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Cronaca

Scampia: cappella votiva abusiva sequestrata

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Scampia: cappella votiva abusiva sequestrata

Nella serata di ieri, i carabinieri hanno svolto controlli nella zona di Scampia, a Napoli. In via Piero Gobetti, a pochi metri dalle famigerate “vele” e dalla nuova sede dell’Università Federico II, è stata sequestrata una struttura abusiva di circa 3 metri quadri, verosimilmente destinata a cappella votiva. La struttura era già fornita di alimentazione elettrica.

Nel parco Ciro Esposito, i militari hanno rinvenuto 16 dosi di cobret, 50 di eroina, 35 di cocaina e 15 di crack. La droga era nascosta in un vano contatore di uno dei lotti popolari ed era pronta per essere smerciata.

Durante i controlli, sono state denunciate tre persone: un parcheggiatore abusivo, un 22enne evaso dai domiciliari e un 32enne fermato a bordo di un’auto provento di furto commesso in Spagna.



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Cronaca

Un video documenta la tragedia di Chiara Jaconis, la turista deceduta a Napoli colpita da una statuina

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Un video documenta la tragedia di Chiara Jaconis, la turista deceduta a Napoli colpita da una statuina

In un video privato di sorveglianza, si vedono i due ragazzi percorrere i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Sono gli attimi che precedono la tragedia.

I Momenti Precedenti all’Incidente

Entra in scena l’angoscia quando si osservano questi giovani attraversare i suggestivi ma intricati vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Purtroppo, i minuti successivi a queste immagini portano a un evento che nessuno avrebbe mai potuto prevedere.

Riprese di Sorveglianza Rivelatrici

Queste riprese, ora fondamentali per le indagini, raccontano la storia di due vite che si incrociano con il destino in modo tragico. La sicurezza e l’apparente normalità delle loro azioni contrastano dolorosamente con l’inevitabile disastro che seguirà.

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Cronaca

Bambine dai 9 ai 13 anni adescate sui social e persuase a inviare foto e video espliciti: arrestato un uomo di 40 anni

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Bambine dai 9 ai 13 anni adescate sui social e persuase a inviare foto e video espliciti: arrestato un uomo di 40 anni

Sono 24 le minorenni adescate online sui social e poi convinte a inviare materiale hot: la Procura di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari per un uomo di 40 anni.

Minorenni adescate sui social

L’uomo, attraverso diverse piattaforme social, ha contattato bambine tra i 9 e i 13 anni, convincendole a inviare foto e video compromettenti. Le indagini hanno rivelato una preoccupante strategia di manipolazione, che ha portato le giovani vittime a cadere nella trappola.

Intervento della Procura di Napoli

La situazione allarmante ha spinto la Procura di Napoli ad intervenire rapidamente. Le autorità hanno subito predisposto gli arresti domiciliari per l’uomo accusato di adescamento e sfruttamento delle minorenni. Questo caso ha suscitato un forte sentimento di indignazione e preoccupazione nell’opinione pubblica, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza online e la protezione dei minori.

Per approfondimenti, si può consultare l’articolo completo su Fanpage.

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Cronaca

Uomo lancia una sedia contro i medici: attacco alla Guardia Medica a Melito di Napoli

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Uomo lancia una sedia contro i medici: attacco alla Guardia Medica a Melito di Napoli

L’aggressione al personale sanitario della Guardia Medica di Melito, nella provincia di Napoli, è stata immortalata in video. Alla base ci sarebbe una visita domiciliare negata. Continua a leggere.

Motivo dell’aggressione

L’incidente è avvenuto dopo il rifiuto di una visita domiciliare. L’uomo, visibilmente alterato, ha lanciato una sedia contro i medici presenti nella struttura. Questo gesto di violenza ha suscitato un’ondata di indignazione e preoccupazione, mettendo in luce i rischi a cui sono esposti quotidianamente i professionisti della sanità.

Reazioni e Misure di Sicurezza

Le autorità locali e le associazioni di categoria hanno condannato fermamente l’accaduto. Sono già in corso discussioni per rafforzare le misure di sicurezza nelle strutture sanitarie, incluse le guardie mediche. L’obiettivo è di prevenire ulteriori episodi di questo tipo e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutto il personale sanitario.

Inoltre, si sta considerando la possibilità di introdurre delle pene più severe per chi compie atti di violenza contro i medici e gli operatori sanitari, sottolineando l’importanza di tutelare chi ogni giorno lavora per la salute pubblica.

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