Cronaca
Polveri sahariane: un arrivo eccezionale!
Un cielo di un giallo intenso ha sorpreso i cittadini di Napoli questa mattina. A spiegarne la causa è l’Arpac, l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, che ha rilevato un “eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”. Le polveri sahariane sono particelle di sabbia finissima che vengono trasportate dal vento dal deserto del Sahara fino all’Italia.
L’Arpac ha rilevato un aumento significativo delle concentrazioni di PM10, le particelle inquinanti con diametro inferiore a 10 micrometri, in molte località della Campania. A Napoli, la concentrazione oraria di PM10 ha raggiunto un picco di 136 microgrammi per metro cubo alle 12 di oggi. Il limite normativo per la media giornaliera di PM10 è di 50 microgrammi per metro cubo.
Le piogge intense che hanno interessato Napoli nel pomeriggio hanno contribuito a ripulire l’aria dalle polveri sahariane. L’Arpac ha registrato un andamento decrescente dei valori di PM10 nella maggior parte dei punti di misura, indicando una generale attenuazione del fenomeno.
A livello regionale, in corrispondenza con questo importante afflusso di polveri desertiche, il picco più elevato è stato finora misurato a Polla (Salerno), con una concentrazione oraria di 500 microgrammi per metro cubo misurata alle 14 di oggi. Un termine di confronto è dato dal limite fissato dalla normativa, pari a 50 microgrammi per metro cubo.
Limitare l’esposizione all’aria aperta: In caso di concentrazioni elevate di PM10, è consigliabile limitare l’esposizione all’aria aperta, soprattutto per bambini, anziani e persone con problemi respiratori. Indossare mascherine: Se si esce di casa, è consigliabile indossare mascherine FFP2 o FFP3.
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Cronaca
Albero sugli studenti all’università a Fisciano, ancora gravissimo il 25enne: “Serve sangue”
Il sindaco di Eboli, di cui il 25enne è originario, ha diramato un appello ai donatori di sangue; lo studente è ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Salerno ancora in condizioni gravissime.
Serve sangue per lo studente di 25 anni colpito da un albero crollato al campus universitario di Fisciano lo scorso 30 novembre – nell’incidente sono rimasti feriti anche altri due colleghi – le cui condizioni restano gravissime: il giovane è ricoverato in Rianimazione all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ed è considerato ancora in pericolo di vita.
Il Comune di Eboli, del quale il 25enne è originario, ha diffuso oggi un appello ai donatori di sangue affinché si rechino in ospedale a dare una mano al loro concittadino: “Appello urgente – si legge sulla pagina Facebook dell’amministrazione comunale -. Abbiamo bisogno di donatori. Chiunque voglia dare il suo aiuto, può rivolgersi al Centro trasfusionale del Ruggi d’Aragona” si legge ancora nel post, nel quale viene indicato di specificare che la donazione sia in favore dello studente 25enne e che va bene qualsiasi gruppo sanguigno.
Sono ancora ricoverati nel nosocomio salernitano, anche se le loro condizioni non destano preoccupazioni, anche gli altri due studenti colpiti dal grosso albero crollato nel campus. E proprio l’Università di Salerno, in una nota, oltre a esprimere solidarietà agli studenti feriti, ha reso noto che sono in corso verifiche interne sulle altre alberature che si trovano nel campus di Fisciano. “Si fa presente che non erano state segnalate allerte meteo da parte degli Organi competenti, compreso il bollettino di criticità nazionale”…
Cronaca
Bloccato l’ingresso della fabbrica Stellantis a Pomigliano: protesta dei lavoratori Transnova
I manifestanti hanno bloccato l’ingresso merci dello stabilimento, provocando una lunga coda di tir. I lavoratori Transnova protestano contro il mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis.
La protesta dei lavoratori davanti allo stabilimento Stellantis a Pomigliano (Foto: Marco Sarracino)
A partire dalle prime ore di oggi, lunedì 2 dicembre, è iniziata la protesta dei lavoratori Transnova all’esterno dello stabilimento di Stellantis di Pomigliano d’Arco, nella provincia di Napoli. Dalle 6, i manifestanti hanno bloccato l’ingresso merci della fabbrica, provocando una lunga coda di autoarticolati. La protesta dei lavoratori Transnova – azienda che opera nel settore della logistica e dei trasporti – è contro il mancato rinnovo della commessa da parte di Stellantis, che scade il prossimo 31 dicembre.
Sono circa 400, infatti, i lavoratori di Transnova impiegati negli stabilimenti del colosso automobilisti in tutta Italia e che rischiano il posto di lavoro a causa del mancato rinnovo della commessa. Accanto ai manifestanti, ci sono i rappresentanti dei sindacati Fiom e Fismic, nonché i deputati Marco Sarracino (Partito Democratico) e Alessandro Caramiello (Movimento 5 Stelle).
Protesta anche allo stabilimento Stellantis nel Frusinate
In contemporanea con Pomigliano d’Arco, questa mattina, è scattata la protesta anche all’esterno della fabbrica Stellantis di Piedimonte San Germano, nella provincia di Frosinone: anche qui i lavoratori di Transnova hanno bloccato un ingresso allo stabilimento.
Cronaca
Incendia le auto della moglie e della suocera, ma perde il cellulare nella fuga: 37enne arrestato a Giugliano
Un uomo di 37 anni è stato arrestato dai carabinieri a Giugliano, nella provincia di Napoli, dopo aver dato fuoco alle automobili della moglie e della suocera; l’uomo è stato rintracciato poiché nella fuga ha perso il cellulare.
Immagine di repertorio
Ha dato fuoco alle automobili della moglie e della suocera. Ma, durante la fuga, ha perso il cellulare, grazie al quale i carabinieri sono riusciti a risalire a lui: a Giugliano, nella provincia di Napoli, un uomo di 37 anni è stato arrestato nella serata di ieri, domenica 1 dicembre, per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento seguito da incendio.
I carabinieri della Sezione Radiomobile della locale compagnia, grazie anche alla testimonianza delle vittime, sono riusciti a ricostruire quanto accaduto. Il 37enne, insieme a moglie e figli, avrebbe assistito a una partita di calcetto del figlio maggiore. Durante il match, l’uomo avrebbe alzato troppo il gomito, così alcuni conoscenti lo hanno convinto a far guidare la moglie. Durante il tragitto verso casa, però, il 37enne, nonostante la presenza dei figli di 8 e 3 anni, ha insultato e minacciato la donna.
Una volta giunti a casa, temendo di essere aggredita, la donna ha lasciato il marito ed è fuggita altrove. In tutta risposta, l’uomo ha dato fuoco all’auto della moglie e a quella della suocera, poi si è allontanato, facendo perdere le sue tracce. Nella fuga, però, il 37enne ha perso il telefonino, ritrovato dai carabinieri durante le operazioni di spegnimento degli incendi: sul cellulare tanti i messaggi inviati alla moglie, tra i quali anche minacce. I militari dell’Arma hanno rintracciato l’uomo e lo hanno arrestato: il…