Cronaca
Protesta ad Acerra contro la restituzione ai Pellini econfiscati.

Questa mattina, a Acerra, si è tenuto un sit-in in piazza Duomo organizzato da associazioni ambientaliste contrarie alla restituzione dei beni confiscati ai fratelli Pellini, condannati definitivamente per disastro ambientale. La protesta è stata volta a sensibilizzare contro l’ipotesi di restituire le ricchezze accumulate in seguito a danni all’ambiente e alle persone.
Si prospettano due possibili scenari in base alla sentenza che verrà emessa lunedì: restituire definitivamente il patrimonio accumulato illecitamente dai Pellini oppure annullare la confisca per presunti errori burocratici.
L’eventuale annullamento della confisca sarebbe considerato un grave atto di ingiustizia da parte delle associazioni presenti alla manifestazione. Il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha preso parte alla protesta insieme al co-portavoce regionale del Sole che Ride, Rosario Visone, all’attivista Alessandro Cannavacciuolo e al rappresentante dei medici per l’ambiente, Antonio Marfella.
Borrelli ha dichiarato che i Pellini dovrebbero essere privati di tutti i beni ottenuti tramite pratiche disoneste anziché ricevere una restituzione. In questo delicato contesto, le associazioni ambientaliste stanno monitorando da vicino lo sviluppo della situazione e si sono attivate coinvolgendo il governo e i ministri competenti al fine di evitare eventuali decisioni ritenute ingiuste rispetto alla gravità dei danni ambientali causati dai Pellini.
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Cronaca
Piano di Sorrento: 17enne ladro seriale beccato per furto scooter

Piano di Sorrento si conferma essere una delle zone più sicure della Campania, grazie all’efficienza e alla prontezza dei Carabinieri del radiomobile di Sorrento. È successo infatti che, intorno all’una di notte, in via Santa Margherita, due uomini sono stati sorpresi mentre tentavano di rubare uno scooter parcheggiato lungo la strada. La scena, sospetta, non ha lasciato scampo ai due: il tentativo di furto è stato evidente e hanno dovuto arrendersi alle forze dell’ordine.
Il tentativo di furto
Il tentativo di furto è avvenuto in un momento di scarsa affluenza di persone in via Santa Margherita, ma i Carabinieri del radiomobile di Sorrento erano comunque in servizio e hanno potuto intervenire prontamente. I due individui, intenti a manomettere il blocco di accensione dello scooter, sono stati colti in flagrante e non hanno avuto alcuna possibilità di scappare.
L’identità dei responsabili
Dalle indagini è emerso che uno dei due responsabili del tentativo di furto è un 17enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati. Questo particolare ha confermato che si tratta di un ladro seriale, abituato a commettere reati di questo tipo. L’identità dell’altro individuo coinvolto non è stata resa nota, ma è probabile che anche lui abbia avuto precedenti penali.
La risposta delle forze dell’ordine
I Carabinieri del radiomobile di Sorrento hanno agito con grande prontezza e professionalità, riuscendo a bloccare i due individui e a prevenire il furto dello scooter. Questo intervento è un esempio di come le forze dell’ordine possano essere efficaci nel prevenire e contrastare la criminalità, anche in zone che sono generalmente considerate sicure. La popolazione di Piano di Sorrento può quindi sentirsi rassicurata dalla presenza di una polizia attiva e vigile.
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Cronaca
Camorra: svolta nel caso di “Pirulino”, Totoriello Barile confessa

Napoli è stata teatro di un evento significativo nella lotta contro la criminalità organizzata. Dopo ventidue anni, la verità sull’omicidio di Salvatore Lausi, noto come Pirulino, è finalmente emersa. L’evento si è svolto nell’aula della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Gentile, dove il boss Salvatore Barile, detto Totoriello, esponente di spicco del clan Mazzarella, ha ammesso la propria responsabilità nell’omicidio.
Il Clan Mazzarella e il Caso Lausi
Il caso Lausi è stato uno dei più discussi nella storia della criminalità organizzata a Napoli. L’omicidio di Salvatore Lausi, avvenuto il 6 ottobre 2002, ha rappresentato un punto di svolta nella lotta contro il clan Mazzarella. La confessione di Salvatore Barile, after ventidue anni, è un passo importante verso la giustizia e la verità.
La Confessione di Salvatore Barile
La confessione di Salvatore Barile è stata un evento inaspettato, ma allo stesso tempo, è stato un passo importante per la giustizia. Il boss ha ammesso la propria responsabilità nell’omicidio di Salvatore Lausi, fornendo finalmente una risposta alle domande che hanno accompaniedo il caso per anni. La confessione di Barile è un esempio di come la giustizia possa essere raggiunta, anche dopo molti anni.
Le Implicazioni della Confessione
La confessione di Salvatore Barile ha implicazioni importanti per la lotta contro la criminalità organizzata a Napoli. Il caso Lausi è stato uno dei più significativi nella storia della città, e la confessione di Barile rappresenta un passo importante verso la verità e la giustizia. La confessone di Barile potrebbe anche avere implicazioni per altri casi di omicidio e criminalità organizzata a Napoli, e potrebbe aiutare a smantellare il clan Mazzarella una volta per tutte.Fonte
Cronaca
Torre del Greco: 37enne ferito a colpi di pistola

Torre del Greco è stata teatro di un agguato violento nella serata di ieri, un evento che ha lasciato la comunità locale in stato di shock. La vicenda si è svolta in via Piscopia, dove un uomo di 37 anni è stato vittima di un attacco a colpi di pistola. Gli sparatori, in sella a uno scooter, hanno mirato alla gamba sinistra della vittima, lasciandola ferita.
Dettagli dell’Agguato
L’agguato è stato caratterizzato da una serie di eventi rapidi e coordinati, con gli aggressori che sono apparsi e scomparsi velocemente, lasciando dietro di sé una scia di terrore. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per identificare i responsabili e comprendere le motivazioni dell’attacco.
La Risposta delle Autorità
Le forze dell’ordine sono state immediate nel rispondere all’incidente, assicurando la scena del crimine e iniziando a raccogliere prove. La polizia sta lavorando a stretto contatto con la comunità locale per raccogliere informazioni e garantire che gli autori dell’agguato siano portati davanti alla giustizia.
Impatto sulla Comunità
L’agguato ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Torre del Greco, con molti residenti esprimendo shock e preoccupazione per l’aumento della violenza nella zona. La speranza è che le autorità possano rapidamente identificare e arrestare i responsabili, riportando un senso di sicurezza tra la popolazione locale.
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