Cronaca
Casola arrestato per minaccia di morte all’ex compagna
I Carabinieri della Stazione di Gragnano hanno arrestato un uomo di 51 anni proveniente da Casola di Napoli. L’uomo è stato accusato di atti persecutori, danneggiamento e violazione di domicilio nei confronti della sua ex compagna. Le accuse si riferiscono al periodo tra dicembre 2023 e febbraio 2024, durante il quale avrebbe molestato la donna con percosse, ingiurie e minacce di morte. Le indagini condotte dai Carabinieri, su indicazione della Procura di Torre Annunziata, hanno raccolto prove concrete contro l’uomo.
Durante il periodo in cui l’uomo ha perseguitato la sua ex compagna, quest’ultima ha dovuto modificare le proprie abitudini di vita per evitare di incontrarlo. Inoltre, il 51enne è riuscito ad entrare nella casa della donna utilizzando delle chiavi che le aveva rubato. Di fronte alla fine della relazione, l’uomo non ha accettato la situazione e ha compiuto azioni persecutorie nei confronti della donna.
Come conseguenza delle sue azioni, il 51enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. La donna, a causa del comportamento pericoloso dell’ex compagno, si è trovata costretta a vivere con paura e a modificare le sue abitudini quotidiane. La vicenda si è conclusa con l’arresto dell’uomo e la sua restrizione agli arresti domiciliari.
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Cronaca
I trucchi dello spacciatore per nascondere la droga: finte lattine e tacchi delle scarpe modificati
I carabinieri hanno arrestato un 56enne a Caivano (Napoli): è stato trovato in possesso di diverse dosi di cocaina, alcune delle quali erano in nascondigli ricavati in oggetti e abiti.
Per conservare gli stupefacenti da vendere, tenerli a portata di mano ma minimizzare i rischi, si era inventato due nascondigli ad hoc: uno era una lattina modificata, l’altro era un doppiofondo nelle scarpe. Stratagemma scoperto dai carabinieri, che hanno stretto le manette ai polsi di Alfonso Natale, 56enne di Caivano già noto alle forze dell’ordine; l’uomo, nelle cui disponibilità sono state trovate diverse dosi di cocaina, è stato portato in carcere, in attesa di giudizio, con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio.
L’arresto è scattato nel corso di un controllo predisposto dal Comando Provinciale di Napoli nel comune della periferia Nord di Napoli, parte del piano di servizi messo a punto per contrastare il traffico di stupefacenti. Natale si trovava tra le strade del centro storico quando è incappato nei militari. Apparentemente, era “pulito”: nelle tasche non aveva nulla. Quando i carabinieri hanno controllato la lattina che aveva tra le mani, però, hanno scoperto il primo nascondiglio: era finta, era stata modificata per contenere le dosi di stupefacenti all’interno di un doppio fondo.
Il secondo nascondiglio era stato invece ricavato nella suola di una scarpa: il tacco era stato staccato e svuotato, in modo da creare uno spazio molto piccolo ma sufficiente per nascondere qualche dose di cocaina nella speranza di superare indenne un eventuale controllo. Complessivamente, nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno…
Cronaca
Esplosione ad Ercolano, l’indagato al gip: “Io non c’entro niente”. Oggi l’autopsia per le tre vittime
Pasquale Punzo, indagato per la morte di Sara e Aurora Esposito e di Samuel Tafciu, di fronte al gip si è detto estraneo alla vicenda. Oggi ci sarà l’autopsia sulle vittime.
Le operazioni di bonifica nell’immobile esploso ad Ercolano
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Nella vicenda dell’esplosione della fabbrica di fuochi di Ercolano (Napoli) in cui hanno perso la vita tre ragazzi lui non c’entra niente, non ha nulla a che fare con quell’attività. È quello che ha detto al gip durante l’udienza di convalida Pasquale Punzo, il 38enne indagato, accompagnato in carcere in esecuzione del fermo emesso dalla Procura e notificato dai carabinieri. Il fascicolo è affidato ai sostituti procuratori Stella Castaldo e Vincenzo Toscano, le accuse contestate all’indagato sono di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, detenzione e fabbricazione di materiale esplodente non convenzionale e caporalato. Oggi si terrà l’autopsia sui corpi delle tre vittime: il 18enne albanese Samuel Tafciu e le gemelle 26enni Sara e Aurora Esposito. Il punto dell’innesco dello scoppio è stato localizzato durante le operazioni di bonifica, ancora in corso: si è formato un cratere.
La difesa di Punzo: “Io non c’entro nulla”
Il 38enne si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip. Si è dichiarato totalmente estraneo all’intera vicenda, sostanzialmente negando tutte le accuse che gli sono state rivolte dai familiari delle vittime quando sono stati ascoltati dai magistrati: secondo i racconti della madre delle gemelle, delle altre due…
Cronaca
“O pere e o musso” per lo street food prodotto tra sporco e rifiuti: sequestrati 3mila chili di carne nel Napoletano
Blitz dei carabinieri del Nas e dell’Asl a Striano, nella provincia di Napoli: una palazzina era stata adibita abusivamente al sezionamento e alla lavorazione della carne per produrre “o pere e o musso” in condizioni igienico-sanitarie pessime. Elevate multe per 50mila euro.
È uno dei piatti più antichi e caratteristici dello street food napoletano: parliamo di “o pere e o musso”, insieme di frattaglie di carne – solitamente, come indica il nome, muso e piedi dell’animale, in particolare di suino. Street food che, in questo caso, era da incubo: a Striano i carabinieri hanno scoperto che “o pere e o musso”, destinato a carrettini e furgoncini che sorgono agli angoli delle strade un po’ ovunque tra Napoli e provincia, era prodotto in condizioni igieniche pessime.
Nella fattispecie, i carabinieri del Nas di Napoli, con la collaborazione di quelli della compagnia di Torre Annunziata e degli ispettori dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno controllato una palazzina privata di Striano, scoprendo che era stata abusivamente adibita a centro per il sezionamento e la lavorazione della carne. I militari dell’Arma hanno accertato che le parti degli animali utilizzate per produrre “o pere e o musso” venivano lavorate con attrezzature che versavano in cattive condizioni igieniche; il prodotto veniva poi conservato in ambienti pieni di rifiuti e sporcizia.
Elevate multe per 50mila euro
Pertanto, al termine delle operazioni, i carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’intera struttura, nonché di tremila chili di carne suina e bovina. Stando a quanto stimato, il valore della merce e della struttura sottoposte a sequestro si aggira intorno ai 40mila…