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Cronaca

Riunione Comitato Provinciale per Ordine e Sicurezza Publica a Castellammare

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Riunione Comitato Provinciale per Ordine e Sicurezza Publica a Castellammare

Si è tenuta a Castellammare di Stabia una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari.

All’incontro hanno preso parte le commissioni straordinarie di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, i sindaci dei comuni della penisola sorrentina, il presidente del Tribunale e il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Napoli – DDA, i vertici provinciali delle forze dell’ordine e il rappresentante di Città Metropolitana.

Esaminata la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nell’area torrese-stabiese e nei comuni della penisola sorrentina. Registrata una maggior incidenza della criminalità nell’area torrese-stabiese.

Il Procuratore di Torre Annunziata ha fatto il punto sulla delittuosità, con episodi omicidiari e attentati incendiari che evidenziano la pervasività della criminalità. Il Procuratore aggiunto di Napoli ha concordato, rilevando la forte presenza della criminalità organizzata.

Il Presidente del Tribunale di Torre Annunziata ha sottolineato il disagio sociale sotteso ai fenomeni criminali.

I Commissari straordinari di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata hanno illustrato le iniziative per migliorare la sicurezza e la vivibilità, come la videosorveglianza e la riqualificazione urbana.

I Sindaci della penisola sorrentina hanno riferito del loro impegno per la tutela del territorio, con particolare attenzione al paesaggio, all’abusivismo e al controllo delle aree critiche.

I vertici delle forze dell’ordine hanno illustrato i risultati dell’attività svolta nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità.

Il Prefetto ha evidenziato l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine e l’attenzione delle consorterie criminali sulle attività economiche.

Ha annunciato l’incremento dei controlli durante la stagione turistica e la necessità che le Amministrazioni comunali vigilino sull’attività degli uffici.

La Prefettura proseguirà il monitoraggio delle tematiche più rilevanti con appositi tavoli periodici. Al termine del Comitato, si è svolta una riunione con i sindaci della Penisola sorrentina sulle criticità dei collegamenti viari, marittimi e ferroviari durante il periodo estivo.

Gli amministratori comunali si sono impegnati a formulare proposte operative condivise per affrontare le diverse problematiche. Un prossimo incontro si terrà in Prefettura per discutere le proposte.

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Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

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Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

Parla Gaetano, lo zio di Arcangelo Correra, il 18enne ammazzato in via Tribunali a Napoli: “La parola nemico in Arcangelo non esisteva”
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Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri, è gravissimo

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Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri,  è gravissimo

Sessantaquattrenne precipita da capannone durante lavori di riparazione. È in gravissime condizioni all’ospedale del Mare.

Ennesima tragedia sul lavoro a Napoli, I carabinieri sono intervenuti al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per la segnalazione di un incidente.

Da una prima sommaria ricostruzione, tutta ancora da verificare, il personale del 118 aveva trasferito nel pronto soccorso un 64enne che in via Principe di Sannicandro, all’angolo con corso San Giovanni, strada principale del quartiere San Giovanni a Teduccio, mentre stava effettuando dei lavori su un tetto di capannone della famiglia sarebbe caduto da un’altezza di circa 6 metri. L’uomo è stato portato in codice rosso all’ospedale, è intubato ed  è considerato in pericolo di vita. Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel ricostruire la dinamica.

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

Due amici di Arcangelo Correa sono stati interrogati in Questura; secondo la loro versione, da verificare, il colpo che ha ucciso il 19enne sarebbe partito per errore mentre uno di loro maneggiava una pistola.

Arcangelo Correra sarebbe rimasto vittima di un incidente, la pallottola che lo ha centrato alla fronte sarebbe partita per errore mentre uno dei giovanissimi che si trovava con lui stava maneggiando una pistola. La versione era già circolata questa mattina tra i conoscenti, l’avrebbero poi ripetuta negli uffici della Squadra Mobile i due ragazzi portati in Questura per essere ascoltati e ritenuti connessi all’omicidio; in particolare, uno di loro avrebbe ammesso la colpa, specificando però che si sarebbe trattato di un incidente.

Il ragazzo è rimasto ferito poco prima delle 5 di oggi, 9 novembre, in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali; è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove è arrivato in condizioni disperate. Il decesso, intorno alle 11. È stato colpito da una singola pallottola, che lo ha raggiunto alla testa provocandogli una grave emorragia cerebrale.

Il racconto fornito dai due giovani agli investigatori sarà ovviamente vagliato, alla ricerca di riscontri, dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli (dirigente Giovanni Leuci). A quanto si apprende, tra i due c’è il fratello minore di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto durante una rapina da un poliziotto nel 2020, che a Correa è legato da un rapporto di parentela.

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