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Cronaca

Francesco Pio Valda tenta di uccidere Ciro Marigliano un mese prima dell’omicidio del pizzaiolo

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Francesco Pio Valda tenta di uccidere Ciro Marigliano un mese prima dell’omicidio del pizzaiolo

La elevata caratura criminale di Francesco Pio Valda, il quasi 21enne assassino dell’innocente pizzaiolo Francesco Pio Maimone è raccontata nelle 300 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip federica Colucci che stamane ha portato in carcere 11 persone tra familiari ed affiliati al clan di Barra.

Basti pensare che solo un mese prima dell’omicidio agli chalet di Mergellina di Francesco Pio Maimone insieme con Emmanuel Aprea aveva tentato di uccidere Ciro Marigliano mentre questi transitava in strada. L’obiettivo dell’agguato riuscì a fuggire senza essere ferito. Ma non finita perché era anche un abile bombarolo avendo piazzato da solo una bomba a una pescheria Via Martucci e poi sempre insieme con Emmanuel Aprea nel febbraio del 2023 aveva piazzato un’altra bomba nel parco delle mimose dove abita la contro Ronza nemici perché alleati con i Cuccaro.

E ancora insieme con altri due degli arresti di oggi ovvero Salvatore Mancini e Pasquale Saiz sempre un ordigno all’attività commerciale “Solo 50 centesimi” in via Repubbliche Marinare 308 provocando il danneggiamento della saracinesca.

“Le numerose intercettazioni, tutte chiarissime, che lo riguardano, restituiscono una personalità allarmante e pericolosa”. Così, lo descrive il Federica Colucci nell’ordinanza. Era lui il capo insieme con il fratello Luigi che dal carcere controllava gli affari del clan facendo telefonate e dando indicazioni. “con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione di tutte le azioni delittuose da compiere, degli obiettivi da perseguire, delle vittime da colpire, delle richieste da avanzare, dei profitti da distribuire, svolgendo anche compiti operativi”. Altro ruolo di vertice era quello della nonna Giuseppina Niglio, l’organizzatrice con “compiti di decisione, pianificazione e di individuazione di tutte le azioni delittuose da compiere, degli obiettivi da perseguire, delle vittime da colpire, delle richieste da avanzare, dei profitti da distribuire, svolgendo anche compiti operativi”.

La nonna oltre a gestire una piazza di spaccio distribuiva le “mesate” agli affiliati. E sempre a proposito della 75enne scrive il gip: “attraverso i profitti illeciti derivanti da ‘attività di spaccio, il pagamento degli stipendi agli affiliati cd il mantenimento dei detenuti nonché le somme necessarie per l’acquisto di armi da impiegare nella contrapposizione con altri gruppi criminali”.

Poi c’erano parenti e amici dei Valda che hanno avuto diversi ruoli e finiti nell’inchiesta per avere “collaborato direttamente e personalmente con i vertici dell’organizzazione, svolgendo funzioni operative in tutti i settori criminali di interesse del gruppo in particolare impegnati nelle estorsioni e nel controllo del territorio, anche nel settore della vendita di sostanze stupefacenti, anche in quello della raccolta dei proventi estorsivi, nello svolgimento di compiti operativi e nelle azioni di fuoco”.

La Polizia di Stato, la Procura di Napoli e anche il Gip sostengono che le conversazioni dimostrano “che è solito portare armi anche quando va in discoteca o esce la sera”. Ma non solo. Avrebbe anche “pianificato ed eseguito una serie di agguati e atti di violenza, inclusa l’esplosione di ordigni, per affermare il suo controllo sul territorio.

La rete di protezione attorno a Francesco Pio dopo l’omicidio di Mergellina

Dopo l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ucciso da un proiettile vagante nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 sul lungomare di Napoli, si è formata una rete di protezione attorno a Valda, come è successo per suo fratello Luigi dopo il tentativo di omicidio, secondo il giudice, di Daniele Di Liberti, che era stato preso di mira per aver preso posizione a favore di un gruppo criminale in contrasto con il clan Valda-Aprea.

Le misure cautelari emesse oggi riguardano, in particolare, i fratelli Francesco Pio, Luigi e Giuseppina Valda, Emmanuel Aprea (dell’omonima famiglia malavitosa che si affianca ai Valda e compagno di scorribande armate di Pio), Salvatore Mancini, Luigi Minichino, Giuseppina Niglio (nonna di Francesco Pio e Luigi Valda), Giuseppe Perna (zio di Francesco Pio e Luigi Valda), Antonio e Pasquale Saiz, e Pasquale Ventimiglia. Tra questi, oltre a Francesco Pio Valda, sono sotto processo davanti alla Corte di Assise di Napoli, per l’omicidio di Maimone, anche la sorella Giuseppina, la nonna Giuseppina Niglio, Salvatore Mancini, Giuseppe Perna e Pasquale Saiz.

GLI 11 INDAGATI
APREA EMMANUEL, nato a Napoli il 15.02.2005
MANCINI Salvatore, nato a Napoli il 30.01.2001
MINICHINO Luigi, nato a Torre del Greco (NA) l’1.07.1983
NIGLIO Giuseppina, nata a Napoli il 18.07.1949
PERNA Giuseppe, nato a Napoli l’11.08.1997
SAIZ ANTONIO nato a Napoli il 26.6.2004
SAIZ Pasquale, nato a Napoli il 30.04.2001
VALDA Francesco Pio, nato a Napolì il 16.08.2003
VALDA Giuseppina, nata a Napoli il 10.06.2000
VALDA Luigi, nato a Napoli il 10.05.1998
VENTIMIGLIA PASQUALE, nato a Massa di Somma (NA) il 23.12.2002
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(nella foto da sinistra Luigi Valda, Francesco Pio Valda, Giuseppina Niglio, Giuseppina Valda ed Emmanuel Aprea, in seconda fila da sinistra Pasquale Ventimiglia, Giuseppe Perna, Pasquale Saiz e Salvatore Mancini)

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Torre del Greco: 37enne ferito a colpi di pistola

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Torre del Greco: 37enne ferito a colpi di pistola

Torre del Greco è stata teatro di un agguato violento nella serata di ieri, un evento che ha lasciato la comunità locale in stato di shock. La vicenda si è svolta in via Piscopia, dove un uomo di 37 anni è stato vittima di un attacco a colpi di pistola. Gli sparatori, in sella a uno scooter, hanno mirato alla gamba sinistra della vittima, lasciandola ferita.

Dettagli dell’Agguato

L’agguato è stato caratterizzato da una serie di eventi rapidi e coordinati, con gli aggressori che sono apparsi e scomparsi velocemente, lasciando dietro di sé una scia di terrore. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per identificare i responsabili e comprendere le motivazioni dell’attacco.

La Risposta delle Autorità

Le forze dell’ordine sono state immediate nel rispondere all’incidente, assicurando la scena del crimine e iniziando a raccogliere prove. La polizia sta lavorando a stretto contatto con la comunità locale per raccogliere informazioni e garantire che gli autori dell’agguato siano portati davanti alla giustizia.

Impatto sulla Comunità

L’agguato ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Torre del Greco, con molti residenti esprimendo shock e preoccupazione per l’aumento della violenza nella zona. La speranza è che le autorità possano rapidamente identificare e arrestare i responsabili, riportando un senso di sicurezza tra la popolazione locale.

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Casavatore, vandalizzato il parco Petrucci: rabbia del sindaco

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Casavatore, vandalizzato il parco Petrucci: rabbia del sindaco

Casavatore, una città campana, è stata teatro di un episodio di vandalismo che ha scosso la comunità locale. Il Parco Petrucci, un luogo di svago e divertimento per i cittadini di tutte le età, è stato oggetto di atti di vandalismo che hanno danneggiato le giostrine e i canestri. Questo evento ha suscitato la rabbia e la delusione del sindaco, Fabrizio Celaj, che ha condannato fermamente questi atti e ha annunciato l’avvio di accertamenti per identificare i responsabili.

Il Parco Petrucci: un luogo di svago e divertimento

Il Parco Petrucci è un’area verde pubblica che offre spazi di gioco per i bambini e aree di svago per gli adulti. La sua importanza per la comunità di Casavatore è indiscussa, poiché rappresenta un luogo di incontro e di socializzazione per i cittadini. Gli atti di vandalismo che hanno danneggiato le strutture del parco hanno quindi suscitato un forte senso di rabbia e delusione tra la popolazione locale.

La reazione dell’amministrazione

Il sindaco di Casavatore, Fabrizio Celaj, ha condannato fermamente gli atti di vandalismo e ha annunciato l’avvio di accertamenti per identificare i responsabili. L’amministrazione comunale è determinata a prendere misure efficaci per prevenire futuri atti di vandalismo e per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. La condanna degli atti di vandalismo è stata unanime, e la comunità di Casavatore si aspetta che gli autori di questi atti vengano identificati e puniti.

Le conseguenze degli atti di vandalismo

Gli atti di vandalismo che hanno danneggiato il Parco Petrucci hanno conseguenze negative sia per la comunità locale che per l’amministrazione comunale. La distruzione delle strutture del parco comporta un costo economico per la riparazione e la manutenzione, ma anche un impatto sociale e psicologico sui cittadini. La comunità di Casavatore si aspetta che l’amministrazione comunale prenda misure efficaci per prevenire futuri atti di vandalismo e per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini.

La necessità di una risposta efficace

La risposta dell’amministrazione comunale agli atti di vandalismo è cruciale per prevenire futuri episodi e per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. La condanna degli atti di vandalismo è solo il primo passo, e l’amministrazione comunale deve prendere misure concrete per identificare i responsabili e per prevenire futuri atti di vandalismo. La comunità di Casavatore si aspetta che l’amministrazione comunale sia proattiva e efficace nella gestione di questo problema, per garantire che il Parco Petrucci rimanga un luogo di svago e divertimento per tutti i cittadini.

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Blitz in carcere: sequestrati 30 cellulari e droga a Salerno

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Blitz in carcere: sequestrati 30 cellulari e droga a Salerno

Operazione Antidroga nella Casa Circondariale di Salerno

La Casa Circondariale di Salerno è stata teatro di un’importante operazione antidroga stamattina, condotta con successo dalle unità specializzate e coordinata dai vertici dell’istituto. L’obiettivo principale dell’operazione era quello di contrastare il traffico di sostanze illecite all’interno della struttura carceraria. I risultati sono stati significativi, con il sequestro di diversi materiali illeciti, tra cui una quantità notevole di telefoni cellulari e altro materiale vietato.

I Dettagli dell’Operazione

I dettagli dell’operazione rivelano che sono stati sequestrati circa 30 telefoni cellulari, compresi smartphone, microtelefoni e tablet. Questo ritrovamento è particolarmente significativo in quanto sottolinea la determinazione delle autorità nel prevenire e contrastare le attività illecite all’interno delle strutture carcerarie.

L’Importanza della Sicurezza all’Interno delle Carceri

La sicurezza all’interno delle carceri è un tema cruciale, poiché garantisce non solo il mantenimento dell’ordine all’interno delle strutture ma anche la sicurezza dei detenuti e del personale che lavora all’interno degli istituti. Operazioni come quelle condotte a Salerno rappresentano un passo significativo verso il raggiungimento di questo obiettivo, mostrando la fermezza e l’impegno delle autorità nel mantenere le carceri libere da influenze esterne negative.

Le Prospettive Future

In futuro, è probabile che si vedano ulteriori operazioni di questo tipo, volte a garantire la sicurezza e a prevenire le attività illecite nelle carceri. L’esperienza maturata in queste operazioni sarà fondamentale per migliorare le strategie di controllo e prevenzione, contribuendo a creare ambienti carcerari più sicuri e ordinati. La comunità deve essere informata e coinvolta in questi processi, al fine di costruire un consenso sociale più ampio sull’importanza della sicurezza e della legalità all’interno delle strutture carcerarie.

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