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Cronaca

Marecoccola: sequestrati beni al titolare Fattoria marecoccola

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Marecoccola: sequestrati beni al titolare Fattoria marecoccola

Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro preventivo relativo a un’imprenditore indagato per dichiarazione infedele. Il sequestro, di 142.135 euro, è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica. L’imprenditore in questione è il titolare della ditta “Fattoria Marecoccola” con sede a Sorrento.

Il sequestro è scaturito da verifiche fiscali condotte dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense che hanno rivelato un’attività diversa da quella dichiarata. Nonostante l’attività principale dichiarata fosse la coltivazione di agrumi, la ditta in realtà svolgeva un’attività turistico-ricettiva e di ristorazione.

L’imprenditore è stato deferito per dichiarazione infedele per aver sottratto all’imposizione fiscale ricavi per un importo totale di 419.509 euro nel periodo d’imposta 2022, evadendo così un’IRPEF di 142.135 euro. In seguito alle indagini, è stato emesso un provvedimento cautelare reale di sequestro dell’intera somma oggetto dell’illecito, con un vincolo giudiziario su disponibilità finanziarie per 406,89 euro e su un immobile di proprietà dell’indagato situato a Sant’Agnello.

Questa azione della Guardia di Finanza evidenzia l’importanza della lotta alle attività economiche fraudolente e della tutela dell’interesse pubblico nell’applicazione corretta delle normative fiscali.

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Cronaca

Maltempo, fulmine colpisce una palma provocando un incendio: paura nel Napoletano

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Maltempo, fulmine colpisce una palma provocando un incendio: paura nel Napoletano

Danni causati dal maltempo a San Sebastiano al Vesuvio, nella provincia di Napoli: un fulmine si è abbattuto su una palma, nel giardino di un’abitazione privata, provocando un incendio.
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L’incidente e i primi interventi

L’incidente si è verificato nel pomeriggio, quando una violenta perturbazione si è abbattuta sulla zona, causando non solo fulmini, ma anche forti piogge e vento. Secondo le prime testimonianze, il fulmine è stato seguito immediatamente da un forte rumore e da una luce intensa, che ha attirato l’attenzione dei residenti nelle vicinanze. I vigilanti del comune sono intervenuti prontamente per mettere in sicurezza l’area e controllare le fiamme.

La situazione attuale e le reazioni della comunità

La palma colpita dal fulmine ha preso fuoco rapidamente, provocando paura e preoccupazione tra gli abitanti della zona. Fortunatamente, l’incendio è stato domato dai vigili del fuoco prima che potesse propagarsi ad altre abitazioni o alberi circostanti. Tuttavia, l’episodio ha sollevato discussioni sulla vulnerabilità delle strutture e degli spazi verdi urbani ai fenomeni atmosferici estremi. La comunità locale ha espresso gratitudine per il lavoro tempestivo delle autorità, ma ha anche chiesto ulteriori misure di prevenzione per evitare simili incidenti in futuro.

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Affittano un’auto per trafficare droga: arrestati con mezzo chilo di hashish dopo una fuga.

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Affittano un’auto per trafficare droga: arrestati con mezzo chilo di hashish dopo una fuga.

Due giovani, rispettivamente di 24 e 21 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta. I due ragazzi trasportavano droga in un’auto presa a noleggio. [Continua a leggere]

L’operazione dei carabinieri

I due giovani sono stati fermati durante un controllo di routine sul territorio. Alla vista delle forze dell’ordine, i ragazzi hanno tentato la fuga in auto, ma sono stati prontamente inseguiti e bloccati. Dopo aver perquisito il veicolo, i carabinieri hanno rinvenuto mezzo chilo di hashish nascosto all’interno.

Auto a noleggio per evitare sospetti

Per cercare di evitare sospetti e controlli, i due giovani avevano deciso di noleggiare un’auto, sperando che un veicolo non di loro proprietà fosse meno soggetto a verifiche. Tuttavia, la strategia non è risultata efficace, portando al loro arresto e al sequestro della sostanza stupefacente.

I due arrestati dovranno ora affrontare le accuse di possesso e trasporto di stupefacenti con l’aggravante dell’uso di un veicolo a noleggio per il compimento del reato.

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Imprenditori costretti a pagare per lavorare: arrestati 4 membri del clan Mallardo

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Imprenditori costretti a pagare per lavorare: arrestati 4 membri del clan Mallardo

Per i quattro soggetti è scattata la custodia cautelare in carcere: sono accusati di associazione mafiosa e di tentata estorsione per agevolare il clan Mallardo. Le accuse sono gravi e rivelano un sistema volto a estorcere denaro agli imprenditori locali.

Associazione mafiosa

L’indagine ha messo in luce come il gruppo criminale operasse per favorire il clan Mallardo. Gli arrestati avrebbero imposto una “tassa” agli imprenditori della zona, che si vedevano costretti a pagare per poter continuare a lavorare. Questo metodo di estorsione rappresenta una delle modalità principali con cui il clan mantiene il controllo del territorio e delle risorse economiche locali.

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