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Cronaca

Gatto randagio torturato e soffocato in busta plastica a Quarto

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Gatto randagio torturato e soffocato in busta plastica a Quarto

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Torturato, poi chiuso in una busta di plastica e lasciato morire soffocato: è l’atroce destino al quale ignoti hanno condannato un gatto di Quarto Flegreo, in provincia di Napoli. Il corpo straziato del gatto è stato trovato da una volontaria di Oasi Felina in via Casalanno, nella zona periferica della cittadina flegrea, e presentava evidenti tracce di torture: era chiuso in una bustina di plastica di quelle che si usano per la spesa. Immediato lo sdegno di cittadini ma anche dell’amministrazione comunale.

Lo sdegno del Comune: “Indagini in corso”

“Il Sindaco di Quarto avv. Antonio Sabino e l’assessore al randagismo dott.ssa Annarita Ottaviano fanno sapere che in riferimento al ritrovamento del gatto morto dopo essere stato torturato che l’episodio va considerato come un gesto vile che offende la sensibilità e la civiltà dei cittadini di Quarto”, si legge in una nota del Comune flegreo, che aggiunge: “Usare violenza sugli animali o addirittura privarli della vita è un reato punibile per legge e nello specifico sono in corso le indagini. Questa Amministrazione è particolarmente attenta alle problematiche di tutela e rispetto del mondo animale e quello commesso è da stigmatizzare come gesto di violenza assurdo e deplorevole ai danni di un piccolo animale indifeso che questa amministrazione comunale condanna duramente”, conclude la nota congiunta di sindaco e assessore.

La nota dell’associazione Oasi Felina

Questa la nota dell’associazione Oasi Felica, dopo il ritrovamento del corpo. L’associazione ha anche pubblicato le immagini del gatto dopo il ritrovamento.

Ve lo immaginate morire così? O si passa oltre perché è un gatto?? Lo sapete che anche loro soffrono come noi? Lo sapete che sono fatti di carne e sangue?
Tu che hai compiuto questo gravissimo delitto, ancora più grave perché a danni di un indifeso, non devi avere mai pace, devi vivere il resto della tua vita col rimorso di quello che hai fatto, ti auguriamo di avere una coscienza, perché quella ti darà la consapevolezza di ciò che hai fatto, e la tua vita smetterà di avere senso. Sei un mostroS, di quelli che possono colpire tutti, anche gli esseri umani, perciò state attenti, guardatevi le spalle se lo frequentate perché potrebbe farvi del male da un momento all’altro.
Indagheremo e ti troveremo e tutti sapranno che sei un mostro!

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Lutto nel basket, muore a 52 anni Peppe Falco: fu campione d’Italia con la Juvecaserta

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Lutto nel basket, muore a 52 anni Peppe Falco: fu campione d’Italia con la Juvecaserta

Morto a 52 anni l’ex ala della Juvecaserta Campione d’Italia nel 1991: Peppe Falco aveva poi “girato” diverse squadre prima del ritiro nel 2011.

Lutto nel mondo del basket: è morto a 52 anni Peppe Falco, ex ala grande della Juvecaserta che nel 1991 vinse il titolo di Campione d’Italia. Nato a Napoli il 3 gennaio del 1972, fece parte di quel magico collettivo che stupì l’Italia della pallacanestro e capace di stendere nei playoff scudetto le corazzate Pesaro, Virtus Bologna e poi Olimpia Milano, in un’epica finale vinta in Gara 5 il 21 maggio 1991 davanti a quasi 12mila spettatori del Forum Assago per 88-97, risultato che “spezzò” l’equilibrio delle gare che fino ad allora avevano fatto registrare 2 vittorie per parte entrambe tra le mura amiche per Caserta e Milano.

Ala grande, ma anche centro all’occorrenza, era alto 2,03 e nell’anno dell’impresa indossava la canotta numero 15 del club bianconero. Negli anni successevi girò diverse squadre prima di una seconda parentesi con la Juvecaserta, per poi fare un secondo giro di squadre (tra le tante in cui militò, anche Montegranaro, Roseto e Pistoia) e che si è interrotto sono nel 2011, quando all’età di 39 anni decise di ritirarsi dopo un’ultima stagione al Dicearchia Pozzuoli. Ma a Caserta tutti lo ricordano per quella grande stagione del 1991, il punto più alto della carriera di Falco. In queste ore, con la diffusione della notizia della sua morte, in tanti stanno ricordando Peppe Falco sui social, postando ricordi legati sia alla pallacanestro sia all’uomo, conosciuto proprio per il suo carattere mite e bonario come un gigante buono.

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Scontro tir-bus sulla Strada Statale Telesina: due feriti in ospedale

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Scontro tir-bus sulla Strada Statale Telesina: due feriti in ospedale

Incidente stradale sulla SS Telesina, all’altezza di Paupisi. Istituito il senso alternato, lunghe code.

Scontro tra un tir e un autobus sulla Strada Statale Telesina questa mattina, venerdì 22 novembre 2024. Nel violento incidente stradale sono rimaste ferite due persone. Subito soccorse dall’ambulanza del 118 che le ha trasportate in ospedale per gli accertamenti medici del caso. L’incidente ha provocato lunghe code, intanto, mandando il traffico in tilt per circa un’ora. L’Anas, presente sul posto con il proprio personale, ha istituito provvisoriamente il senso alternato di circolazione. Sul posto anche le forze dell’ordine che hanno avviato i rilievi del sinistro, sulle cui cause sono in corso accertamenti. Ancora da chiarire la dinamica della situazione. L’impatto, secondo le prime ricostruzioni, ha coinvolto un mezzo pesante ed un bus, provocando, come detto, il ferimento di due persone.

Incidente stradale sulla SS Telesina, all’altezza di Paupisi

A causa di un incidente, è provvisoriamente istituito il senso unico alternato sulla strada statale 372 “Telesina”, in corrispondenza del km 51,650, a Paupisi, in provincia di Benevento. Durante le attività di soccorso e l’esecuzione dei primi accertamenti si è reso necessario deviare la circolazione tra gli svincoli di Paupisi e Ponte-Torrecuso. Nonostante i provvedimenti tempestivi di viabilità adottati dall’Anas, si sono registrati molti disagi in particolare per i pendolari diretti a Benevento.

Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. Gli investigatori stanno acquisendo le testimonianze dei presenti….

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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