Cronaca
Emozionati per l’opportunità di apparire sui media: giornali e tv!
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Avevano cominciato mettendo una vasca di traverso sui binari della Circumvesuviana ma, quando della loro bravata avevano parlato giornali e televisioni, si erano gasati: per loro era “una scarica di adrenalina”. Si sono giustificati così i tre ragazzini che, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, sono stati bloccati ieri dalla Polizia di Stato proprio mentre danneggiavano i sensori di una linea aerea, convinti che fossero telecamere. E loro, ormai alle strette, hanno confessato tutto. Si tratta di tre minorenni del Napoletano, hanno 16, 15 e 13 anni, sono stati individuati nella tarda serata di ieri, 14 marzo, dagli agenti del commissariato di Pompei.
I poliziotti li hanno visti mentre danneggiavano il sensore, erano appostati in zona proprio per venire a capo di questa emergenza che stava creando serie preoccupazioni: l’ultima “bravata”, quella del frigo sui binari del passaggio a livello tra Scafati e Pompei, si era conclusa con un impatto col treno, che aveva rischiato di deragliare. Prima su quegli stessi binari era stato messo un new jersey, prima ancora una vasca da bagno.
Stanotte i tre minorenni hanno cercato di scappare, ma sono stati inseguiti e acciuffati nelle campagne adiacenti ai binari: probabilmente solo in quel momento si sono resi conto che quello che stavano facendo non era un gioco, e che avrebbero potuto provocare una strage. Ora dovranno rispondere di un’accusa grave: sono stati denunciati per attentato alla sicurezza dei trasporti e per danneggiamento.
Cronaca
Il boss De Martino e il falso certificato per ottenere la scarcerazione: “Indica autolesionista e borderline”
Nell’ordinanza emessa contro gli “XX” di Ponticelli emerge un ingegnoso stratagemma utilizzato dal capoclan per ottenere il regime dei domiciliari. Questo risultato è stato raggiunto con la complicità di un medico, che ha fornito informazioni false per supportare la richiesta.
Il Piano del Capoclan
Il capo della cosca di Ponticelli ha sfruttato documentazione medica falsificata per convincere le autorità della necessità di un trattamento domiciliare. Il medico compiacente ha certificato condizioni psicologiche critiche, etichettando il capoclan come autolesionista e borderline. Queste affermazioni sono state fondamentali per ottenere la misura alternativa al carcere.
Complicità Medica
Le intercettazioni e indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno rivelato la fitta rete di connivenze che ha permesso al boss di restituire la falsa documentazione medica. Questo caso mette in luce ancora una volta come il sistema giudiziario possa essere manipolato attraverso certificazioni sanitarie non veritiere, evidenziando la necessità di controlli più rigidi e verifiche approfondite.
Cronaca
Escursionista in cerca di funghi smarrito sui monti in Irpinia, ricercato con l’ausilio di cani da fiuto degli alpini e dell’Aeronautica Militare.
Un episodio di smarrimento si è verificato tra le montagne che separano l’Avellinese dal Salernitano, coinvolgendo un uomo appassionato di micologia. Le avverse condizioni meteorologiche hanno costretto le squadre di ricerca a interrompere le operazioni durante la notte, ma la vicenda si è conclusa positivamente con il ritrovamento del cercatore di funghi la mattina successiva.
Operazioni di ricerca e soccorso
Le ricerche sono state coordinate da diverse unità specializzate. Tra queste, gli alpini e le squadre cinofile si sono prodigate per scovare il disperso, mentre l’aeronautica militare ha fornito supporto aereo per coprire un’area di ricerca più vasta. Nonostante il maltempo, questi sforzi congiunti hanno portato al successo dell’operazione.
Condizioni meteorologiche avverse
La notte ha visto un peggioramento delle condizioni meteorologiche, con piogge intense e nebbia che hanno reso praticamente impossibile continuare le operazioni di ricerca in sicurezza. Ciò ha portato a una momentanea sospensione dell’intervento, ripreso solo all’alba, quando il tempo si è stabilizzato permettendo di rintracciare il disperso nei boschi. Questo evento sottolinea l’importanza di una preparazione adeguata e di un’attrezzatura appropriata quando si esplorano aree boschive, specialmente in condizioni climatiche sfavorevoli.
Cronaca
L’accordo fra il clan e l’imprenditore: “Se fate arrestare il concorrente, sarete esentati dal pagare la tangente”
Cinque individui sono stati arrestati nella provincia di Napoli, accusati di aver inscenato un’estorsione per portare all’arresto di un uomo su indicazione di un clan locale. Questo sviluppato, che mette in luce l’intricato intreccio tra criminalità organizzata e interessi personali, ha scosso profondamente la comunità locale e richiamato l’attenzione delle autorità.
Un piano orchestrato
Le indagini hanno rivelato che il gruppo, agendo sotto la guida di un noto clan, aveva escogitato una trappola per coinvolgere falsamente un uomo in un caso di estorsione. La speranza era quella di far fermare il loro rivale dalle forze dell’ordine, sfruttando la fiducia delle istituzioni per scopi illeciti. Gli investigatori hanno rapidamente riconosciuto l’artificiosità della denuncia, avviando così un’inchiesta dettagliata che ha portato agli arresti recenti.
Conseguenze e reazioni
L’arresto di queste persone ha avuto un impatto significativo sulla percezione della sicurezza pubblica nella regione. La popolazione locale è in allerta, mentre le forze dell’ordine promettono di intensificare gli sforzi per affrontare e smantellare le reti di criminalità organizzata. Questo caso evidenzia quanto possa essere penetrante e insidioso l’influsso dei clan nei contesti sociali e imprenditoriali.
Per ulteriori dettagli sugli eventi e le indagini in corso, è possibile continuare a leggere sulla vicenda nel link fornito.