Cronaca Giudiziaria
Camorra, reazioni in carcere contro boss Angelino: chiamata ancora da Secondigliano di Cipolletti.
Dal carcere di Secondigliano dove era detenuto Giovanni Cipolletti, uno dei ras del clan Angelino, sta parlando attraverso uno smartphone, che aveva ricevuto in maniera illecita, per avvisare Raffaele Bervicato, il fedelissimo del boss, che in carcere ci sono detenuti che si lamentano e che deve stare attento alle persone che frequenta.
È il pomeriggio del 20 giugno 2023 e Giovanni Cipolletti chiama Raffaele Bervicato per spiegargli di un diverbio avuto in carcere con alcuni detenuti che avevano parlato male di Antonio Angelino, il boss di Caivano, da cui pretendevano di ricevere sostegno economico.
Durante la chiamata, Bervicato confessa a Cipolletti che di tanto in tanto si incontra con “Tibiuccio” e gli chiede di avvisarlo in caso di bisogno, soprattutto in relazione ai dissidi avuti.
La conversazione prosegue con Cipolletti che consiglia a Bervicato di stare attento alle persone che lo circondano e di non fidarsi di nessuno. Inoltre, Cipolletti gli rivela di aver avuto una discussione con alcuni detenuti che volevano dei soldi dallo “zio” e di non avere fiducia in coloro che erano vicino a lui.
Infine, nel corso della conversazione, Cipolletti annuncia a Bervicato che, se non fosse stato scarcerato entro la fine del mese, gli avrebbe inviato una lista con le vittime delle estorsioni da cui avrebbe dovuto riscuotere tre volte l’anno. Bervicato gli riferisce di aver incontrato Antonio Angelino, che gli aveva chiesto informazioni riguardo a tale incarico.
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