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Cronaca

Morte in fabbrica a 25 anni: inchiesta su macchinario non sicuro. 7 indagati.

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Morte in fabbrica a 25 anni: inchiesta su macchinario non sicuro. 7 indagati.

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C’è l’inchiesta sulla morte di Giuseppe Borrelli, il giovane operaio di 25 anni morto in una fabbrica di San Marco Evangelista, nel Casertano, schiacciato da un macchinario. Il gip del Tribunale di Caserta ha convalidato il sequestro del macchinario – disposto dalla Procura della Repubblica competente – che ha provocato la morte del giovane operaio – originario di Volla, nel Napoletano – dal momento che, stando alle prime risultanze degli inquirenti, il macchinario che ha schiacciato il 25enne non avrebbe rispettato i requisiti di sicurezza richiesti.

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Pertanto, la Procura di Caserta ha iscritto nel registro degli indagati 7 persone. Si tratta di un atto dovuto, per consentire agli indagati di nominare i periti di parte per quanto riguarda l’autopsia sul corpo di Giuseppe Borrelli: proprio oggi, venerdì 15 marzo, i magistrati hanno conferito l’incarico per l’esame sul cadavere del 25enne, che verrà eseguito nei prossimi giorni e che fornirà indicazioni più chiare sulla sua morte e su eventuali responsabilità. Soltanto dopo l’autopsia, la famiglia di Giuseppe Borrelli potrà procedere con i funerali.

Intanto, dopo la morte dell’operaio 25enne, la sigla sindacale Uil ha chiesto che le morti sul lavoro vengano considerate alla stregua di un omicidio: “Per fermare questa strage è necessario considerare omicidi le morti sul lavoro e istituire una procura speciale per il tema della sicurezza. Servono Ispettori e serve vietare appalti e subappalti che annullano la responsabilità. Altro aspetto fondamentale per tutelare le lavoratrici e i lavoratori è quello della formazione”

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Cronaca

Si ustiona in casa con acqua bollente: bimbo abruzzese di 3 anni ricoverato a Napoli

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Si ustiona in casa con acqua bollente: bimbo abruzzese di 3 anni ricoverato a Napoli

Un bimbo di tre anni della provincia di Pescara si è ustionato con acqua bollente in casa: portato d’urgenza a Napoli per le cure del caso.

Immagine di repertorio

Un bambino di tre anni è ricoverato in ospedale dopo essersi ustionato in casa con una pentola di acqua bollente: dopo i primi soccorsi, ora è stato trasferito in ambulanza all’ospedale di Napoli per le cure del caso. Ha riportato infatti ustioni sul 30 per cento del corpo. La vicenda è avvenuta questa mattina a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, ma le condizioni del bimbo sono tali che per lui si è dovuto procedere al trasferimento all’ospedale di Napoli.

Stando a quanto trapelato finora, il bimbo era in casa quando, accidentalmente, avrebbe fatto rovesciare una pentola con l’acqua bollente, che lo ha colpito agli arti inferiori. Scattato l’allarme, in casa è arrivato il personale medico e sanitario del 118 per il trasporto urgente all’ospedale Civile Santo Spirito di Pescara. Il piccolo, di soli tre anni, ha riportato ustioni sul 30 per cento del corpo e le sue condizioni sono state considerate serie. Il personale medico del reparto di Rianimazione ha così disposto per lui il trasferimento in ambulanza al Centro Grandi Ustionati di Napoli per le cure del caso.

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

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Incendio a Napoli, “rilevatori di fumo obbligatori per B&B e Case Vacanze” appello di Confersercenti

Aigo Confesercenti, l’associazione dei B&B e delle case vacanza: “Servono rilevatori di fumo in tutte le strutture ricettive extra alberghiere”. Spavone (Usb Vigili del Fuoco): “Ci sia obbligo di dispositivi in tutte le abitazioni”

L’edificio di piazza Municipio dove c’è stato l’incendio

“Dallo scorso settembre i rilevatori di fumo sono obbligatori per gli affitti brevi, come prevede l’ultimo decreto del Governo. Noi chiediamo che lo siano anche per tutte le altre attività extralberghiere, non solo gli affitti brevi, ma anche per B&B e Case vacanze”. A lanciare l’appello è Piergaetano Orlando, Aigo Confesercenti di Napoli, l’associazione dei B&B e degli affittacamere, all’indomani dell’incendio in una casa vacanze di piazza Municipio, nel quale ha perso la vita Emanuela Chirilli, ragazza pugliese di 27 anni, che aveva prenotato una stanza per una notte.

Schiavo (Confesercenti): “Una tragedia enorme”

Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, è addolorato per l’accaduto:

“Una tragedia enorme – afferma – la morte della turista a Napoli, che ci colpisce molto e ci addolora. Non è accettabile che un turista che viene a vedere una città così accogliente debba perdere la vita per un incendio. Le indagini chiariranno cosa sia accaduto. Noi, senza entrare nel merito della vicenda, come Confesercenti possiamo dire che siamo sempre al fianco delle imprese per la legalità. Seguiamo con i tecnici l’apertura di nuove attività ricettive extra alberghiere e diamo supporto agli imprenditori che lo richiedono per l’aggiornamento e l’informazione su normative e regole. In questo caso, ci auguriamo che quanto prima sia…

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

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Cade in una scarpata su viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: arrivano i vigili del fuoco

Una persona è finita in una scarpata poco distante dal Bingo di viale Giulio Cesare a Fuorigrotta: vigili del fuoco al lavoro per salvarla.

Foto / Fanpage.it

Momenti di paura nel pomeriggio di oggi a Fuorigrotta, nel quartiere occidentale di Napoli: una persona è precipitata in una scarpata su via Giulio Cesare, poco distante dal Bingo. Sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine per recuperarlo: la persona, che sarebbe del posto, è viva, ma non è chiaro se sia caduta accidentalmente o se la dinamica possa essere diversa.

Diverse le segnalazioni a Fanpage.it da parte di residenti del posto, che hanno segnalato la presenza di vigili del fuoco e ambulanze, spaventati dal via vai atipico di un sabato pomeriggio nella zona occidentale di Napoli

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