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Cronaca

La Cassazione respinge il ricorso presentato.

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La Cassazione respinge il ricorso presentato.





backstair / Camorra Entertainment



20 Marzo 2024



21:19

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ImmagineCamorra Entertainment: Tony Colombo e Tina Rispoli

Tony Colombo e Tina Rispoli restano in carcere: la Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali della coppia; lo apprende Fanpage.it da fonti qualificate. I due erano stati arrestati lo scorso 18 ottobre, nell’ambito di un blitz contro il clan Di Lauro di Secondigliano, Napoli Nord: sono accusati di avere finanziato le attività, lecite e illecite, di Vincenzo Di Lauro, figlio del padrino Paolo Di Lauro alias Ciruzzo il Milionario, che avrebbe preso le redini della cosca di via Cupa dell’Arco in seguito all’arresto dei fratelli.

La fabbrica di sigarette del clan Di Lauro

Vincenzo Di Lauro, descritto da fonti investigative come il più simile al padre, avrebbe tentato di imprimere una svolta imprenditoriale al clan, creando anche un brand di abbigliamento, e avrebbe tentato di imporsi nel settore del contrabbando di sigarette realizzando una fabbrica abusiva ad Acerra, in provincia di Napoli: in questo modo avrebbe minimizzato costi e rischi, sbaragliando la concorrenza. In questo affare sarebbe stato aiutado da Raffaele Rispoli, fratello di Tina, e tra i finanziatori ci sarebbero stati il neomelodico di origini palermitane e la moglie.

Le fasi della costruzione della fabbrica erano state monitorate dalla Guardia di Finanza, che aveva ricostruito anche l’incontro tra Di Lauro e un gruppo di malavitosi bulgari, avvenuto nel Grand Hotel la Sonrisa, che avrebbero provveduto all’approvvigionamento di tabacco; il sito venne sequestrato subito dopo l’entrata in funzione.

Gli episodi dell’inchiesta

Restano in carcere Tony Colombo e Tina Rispoli

I due sono in carcere dalla notte del blitz. Gli avvocati Carmine Foreste e Paolo Trofino avevano presentato ricorso al Riesame, chiedendo la revoca della misura cautelare o, in alternativa, la sostituzione con i domiciliari fuori regione. Il Tribunale, a fine ottobre, aveva però confermato la detenzione per entrambi. Da qui l’istanza presentata alla Cassazione, con udienza fissata per metà marzo: il ricorso è stato rigettato.

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Cronaca

Piano di Sorrento: 17enne ladro seriale beccato per furto scooter

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Piano di Sorrento: 17enne ladro seriale beccato per furto scooter

Piano di Sorrento si conferma essere una delle zone più sicure della Campania, grazie all’efficienza e alla prontezza dei Carabinieri del radiomobile di Sorrento. È successo infatti che, intorno all’una di notte, in via Santa Margherita, due uomini sono stati sorpresi mentre tentavano di rubare uno scooter parcheggiato lungo la strada. La scena, sospetta, non ha lasciato scampo ai due: il tentativo di furto è stato evidente e hanno dovuto arrendersi alle forze dell’ordine.

Il tentativo di furto

Il tentativo di furto è avvenuto in un momento di scarsa affluenza di persone in via Santa Margherita, ma i Carabinieri del radiomobile di Sorrento erano comunque in servizio e hanno potuto intervenire prontamente. I due individui, intenti a manomettere il blocco di accensione dello scooter, sono stati colti in flagrante e non hanno avuto alcuna possibilità di scappare.

L’identità dei responsabili

Dalle indagini è emerso che uno dei due responsabili del tentativo di furto è un 17enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati. Questo particolare ha confermato che si tratta di un ladro seriale, abituato a commettere reati di questo tipo. L’identità dell’altro individuo coinvolto non è stata resa nota, ma è probabile che anche lui abbia avuto precedenti penali.

La risposta delle forze dell’ordine

I Carabinieri del radiomobile di Sorrento hanno agito con grande prontezza e professionalità, riuscendo a bloccare i due individui e a prevenire il furto dello scooter. Questo intervento è un esempio di come le forze dell’ordine possano essere efficaci nel prevenire e contrastare la criminalità, anche in zone che sono generalmente considerate sicure. La popolazione di Piano di Sorrento può quindi sentirsi rassicurata dalla presenza di una polizia attiva e vigile.

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Camorra: svolta nel caso di “Pirulino”, Totoriello Barile confessa

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Camorra: svolta nel caso di “Pirulino”, Totoriello Barile confessa

Napoli è stata teatro di un evento significativo nella lotta contro la criminalità organizzata. Dopo ventidue anni, la verità sull’omicidio di Salvatore Lausi, noto come Pirulino, è finalmente emersa. L’evento si è svolto nell’aula della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Gentile, dove il boss Salvatore Barile, detto Totoriello, esponente di spicco del clan Mazzarella, ha ammesso la propria responsabilità nell’omicidio.

Il Clan Mazzarella e il Caso Lausi

Il caso Lausi è stato uno dei più discussi nella storia della criminalità organizzata a Napoli. L’omicidio di Salvatore Lausi, avvenuto il 6 ottobre 2002, ha rappresentato un punto di svolta nella lotta contro il clan Mazzarella. La confessione di Salvatore Barile, after ventidue anni, è un passo importante verso la giustizia e la verità.

La Confessione di Salvatore Barile

La confessione di Salvatore Barile è stata un evento inaspettato, ma allo stesso tempo, è stato un passo importante per la giustizia. Il boss ha ammesso la propria responsabilità nell’omicidio di Salvatore Lausi, fornendo finalmente una risposta alle domande che hanno accompaniedo il caso per anni. La confessione di Barile è un esempio di come la giustizia possa essere raggiunta, anche dopo molti anni.

Le Implicazioni della Confessione

La confessione di Salvatore Barile ha implicazioni importanti per la lotta contro la criminalità organizzata a Napoli. Il caso Lausi è stato uno dei più significativi nella storia della città, e la confessione di Barile rappresenta un passo importante verso la verità e la giustizia. La confessone di Barile potrebbe anche avere implicazioni per altri casi di omicidio e criminalità organizzata a Napoli, e potrebbe aiutare a smantellare il clan Mazzarella una volta per tutte.

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Cronaca

Torre del Greco: 37enne ferito a colpi di pistola

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Torre del Greco: 37enne ferito a colpi di pistola

Torre del Greco è stata teatro di un agguato violento nella serata di ieri, un evento che ha lasciato la comunità locale in stato di shock. La vicenda si è svolta in via Piscopia, dove un uomo di 37 anni è stato vittima di un attacco a colpi di pistola. Gli sparatori, in sella a uno scooter, hanno mirato alla gamba sinistra della vittima, lasciandola ferita.

Dettagli dell’Agguato

L’agguato è stato caratterizzato da una serie di eventi rapidi e coordinati, con gli aggressori che sono apparsi e scomparsi velocemente, lasciando dietro di sé una scia di terrore. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per identificare i responsabili e comprendere le motivazioni dell’attacco.

La Risposta delle Autorità

Le forze dell’ordine sono state immediate nel rispondere all’incidente, assicurando la scena del crimine e iniziando a raccogliere prove. La polizia sta lavorando a stretto contatto con la comunità locale per raccogliere informazioni e garantire che gli autori dell’agguato siano portati davanti alla giustizia.

Impatto sulla Comunità

L’agguato ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Torre del Greco, con molti residenti esprimendo shock e preoccupazione per l’aumento della violenza nella zona. La speranza è che le autorità possano rapidamente identificare e arrestare i responsabili, riportando un senso di sicurezza tra la popolazione locale.

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