napoli. Dalle 6, i manifestanti hanno bloccato l’ingresso merci della fabbrica, provocando una lunga coda di autoarticolati. La protesta dei lavoratori Transnova – azienda che opera nel settore della logistica e dei trasporti – è contro il mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis, che scade il prossimo 31 dicembre.
Sono circa 400, infatti, i lavoratori di Transnova impiegati negli stabilimenti del colosso automobilisti in tutta Italia e che rischiano il posto di lavoro a causa del mancato rinnovo della commessa. Accanto ai manifestanti, ci sono i rappresentanti dei sindacati Fiom e Fismic, nonché i deputati Marco Sarracino (Partito Democratico) e Alessandro Caramiello (Movimento 5 Stelle).
Protesta anche allo stabilimento Stellantis nel Frusinate
In contemporanea con Pomigliano d’Arco, questa mattina, è scattata la protesta anche all’esterno della fabbrica Stellantis di Piedimonte San Germano, nella provincia di Frosinone: anche qui i lavoratori di Transnova hanno bloccato un ingresso allo stabilimento.
Cronaca
Incendia le auto della moglie e della suocera, ma perde il cellulare nella fuga: 37enne arrestato a Giugliano
Un uomo di 37 anni è stato arrestato dai carabinieri a Giugliano, nella provincia di Napoli, dopo aver dato fuoco alle automobili della moglie e della suocera; l’uomo è stato rintracciato poiché nella fuga ha perso il cellulare.
Immagine di repertorio
Ha dato fuoco alle automobili della moglie e della suocera. Ma, durante la fuga, ha perso il cellulare, grazie al quale i carabinieri sono riusciti a risalire a lui: a Giugliano, nella provincia di Napoli, un uomo di 37 anni è stato arrestato nella serata di ieri, domenica 1 dicembre, per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento seguito da incendio.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della locale compagnia, grazie anche alla testimonianza delle vittime, sono riusciti a ricostruire quanto accaduto. Il 37enne, insieme a moglie e figli, avrebbe assistito a una partita di calcetto del figlio maggiore. Durante il match, l’uomo avrebbe alzato troppo il gomito, così alcuni conoscenti lo hanno convinto a far guidare la moglie. Durante il tragitto verso casa, però, il 37enne, nonostante la presenza dei figli di 8 e 3 anni, ha insultato e minacciato la donna.
Una volta giunti a casa, temendo di essere aggredita, la donna ha lasciato il marito ed è fuggita altrove. In tutta risposta, l’uomo ha dato fuoco all’auto della moglie e a quella della suocera, poi si è allontanato, facendo perdere le sue tracce. Nella fuga, però, il 37enne ha perso il telefonino, ritrovato dai carabinieri durante le operazioni di spegnimento degli incendi: sul cellulare tanti i messaggi inviati alla moglie, tra i quali anche minacce. I militari dell’Arma hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arrestato: il…