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Cronaca

La nostra esistenza sospesa in un istante

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La nostra esistenza sospesa in un istante

Il giovane Francesco Pio Maimone è stato ucciso agli chalet sul lungomare di Napoli, un anno fa, mentre era in compagnia di amici. La famiglia si sente abbandonata e attende che la giustizia faccia il suo corso.

Tina Napoletano racconta di un messaggio che le mandò suo figlio una settimana prima della sua morte, con parole di un cantante che amava. Il video di quel cantante lo vede solo ora, un anno dopo la morte di Pio.

La morte di Francesco Pio Maimone è avvenuta in seguito a un colpo di pistola mentre era con il suo amico Carlo. Un altro giovane, Francesco Pio Valda, è accusato dell’omicidio. La famiglia si sente devastata e utilizza tutte le iniziative possibili per ricordare Pio.

Antonio Maimone, il padre, sottolinea l’importanza di non dimenticare le persone provenienti da famiglie umili, come la loro. La famiglia ha ricevuto un incontro di solidarietà da parte del Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ma si sente spesso sola.

La madre di Pio si immagina il ritorno di suo figlio a casa, con la sua risata e la sua allegria. Il vuoto che ha lasciato è ancora presente e il dolore per la sua assenza rimane vivo nella famiglia.

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Cronaca

Turista rapinato dell’orologio di lusso da 110mila euro vicino al Murales di Maradona: arrestato 21enne

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Turista rapinato dell’orologio di lusso da 110mila euro vicino al Murales di Maradona: arrestato 21enne

Il giovane è indagato per rapina aggravata nei confronti di un turista messicano, nei pressi del Murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli.

Immagine di repertorio

È uno dei luoghi più frequentati dai turisti che visitano Napoli e, per questo, anche uno dei posti in cui questi ultimi devono fare più attenzione a eventuali rapinatori e borseggiatori: è il Murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli, nel cuore della città. E, proprio nei pressi della silhouette del “Pibe de Oro” disegnata sulla facciata dell’ormai notissimo palazzo, un turista messicano è stato rapinato del suo orologio di lusso, un Patek Philippe del valore di circa 110mila euro: per la rapina, all’alba di oggi, i carabinieri della compagnia Napoli Centro hanno arrestato un 21enne, sottoposto ai domiciliari per rapina aggravata.

Le indagini dei militari del Nucleo Operativo di Napoli Centro, coordinate dalla Procura partenopea, che si sono avvalse dell’analisi delle immagini delle telecamere poste nella zona e delle testimonianze della vittima e di alcuni passanti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza ai danni del 21enne e ricostruire la dinamica della rapina. Il giovane, con una mossa fulminea, avrebbe afferrato il braccio del turista, sfilandogli il Patek Philippe dal polso per poi fuggire a bordo di uno scooter, guidato da un complice, la cui identità è ancora in corso di identificazione.

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Cronaca

Rapina Neres: “Quel fratello del ca*** si è messo a urlare”, le intercettazioni dei criminali

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Rapina Neres: “Quel fratello del ca*** si è messo a urlare”, le intercettazioni dei criminali

aggiornamento

14 Novembre 2024

11:36

Intercettati, i rapinatori parlano del sopralluogo per controllare che David Neres avesse l’orologio: nella calca uno di loro ha colpito violentemente un altro tifoso davanti allo stadio.

Lo scooter dei rapinatori ripreso mentre segue il minivan di Neres davanti allo stadio Maradona

Quell’orologio, sicuramente di valore anche se il modello non lo avevano ancora individuato, lo avevano visto sui social. Nelle fotografie che David Neres aveva pubblicato. Avevano così cominciato a “puntare” il calciatore, seguendolo per essere certi che nel minivan ci fosse lui prima di passare all’azione e che, soprattutto, avesse il Patek Philippe: finestrino spaccato, pistola puntata all’addome. E poi, tra loro, avevano commentato anche il sopralluogo, quello per assicurarsi che il calciatore indossasse un orologio: nella calca davanti allo stadio il giovane incaricato aveva colpito un altro tifoso con una gomitata: “Si è messo a urlare, quel fratello del cazzo” (“quello scemo”, ndr).

Il retroscena emerge dall’ordinanza, eseguita dai carabinieri, che ha portato in carcere questa mattina, 14 novembre, tre presunti rapinatori del Rione Lauro: Gianluca Cuomo, detto ‘o chiatto, Giuseppe Vitale, detto ‘o Lobo, e Giuseppe Vecchio. Sarebbero stati aiutati dal padre di uno di loro, dipendente dell’Asia, che avrebbe chiesto ad un collega di sbarazzarsi dei vestiti e dei caschi usati per la rapina buttandoli in un autocompattatore.

Le intercettazioni contro il clan Iadonisi

I tre sono…

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Cronaca

Rubano merce al centro commerciale Campania e la nascondono nel passeggino del bimbo: denunciati mamma e papà

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Rubano merce al centro commerciale Campania e la nascondono nel passeggino del bimbo: denunciati mamma e papà

Due giovani genitori sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per furto, dopo aver rubato merce al centro commerciale Campania di Marcianise e aver nascosto la refurtiva nel passeggio del loro bambino.

L’esterno del centro commerciale Campania

Sembravano una coppia come se ne vedono tante in un centro commerciale, con tanto di bimbo sospinto nel suo passeggino. E, invece, quei due giovani genitori erano in realtà dei ladri, denunciato per furto dalla Polizia di Stato. Gli agenti sono intervenuti al centro commerciale Campania di Marcianise, nella provincia di Caserta, dopo la richiesta di intervento arrivata al 113: i due genitori, infatti, sono stati sorpresi mentre rubavano capi di abbigliamento e bigiotteria, del valore di 100 euro, in un negozio che sorge all’interno del centro commerciale; la merce era poi stata nascosta nel passeggino del loro figlio piccolo.

Pertanto, i poliziotti hanno provveduto a denunciare per furto l’uomo e la donna, originari di Napoli, alla competente Autorità Giudiziaria; la coppia è stata anche segnalata per l’emissione del provvedimento del foglio di via obbligatorio, attraverso il quale il questore può inibire alle persone considerate socialmente pericolose di rientrare nel comune dal quale sono state allontanate. La merce rubata, invece, è stata restituita all’esercizio commerciale.

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