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La rabbia di Don Patriciello: una lotta tra giustizia e corruzione

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La rabbia di Don Patriciello: una lotta tra giustizia e corruzione

Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, si è distinto per il suo impegno contro la camorra e gli scempi ambientali in Terra dei Fuochi. Ha commentato con fermezza la sentenza della Corte di Cassazione che ha restituito i beni ai fratelli Pellini, imprenditori condannati per traffico illecito di rifiuti, con un valore di circa 220 milioni di euro. Patriciello si è dichiarato allibito, nauseato e indignato per la decisione, definendo il giorno della sentenza come un’altra pagina nera per l’Italia.

Il parroco è noto per la sua lotta contro le collusioni tra camorra e imprenditori che danneggiano l’ambiente con il traffico di rifiuti illeciti. La sua amarezza è palpabile, soprattutto quando i nemici si trovano all’interno della comunità. La sentenza ha generato molte critiche da parte dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e dei politici, mettendo in luce la questione della confisca dei beni ai criminali e la necessità di rafforzare le leggi per evitare che possano riottenere i loro proventi illeciti.

Nonostante la delusione, don Patriciello invita alla resistenza e al perseguire la giustizia. La sua voce rappresenta quella di tanti cittadini che chiedono un futuro migliore per la Terra dei Fuochi, dimostrando una determinazione incrollabile nella lotta contro la criminalità ambientale e organizzata.

Il parroco si appella alla forza divina per continuare la battaglia e per non arrendersi. La sua rabbia è condivisa da molti che desiderano un cambiamento e una maggiore attenzione alle problematiche ambientali e sociali che affliggono la comunità. La speranza è che, nonostante le difficoltà, la giustizia prevalga e venga garantito un futuro più sano e sostenibile per la zona colpita dalla criminalità e dall’inquinamento.

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Attacco al bus: malviventi bloccano e danneggiano veicolo

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Attacco al bus: malviventi bloccano e danneggiano veicolo

A Torre del Greco, nella provincia di Napoli, un episodio scioccante ha visto un gruppo di persone salire a bordo di un autobus e costringere l’autista a fermarsi. Una volta fermati, i malviventi hanno iniziato a spaccare i vetri del mezzo e sono fuggiti prima che potesse intervenire qualcuno. L’incidente ha destato molta preoccupazione tra i residenti e ora sono in corso le indagini da parte dei carabinieri per risalire ai responsabili.

L’episodio a Torre del Greco

Secondo le prime informazioni emerse, il gruppo di individui avrebbe agito in maniera improvvisa, salendo sull’autobus e minacciando l’autista, costringendolo a fermarsi. Una volta bloccato il mezzo, i malviventi hanno iniziato a danneggiare i vetri con un’azione violenta e distruttiva, mettendo a rischio la sicurezza di chi si trovava a bordo.

Le indagini dei carabinieri

Dopo l’accaduto, sono immediatamente intervenuti i carabinieri che stanno attualmente lavorando per identificare i responsabili di questo gesto vandalico e per ricostruire l’accaduto nei dettagli. Grazie alle telecamere di sicurezza presenti sul bus e nelle vicinanze, si spera di poter risalire ai colpevoli e portarli di fronte alla giustizia.

Conclusioni

Questo spiacevole episodio ha messo in evidenza la necessità di garantire la sicurezza sui mezzi pubblici e di contrastare atti di violenza e vandalismo. Si auspica che le indagini dei carabinieri possano portare a dei risultati concreti e che episodi simili possano essere prevenuti in futuro. La collaborazione dei cittadini e l’azione delle forze dell’ordine sono fondamentali per garantire la tranquillità e la sicurezza della comunità.

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Rapinatore auto scappa con rider in inseguimento, investe giovane.

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Rapinatore auto scappa con rider in inseguimento, investe giovane.

Un uomo di 37 anni di Napoli ha commesso una rapina a mano armata rubando un’auto e scatenando una serie di eventi incredibili. Dopo essersi impossessato del veicolo, è stato inseguito dal proprietario e da una folla di rider. Durante la fuga, ha investito un 25enne e speronato diverse altre vetture.

La rapina e la fuga rocambolesca

Il 37enne napoletano ha compiuto l’audace rapina rubando un’auto e dando il via a una fuga che ha destato l’attenzione di tutti i presenti. In preda alla disperazione, è stato inseguito dal legittimo proprietario del veicolo, dal quale era stata sottratta la macchina. La situazione è diventata ancora più complessa quando una folla di rider si è unita al inseguimento, determinati a farlo fermare prima che potesse sfuggire.

Gli eventi inaspettati

Durante la fuga spericolata, il rapinatore ha causato il caos investendo accidentalmente un 25enne che si trovava sul suo cammino. Questo tragico incidente ha aggiunto un’ulteriore complicazione alla situazione già delicata. Inoltre, nelle sue manovre spericolate, ha anche speronato diverse altre vetture, mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti coloro che si trovavano sul suo percorso.

Le conseguenze dell’azione criminale

L’azione criminale del 37enne napoletano ha avuto conseguenze gravi e potenzialmente pericolose. Oltre al danno materiale causato alle vetture coinvolte, l’investimento del 25enne ha portato a ferite e lesioni che dovranno essere valutate e trattate con cura. La fuga spericolata ha evidenziato l’incoscienza e la violenza dell’uomo, che ora dovrà affrontare le conseguenze legali del suo comportamento.

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Incidente in scooter a Castellammare: morto Salvatore Scotognella, 28 anni, ricoverata una 21enne.

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Incidente in scooter a Castellammare: morto Salvatore Scotognella, 28 anni, ricoverata una 21enne.

Questa mattina a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, si è verificato un grave incidente stradale che ha causato la morte di un giovane di 28 anni. Secondo le prime informazioni, il ragazzo stava viaggiando in sella allo scooter insieme a una ragazza quando ha urtato violentemente un tir parcheggiato lungo la strada. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare e ha perso la vita sul colpo, mentre la ragazza è stata trasportata d’urgenza in ospedale per ricevere le cure necessarie.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto in prossimità di un incrocio molto trafficato, dove il tir si era fermato per effettuare delle operazioni di carico e scarico. Pare che lo scooter si sia schiantato contro il camion a una velocità molto elevata, causando un impatto violento che ha avuto conseguenze drammatiche per il conducente.

Le conseguenze della tragedia

Il giovane, identificato come Salvatore Scotognella, era molto conosciuto e stimato nella comunità locale. La sua morte ha scosso profondamente gli abitanti di Castellammare di Stabia, che si sono riuniti in lutto per commemorare la sua memoria. La ragazza che era con lui fortunatamente è viva, ma le sue condizioni di salute sono ancora gravi e i medici stanno facendo il possibile per garantirle una pronta guarigione.

Conclusioni

Questo incidente tragico ci ricorda l’importanza di rispettare le regole della strada e di guidare con prudenza e attenzione. Le conseguenze di una distrazione o di un errore possono essere devastanti, come dimostra la perdita prematura di un giovane così promettente. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza stradale e dell’educazione alla guida responsabile, per evitare che tragedie come questa si ripetano in futuro.

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Arresti e sequestri per sito Bushop: iPhone e Samsung non consegnati, sconti fake. (OPZIONALE) Pentiti acquirenti chiedono rimborso.

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Arresti e sequestri per sito Bushop: iPhone e Samsung non consegnati, sconti fake.

(OPZIONALE) Pentiti acquirenti chiedono rimborso.

L’e-shop Bushop sotto indagine: 14 indagati, due ai domiciliari e un sequestro di 1.5 milioni di euro

Un’indagine su Bushop, un e-shop molto popolare, ha portato all’esecuzione di una misura cautelare per 14 indagati, con due persone poste ai domiciliari. Inoltre, è stato eseguito un sequestro di 1.5 milioni di euro.

Le accuse e le conseguenze

Le autorità hanno scoperto delle irregolarità nel funzionamento di Bushop, che ha portato alle misure cautelari e al sequestro dell’importante somma di denaro. Le accuse sono gravi e i responsabili rischiano pesanti conseguenze legali.

La situazione dell’e-shop

Bushop era conosciuto per offrire sconti vantaggiosi su prodotti di alta tecnologia come iPhone e Samsung, ma sembra che dietro questi affari ci fossero delle pratiche illegali. La notizia ha destato scalpore tra i clienti abituali del sito, che ora dovranno cercare alternative per i loro acquisti online.

Conclusioni

Questa vicenda mette in luce l’importanza di fare acquisti online in maniera consapevole e di verificare sempre la legalità dei siti e delle offerte. È fondamentale che i consumatori siano informati e attenti, per evitare di cadere in truffe e frodi come quella scoperta su Bushop.

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Sgominata banda borseggi e rapine in metro Cavour Napoli: 6 arresti

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Sgominata banda borseggi e rapine in metro Cavour Napoli: 6 arresti

Napoli: banda di borseggiatori e rapinatori di metro sgominata

Un’operazione congiunta tra carabinieri e Polfer ha portato all’arresto di sei persone, cinque uomini e una donna, responsabili di una serie di borseggi e rapine nella metro di Napoli. La banda era attiva da diversi mesi e aveva causato notevole preoccupazione tra i passeggeri del trasporto pubblico.

I dettagli dell’operazione

L’operazione di smantellamento della banda è stata condotta con grande successo grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine. Gli arrestati sono stati individuati grazie a un’attenta opera di indagine e al monitoraggio costante delle attività criminali all’interno della metro di Napoli.

Le azioni criminali della banda

La banda era composta da abili borseggiatori e rapinatori che approfittavano della confusione e dell’affollamento della metro per compiere i propri crimini. Le vittime preferite erano donne e anziani, considerati più facili da derubare e spesso inermi di fronte agli attacchi dei malviventi.

Conclusioni

Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, la banda di borseggiatori e rapinatori è stata finalmente sgominata e i responsabili sono stati arrestati. Questo successo dimostra l’impegno e la determinazione delle autorità nel garantire la sicurezza dei cittadini e combattere la criminalità nelle aree più sensibili della città di Napoli. La collaborazione tra carabinieri e Polfer ha dato i suoi frutti e ha permesso di riportare un po’ di tranquillità tra i passeggeri della metro. Continua a leggere per tutti i dettagli dell’operazione.

Per ulteriori informazioni su questo caso, ti invitiamo a leggere l’articolo completo su Fanpage.it.

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Furti di bici, moto e caffè tra Napoli e Caserta: marito e moglie arrestati per 3 colpi in 3 ore

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Furti di bici, moto e caffè tra Napoli e Caserta: marito e moglie arrestati per 3 colpi in 3 ore

I carabinieri hanno arrestato due coniugi di Afragola (Napoli) accusati di furto e ricettazione. Sono stati sorpresi mentre rubavano una moto da cross. L’episodio è avvenuto in flagrante, dimostrando l’attività illecita dei due individui.

I dettagli dell’arresto dei coniugi

Secondo quanto riportato dalle autorità, i coniugi sono stati individuati grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Dopo aver rubato la moto, sono stati intercettati e fermati dai carabinieri. Durante la perquisizione sono stati trovati in possesso di altri oggetti rubati, confermando le accuse di ricettazione a loro carico.

Le conseguenze dell’arresto

L’arresto dei coniugi ha scosso la comunità di Afragola, causando preoccupazione tra i residenti. La notizia dell’attività criminale dei due individui ha destato sdegno e disgusto nell’opinione pubblica. Si spera che l’operato delle forze dell’ordine possa contribuire a garantire maggiore sicurezza nel territorio.

Conclusioni

L’arresto dei due coniugi di Afragola rappresenta un successo per le forze dell’ordine e un segnale chiaro nei confronti di coloro che commettono reati. La lotta alla criminalità deve essere una priorità per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Speriamo che episodi come questo possano sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di collaborare con le autorità per contrastare l’illegalità.

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“Mamma fa arrestare figlio per violenza su fidanzata”

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“Mamma fa arrestare figlio per violenza su fidanzata”

I Carabinieri arrestano un 21enne di Cimitile per violenza sessuale

I Carabinieri hanno arrestato un 21enne di Cimitile (Napoli) per violenza sessuale. Il giovane era già stato denunciato in passato per aver messo in pericolo la vita di alcune persone lanciandosi con l’auto sulla folla a Nola.

Arrestato per violenza sessuale

Il giovane è stato denunciato per violenza sessuale dopo aver commesso un grave reato nei confronti di una ragazza. La denuncia è stata presentata dalla vittima, che ha subito subito l’aggressione e ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto.

Cosa prevede la legge

La violenza sessuale è un reato molto grave previsto dal codice penale italiano. Chi commette questo tipo di violenza può essere punito con anni di carcere, a seconda della gravità del reato e delle circostanze in cui è avvenuto. È importante che le vittime di violenza sessuale denuncino immediatamente l’accaduto per far sì che giustizia sia fatta.

Conclusioni

La notizia dell’arresto del giovane 21enne per violenza sessuale a Cimitile ha suscitato sgomento e indignazione nella comunità. È fondamentale che casi come questo vengano portati alla luce e che i responsabili vengano puniti in modo adeguato. La speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e che le vittime di violenza sessuale possano ottenere il supporto e il sostegno di cui hanno bisogno.

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100 chili di frutta e verdura sequestrati a Secondigliano per esposizione a smog e sporcizia

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100 chili di frutta e verdura sequestrati a Secondigliano per esposizione a smog e sporcizia

La Polizia Municipale di Napoli ha effettuato controlli nel quartiere della periferia Nord e nel centro storico della città. Durante le operazioni, sono stati multati ben 19 esercizi commerciali per varie irregolarità riscontrate dagli agenti.

Multe ai negozi

I controlli hanno portato alla scoperta di situazioni di particolare disagio, come la presenza di frutta e verdura esposte in strada in condizioni di sporco e affollamento di smog. Per questo motivo, sono stati sequestrati ben 100 chili di frutta e verdura in un negozio di Secondigliano.

Responsabilità degli esercenti

Gli esercenti multati sono stati chiamati a rispondere delle violazioni riscontrate, dalle condizioni igieniche al mancato rispetto delle normative sulla vendita di alimenti. La Polizia Municipale di Napoli ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole e delle normative in materia di commercio.

Collaborazione con la cittadinanza

L’amministrazione comunale ha invitato i cittadini a segnalare eventuali situazioni di irregolarità riscontrate in città, al fine di garantire un controllo costante e una maggiore tutela della salute pubblica. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la cittadinanza è fondamentale per mantenere un ambiente sicuro e salubre per tutti i residenti e i visitatori di Napoli.

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Funerali domani per bimbo 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli.

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Funerali domani per bimbo 13 mesi ucciso da pitbull a Eboli.

Domani, giovedì 25 aprile, si terranno i funerali del bambino di 13 mesi, tragicamente attaccato e ucciso da due pitbull nel giardino di casa a Eboli, in provincia di Salerno. La città ha proclamato il lutto cittadino in segno di rispetto e solidarietà verso la famiglia colpita da questa terribile tragedia.

Funerali del bambino di 13 mesi

La comunità si stringe attorno alla famiglia del piccolo vittima di questo drammatico evento, offrendo il proprio sostegno e la propria vicinanza in un momento così difficile. I funerali saranno un’occasione per commemorare il bambino e ricordare la sua breve ma preziosa vita, interrotta in modo così tragico e inimmaginabile.

Lutto cittadino proclamato

La decisione di proclamare il lutto cittadino dimostra la profonda commozione e il dolore che questa tragedia ha suscitato nell’intera comunità di Eboli. È un gesto di solidarietà e rispetto nei confronti della famiglia del bambino, che potrà così sentire il calore e il sostegno di tutti coloro che sono stati colpiti da questa terribile perdita.

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Tony Colombo e Tina Rispoli coinvolti nei clan: le ragioni del carcere per il cantante neomelodico.

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Tony Colombo e Tina Rispoli coinvolti nei clan: le ragioni del carcere per il cantante neomelodico.

La Cassazione ha respinto l’istanza presentata dagli avvocati di Tony Colombo e sua moglie Tina Rispoli, neomelodico e accusati di concorso esterno al clan Di Lauro. Le motivazioni di questa decisione sono state diffuse e spiegate dettagliatamente.

Motivazioni della Cassazione

La Corte Suprema ha analizzato attentamente il caso di Tony Colombo e Tina Rispoli, confermando il loro coinvolgimento nelle dinamiche dei clan criminali. Le prove raccolte hanno portato alla conferma dell’accusa di concorso esterno al clan Di Lauro, mantenendo così il neomelodico in carcere. La decisione è stata motivata con puntualità e chiarezza, respingendo le richieste di revoca della custodia cautelare avanzate dagli avvocati dei due imputati.

Ulteriori dettagli sul caso

Le accuse a carico di Tony Colombo e Tina Rispoli sono state oggetto di approfondite indagini e dibattiti giudiziari. Le autorità competenti hanno seguito con attenzione ogni passaggio del procedimento, raccogliendo prove e testimonianze che hanno portato alla loro incriminazione. La Cassazione, in seguito alla valutazione di tutte le circostanze del caso, ha confermato la decisione di mantenere il neomelodico in stato di custodia cautelare. Gli avvocati dei due imputati continueranno a lavorare per difendere i loro clienti e cercare di ottenere una revisione della sentenza.

Per maggiori dettagli sul caso di Tony Colombo e Tina Rispoli e sulle motivazioni della Cassazione, è possibile continuare a leggere l’articolo completo [qui](https://www.fanpage.it/napoli/tony-colombo-e-tina-rispoli-inseriti-in-dinamiche-dei-clan-le-motivazioni-che-tengono-il-neomelodico-in-carcere/).

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