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Cronaca

Papà implora di riabbracciare il figlio ucciso nel garage

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Papà implora di riabbracciare il figlio ucciso nel garage

Il padre di Enzo Nocerino, Alfredo, ha espresso disperazione e dolore chiedendo di poter vedere suo figlio per l’ultima volta. Enzo, insieme alla sua fidanzata Vida Shahvalad, è stato ritrovato morto ieri mattina in un garage privato a Secondigliano, probabilmente a causa delle esalazioni tossiche dei gas di scarico di una Fiat Panda rossa rimasta accesa all’interno del box.

Il padre, visibilmente scosso, ha chiesto di poter vedere il figlio prima che venisse portato via. La tragedia ha sconvolto il quartiere e Alfredo, con il quale Enzo lavorava nella pizzeria di Fuorigrotta, è stato colui che ha fatto la tragica scoperta dei corpi. Le prime ipotesi suggeriscono che i due ragazzi siano stati intorpiditi dal monossido di carbonio, perdendo conoscenza e addormentandosi nel box.

Le istituzioni locali hanno espresso il loro cordoglio per la tragedia. Il presidente della VII Municipalità, Antonio Troiano, e il consigliere comunale Pasquale Esposito hanno dichiarato la loro vicinanza alla famiglia e alla comunità. L’evento è stato descritto come una tragedia immane, con due giovani vite spezzate in modo così tragico. Le indagini svolte dai carabinieri e dalla Procura di Napoli cercheranno di fare luce sulla situazione.

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Cronaca

Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

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Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

Parla Gaetano, lo zio di Arcangelo Correra, il 18enne ammazzato in via Tribunali a Napoli: “La parola nemico in Arcangelo non esisteva”
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Cronaca

Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri, è gravissimo

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Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri,  è gravissimo

Sessantaquattrenne precipita da capannone durante lavori di riparazione. È in gravissime condizioni all’ospedale del Mare.

Ennesima tragedia sul lavoro a Napoli, I carabinieri sono intervenuti al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per la segnalazione di un incidente.

Da una prima sommaria ricostruzione, tutta ancora da verificare, il personale del 118 aveva trasferito nel pronto soccorso un 64enne che in via Principe di Sannicandro, all’angolo con corso San Giovanni, strada principale del quartiere San Giovanni a Teduccio, mentre stava effettuando dei lavori su un tetto di capannone della famiglia sarebbe caduto da un’altezza di circa 6 metri. L’uomo è stato portato in codice rosso all’ospedale, è intubato ed  è considerato in pericolo di vita. Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel ricostruire la dinamica.

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Cronaca

Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

Due amici di Arcangelo Correa sono stati interrogati in Questura; secondo la loro versione, da verificare, il colpo che ha ucciso il 19enne sarebbe partito per errore mentre uno di loro maneggiava una pistola.

Arcangelo Correra sarebbe rimasto vittima di un incidente, la pallottola che lo ha centrato alla fronte sarebbe partita per errore mentre uno dei giovanissimi che si trovava con lui stava maneggiando una pistola. La versione era già circolata questa mattina tra i conoscenti, l’avrebbero poi ripetuta negli uffici della Squadra Mobile i due ragazzi portati in Questura per essere ascoltati e ritenuti connessi all’omicidio; in particolare, uno di loro avrebbe ammesso la colpa, specificando però che si sarebbe trattato di un incidente.

Il ragazzo è rimasto ferito poco prima delle 5 di oggi, 9 novembre, in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali; è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove è arrivato in condizioni disperate. Il decesso, intorno alle 11. È stato colpito da una singola pallottola, che lo ha raggiunto alla testa provocandogli una grave emorragia cerebrale.

Il racconto fornito dai due giovani agli investigatori sarà ovviamente vagliato, alla ricerca di riscontri, dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli (dirigente Giovanni Leuci). A quanto si apprende, tra i due c’è il fratello minore di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto durante una rapina da un poliziotto nel 2020, che a Correa è legato da un rapporto di parentela.

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