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Cronaca

Controlli Polizia Stato a San Giovanni e Barra: operazione di sorveglianza e prevenzione.

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Controlli Polizia Stato a San Giovanni e Barra: operazione di sorveglianza e prevenzione.

Gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra hanno condotto un servizio straordinario di controllo del territorio nei quartieri di San Giovanni a Teduccio e Barra. Durante l’operazione, sono state identificate 18 persone, di cui 7 con precedenti penali. Una persona è stata denunciata per ricettazione in quanto è stata sorpresa alla guida di un’auto rubata.

Inoltre, sono stati controllati 5 veicoli e 2 persone sottoposte agli arresti domiciliari sono state monitorate.




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I tassisti abusivi a Napoli Capodichino, interviene Polizia Municipale

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I tassisti abusivi a Napoli Capodichino, interviene Polizia Municipale

Nuova operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino

La Polizia Locale di Napoli ha individuato altri tre tassisti senza licenza che operavano all’esterno dell’aeroporto di Capodichino. Questo intervento fa parte di una serie di controlli mirati per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi nelle aree turistiche della città.

Lotta al fenomeno dei tassisti abusivi

La presenza di tassisti senza licenza all’aeroporto di Capodichino rappresenta un problema non solo per l’evasione fiscale e la concorrenza sleale nei confronti dei tassisti regolarmente autorizzati, ma anche per la sicurezza dei passeggeri. La Polizia Locale si impegna a continuare i controlli e adottare misure per contrastare questo fenomeno.

Azioni di contrasto e prevenzione

L’operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino è solo uno dei tanti interventi messi in atto dalla Polizia Locale di Napoli per garantire una maggiore sicurezza e legalità nelle aree turistiche della città. I controlli continueranno ad essere intensificati per prevenire e reprimere ogni forma di abusivismo.

Collaborazione con le istituzioni

La Polizia Locale collabora attivamente con le istituzioni e le autorità competenti per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi e per garantire un servizio di trasporto pubblico conforme alle normative vigenti. La collaborazione tra le varie forze dell’ordine è fondamentale per garantire la legalità e la sicurezza in città.

Per ulteriori dettagli sull’operazione contro i tassisti abusivi all’aeroporto di Capodichino, è possibile leggere l’articolo completo su [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/napoli/tassisti-senza-licenza-allaeroporto-di-napoli-capodichino-arriva-la-polizia-municipale/).

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Chiuso l’Arenile, pensiero ai feriti: niente serate minori.

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Chiuso l’Arenile, pensiero ai feriti: niente serate minori.

Il proprietario dell’Arenile di Bagnoli, Umberto Frenna, ha dichiarato a Fanpage.it che la sua principale preoccupazione è per i due ragazzi feriti durante una rissa avvenuta all’interno della struttura. Frenna ha dichiarato: “Aspettiamo che i due ragazzi si riprendano. Da domani, però, 60 lavoratori resteranno fermi: il provvedimento blocca tutte le attività”.

La situazione attuale dell’Arenile di Bagnoli

Dopo l’incidente che ha coinvolto i due giovani, il proprietario dell’Arenile ha annunciato che tutte le attività all’interno della struttura verranno bloccate per permettere ai ragazzi di riprendersi e per garantire la sicurezza di tutti coloro che frequentano il locale. Questa decisione avrà delle ripercussioni non solo sul piano economico, ma anche sull’occupazione di 60 lavoratori che dovranno restare fermi fino a quando non sarà possibile riprendere le attività.

La solidarietà per i due ragazzi feriti

Umberto Frenna ha espresso tutta la sua solidarietà e il suo pensiero per i due ragazzi feriti durante la rissa avvenuta all’Arenile. Il proprietario ha sottolineato l’importanza di garantire un ambiente sicuro e controllato all’interno della struttura, per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro. La priorità al momento è quindi quella di assicurarsi che i due giovani si riprendano completamente e che vengano prese tutte le misure necessarie per evitare che incidenti del genere si ripetano.

Conclusioni

In conclusione, l’Arenile di Bagnoli si trova in una situazione delicata dopo l’incidente che ha coinvolto due ragazzi durante una rissa all’interno della struttura. Il proprietario Umberto Frenna ha deciso di bloccare tutte le attività per garantire la sicurezza di tutti e permettere ai due giovani di riprendersi. La solidarietà e la preoccupazione per i feriti sono al centro delle dichiarazioni del proprietario, che si impegna a fare tutto il possibile per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro.

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Ex traslocata a Genova, lui la perseguita: venditore di cocco condannato

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Ex traslocata a Genova, lui la perseguita: venditore di cocco condannato

Un uomo di 53 anni proveniente da Napoli è stato giudicato colpevole di stalking nei confronti della sua ex moglie e è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di prigione. L’uomo è stato accusato di aver perseguitato la donna anche dopo che si era trasferita da Napoli a Genova, dimostrando un comportamento violento e minaccioso nei suoi confronti.

Le conseguenze dell’ stalking

Lo stalking è un reato grave che può avere conseguenze devastanti sulla vittima. Le vittime di stalking possono sentirsi costantemente minacciate e vulnerabili, vivendo in uno stato di costante paura e ansia. Questo comportamento invasivo e ossessivo può limitare la libertà e l’autonomia della persona perseguitata, causando gravi danni psicologici e emotivi.

La sentenza e la punizione

Nel caso del 53enne napoletano condannato per stalking, la sentenza emessa dal tribunale gli impone di scontare più di sei anni di reclusione. Questo dovrebbe servire da deterrente per coloro che commettono atti di stalking e dimostra che la giustizia può essere fatta anche in questi casi. La condanna è un segnale importante per la società, che non tollera comportamenti violenti e persecutori.

L’importanza di denunciare

È fondamentale che le vittime di stalking denuncino tempestivamente il proprio aguzzino alle autorità competenti. Solo così è possibile fermare il comportamento molesto e pericoloso del carnefice e garantire la sicurezza della persona perseguitata. La denuncia è il primo passo per uscire da una situazione di abuso e violenza e ricevere il supporto necessario per superare l’esperienza traumatica.

Conclusioni

Il caso del 53enne napoletano condannato per stalking è un esempio della gravità di questo reato e delle conseguenze che può avere sulle vittime. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e incoraggiare le persone a denunciare situazioni di stalking per mettere fine a comportamenti pericolosi e privare le vittime della loro libertà e della loro sicurezza.

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Aggredito novantenne in piazza Bellini: 25enne in arresto per lesioni gravissime

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Aggredito novantenne in piazza Bellini: 25enne in arresto per lesioni gravissime

Il giovane arrestato per l’aggressione al bar Fiorillo

Il giovane di 25 anni, responsabile dell’aggressione all’anziano titolare del bar Fiorillo in piazza Bellini a Napoli, rimarrà in carcere. La vittima, un novantenne, si trova ancora in condizioni gravi in ospedale, in coma.

Ulteriori sviluppi sull’aggressione in piazza Bellini

La situazione in piazza Bellini a Napoli rimane tesa dopo l’aggressione al bar Fiorillo. L’anziano titolare del locale ha subito ferite gravi a seguito di un litigio con il giovane di 25 anni, che è stato arrestato e ora rischia pesanti accuse.

La condizione della vittima in ospedale

Il novantenne aggredito si trova attualmente in coma in ospedale, le sue condizioni sono gravi e i medici stanno facendo il possibile per garantirgli le cure necessarie. La comunità locale è scossa dall’evento e si spera in un rapido miglioramento della situazione del ferito.

In conclusion, la vicenda dell’aggressione in piazza Bellini rimane al centro dell’attenzione e la giustizia sta facendo il suo corso per fare luce su quanto accaduto e assicurare che il responsabile risponda delle proprie azioni. La comunità locale si stringe attorno alla vittima, sperando in un pronto recupero e chiedendo maggiore sicurezza nelle strade della città.

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Fuga da Monterusciello per cure med, casa occupata all ritorno

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Fuga da Monterusciello per cure med, casa occupata all ritorno

Una famiglia di Monterusciello (Napoli) si trova ora costretta a dormire per strada a causa dell’occupazione dell’alloggio popolare che era stato loro assegnato da parte di tre donne.

Situazione difficile per una famiglia di Monterusciello

La famiglia si era allontanata temporaneamente per motivi di salute, ma al loro ritorno si sono trovati senza un tetto sotto cui dormire. Questa situazione ha suscitato molta indignazione tra i residenti del quartiere e ha sollevato nuovamente il problema dell’abusivismo e della mancanza di alloggi popolari nella zona.

Le conseguenze dell’occupazione dell’alloggio popolare

Le tre donne che hanno occupato l’alloggio popolare non hanno mostrato alcuna intenzione di lasciare l’abitazione, nonostante la situazione precaria in cui si trovano ora i legittimi assegnatari dell’alloggio. La famiglia si è vista costretta a chiedere aiuto alle autorità competenti, ma al momento non è stata trovata una soluzione immediata al problema.

La lotta contro l’abusivismo e la solidarietà della comunità

Questa vicenda ha portato alla ribalta la lotta contro l’abusivismo e la necessità di garantire a tutte le famiglie un alloggio dignitoso. La solidarietà della comunità si è manifestata attraverso iniziative di raccolta fondi e di sensibilizzazione sul tema, ma resta ancora molto da fare per risolvere una situazione così ingiusta e dolorosa per questa famiglia di Monterusciello.

Se vuoi saperne di più su questa storia e sulle iniziative di solidarietà attivate, continua a leggere su fanpage.it.

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Chiusura Arenile Bagnoli: 30 giorni a seguito ferimento giovani

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Chiusura Arenile Bagnoli: 30 giorni a seguito ferimento giovani

Il Questore di Napoli ha deciso di chiudere l’Arenile di Bagnoli dopo l’incidente che ha coinvolto due ragazzi di 15 anni mercoledì sera. Uno dei giovani è stato sottoposto a un intervento chirurgico di emergenza a causa delle gravi ferite riportate.

Ferimento dei due ragazzi

I due giovani sono stati coinvolti in una situazione pericolosa all’interno dell’Arenile di Bagnoli, una discoteca molto frequentata dai giovani di Napoli. La gravità delle ferite ha portato il Questore a prendere la decisione di chiudere il locale per 30 giorni come misura precauzionale.

Chiusura dell’Arenile di Bagnoli

La chiusura dell’Arenile di Bagnoli per un mese ha scatenato dibattiti e discussioni sulla sicurezza dei locali notturni e sulle misure necessarie per evitare incidenti simili in futuro. Le autorità stanno indagando sull’accaduto per comprendere le cause dell’incidente e valutare eventuali responsabilità.

Conclusioni

L’incidente all’Arenile di Bagnoli ha scosso la comunità locale e sollevato importanti questioni sulla sicurezza nei locali notturni. La decisione del Questore di chiudere il locale per 30 giorni è un segnale forte che la sicurezza dei giovani deve essere una priorità assoluta. Speriamo che da questo incidente si possa imparare e migliorare le misure di sicurezza per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

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Pagamento canone per La Sonrisa e Castello delle cerimonie.

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Pagamento canone per La Sonrisa e Castello delle cerimonie.

Nel prossimo futuro, verranno eseguite perizie al fine di valutare la consistenza e il valore di alcune strutture. Il consiglio comunale sarà chiamato a decidere se procedere con la demolizione degli abusi edilizi oppure optare per il ripristino e l’acquisizione al patrimonio comunale.

Importanza delle perizie

Le perizie in questione saranno cruciali per comprendere appieno la situazione delle opere edilizie coinvolte. Attraverso una valutazione accurata sarà possibile determinare il reale valore di tali costruzioni e decidere il corso d’azione più appropriato.

Decisione del consiglio comunale

Una volta ottenuti i risultati delle perizie, spetterà al consiglio comunale di Napoli prendere una decisione in merito al futuro di queste strutture. L’organo amministrativo dovrà valutare attentamente le opzioni a disposizione e scegliere la soluzione che migliori si adatta alle esigenze della comunità e al rispetto delle normative vigenti.

Monitoraggio costante

È fondamentale mantenere un monitoraggio costante su queste strutture per assicurare il rispetto delle leggi edilizie e garantire la sicurezza dei cittadini. Solo attraverso una gestione oculata e attenta sarà possibile preservare il patrimonio architettonico della città e tutelare l’interesse collettivo.

Continua a leggere su Fanpage per rimanere aggiornato su questa vicenda in evoluzione.

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Oliveto Citra: donna fuggita col prete, marito scagionato

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Oliveto Citra: donna fuggita col prete, marito scagionato

L’imprenditore di Oliveto Citra, inizialmente denunciato per violenze dalla moglie, è stato prosciolto dopo che la donna si era allontanata con il parroco del paese lo scorso dicembre.

Violenze denunciate e proscioglimento dell’imprenditore

Dopo che la moglie era fuggita con il prete, l’uomo è stato accusato di violenze nei confronti della donna. Tuttavia, le indagini hanno portato al suo proscioglimento dalle accuse, dimostrando la sua estraneità ai fatti contestati.

Il caso dell’imprenditore di Oliveto Citra

La vicenda ha destato scalpore nella piccola comunità di Oliveto Citra, dove l’imprenditore si è visto coinvolto in un caso di presunte violenze domestiche. Tuttavia, la verità emersa dalle indagini ha portato al suo totale scagionamento, dimostrando la sua innocenza.

Conclusioni

In conclusione, l’imprenditore di Oliveto Citra è stato prosciolto dalle accuse di violenza nei confronti della moglie, dopo che la donna si era allontanata col parroco del paese. Un caso che ha messo in luce l’importanza delle indagini accurate e della ricerca della verità prima di trarre conclusioni affrettate.

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Operai morti a Napoli: rabbia e dolore per Raffaele e Vincenzo

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Operai morti a Napoli: rabbia e dolore per Raffaele e Vincenzo

Napoli, due operai morti sul lavoro: Raffaele Manzo e Vincenzo Coppola

Nella provincia di Napoli, due operai, Raffaele Manzo di 57 anni e Vincenzo Coppola di 60, hanno perso la vita in due distinti incidenti sul lavoro. Queste tragedie sono avvenute a solo 24 ore dalla celebrazione della Festa dei Lavoratori.

Le circostanze dei due incidenti

I dettagli su come siano accaduti i due incidenti non sono ancora stati resi noti. Tuttavia, è emerso che entrambi i lavoratori hanno perso la vita sul posto mentre svolgevano le proprie mansioni.

Il cordoglio della comunità

La notizia della morte di Raffaele Manzo e Vincenzo Coppola ha scosso profondamente la comunità locale. L’intera provincia di Napoli è in lutto per la perdita di queste due vite, e la rabbia e il dolore si fanno sentire tra i colleghi e i familiari delle vittime.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla vicenda, puoi continuare a leggere l’articolo originale [qui](https://www.fanpage.it/napoli/rabbia-e-dolore-per-raffaele-e-vincenzo-i-due-operai-morti-sul-lavoro-in-provincia-di-napoli/).

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Rapinatori colpiscono ufficio tasse: colpo all’Agenzia Entrate Giugliano

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Rapinatori colpiscono ufficio tasse: colpo all’Agenzia Entrate Giugliano

Napoli: Rapinatori irrompono nell’ufficio delle tasse di Giugliano
Nella mattinata di oggi, a Giugliano, un gruppo di rapinatori ha preso di mira l’ufficio delle entrate locali. Armati di pistole, hanno minacciato i dipendenti presenti e si sono fatti consegnare l’incasso della giornata. Dopo aver ottenuto il bottino, i malviventi sono fuggiti dalla scena del crimine. Al momento, stanno indagando i carabinieri per cercare di identificare e catturare i responsabili di questo vile gesto.

L’intervento delle forze dell’ordine

Appena è stata segnalata la rapina, le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute nell’ufficio delle tasse di Giugliano. Le indagini sono in corso per analizzare le telecamere di sorveglianza e raccogliere testimonianze utili a individuare i banditi. Al momento, non si hanno ancora notizie sulla direzione presa dai rapinatori dopo la fuga.

La paura dei dipendenti

L’attacco a mano armata ha causato un forte shock tra i dipendenti presenti in ufficio al momento della rapina. Il terrore di trovarsi di fronte a persone armate ha generato un clima di paura e confusione. Alcuni degli impiegati presenti hanno subito un forte trauma e sono stati soccorsi dai sanitari giunti sul posto.

Per ulteriori aggiornamenti sull’accaduto e sulle indagini in corso, è possibile continuare a seguire gli sviluppi cliccando sul link qui di seguito.
Sit in corso una raccolta di informazioni per ottenere il massimo di dettagli per identificare i colpevoli , si invita chiunque abbia informazioni a contattare le forze dell’ordine.

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