Cronaca
“Avvocata, non signorina” a Benevento: un portachiavi per la parità di genere.
Il Comitato Pari Opportunità Avvocati di Benevento ha distribuito un portachiavi simbolico per sensibilizzare sulla disparità di genere, lanciando l’appello “Chiudi il Gap!” nel giorno della Festa della Donna. Il progetto coinvolge gli allievi dell’IEFP Operatore Grafico presso la Scuola la Tecnica di Benevento e mira a evidenziare la discriminazione che molte donne vivono, sia nell’avvocatura che in altri settori.
Il portachiavi presenta dati che mettono in luce il gender gap, incluso il messaggio “Mi chiamo avvocata, non signorina” per ricordare le discriminazioni che le avvocatesse affrontano. Il presidente del comitato, l’avvocata Ilaria Iammarino, osserva che la discriminazione non è percepita dalla maggioranza e viene spesso minimizzata con frasi come “le donne sono ovunque”. Tuttavia, nonostante la parità numerica, le donne non ricevono lo stesso rispetto degli uomini, soprattutto in termini di reddito.
Il Global Gender Gap Report mostra un deterioramento della situazione in Italia, con il Paese sceso dal 63° al 79° posto su 146 nazioni nel 2023. Sebbene ci sia una leggera prevalenza maschile nella popolazione forense, nell’avvocatura la disparità di reddito è ancora elevata, richiedendo il doppio del reddito di una donna per eguagliare un uomo avvocato. Le donne avvocato hanno una tendenza maggiore a considerare di lasciare la professione rispetto agli uomini, con un rapporto del 40% contro il 30%.
Il Comitato evidenzia la situazione di disparità di genere nel campo legale e la necessità di un maggior rispetto e sostegno per le donne professioniste.
Fonte
Cronaca
False lezioni in una scuola di Caserta per scalare le graduatorie insegnanti: 3 arresti, 9 docenti sospesi
Gli indagati, documentando falsi rapporti di lavoro in un istituto scolastico di Caserta, hanno permesso a nove persone di scalare le graduatorie per l’insegnamento. Per i nove insegnanti è scattata invece l’interdittiva.
Immagine di repertorio
Ha portato all’arresto di tre persone – tutte finite agli arresti domiciliari – l’operazione dei carabinieri condotta tra Caserta e Foggia su falsi attestati per scalare le graduatorie per l’insegnamento; per nove docenti è invece scattata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento. Le accuse sono di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Stornarella e coordinate dalla Procura di Foggia tra l’agosto del 2023 e il maggio del 2024, hanno permesso di accertare che il dirigente di un istituto paritario del Casertano, un’avvocatessa del Foro di Foggia e suo marito, in concorso tra loro, avrebbero prodotto certificati falsi di lavoro, per gli anni tra il 2018 e il 2023, nella scuola paritaria della provincia di Caserta. Così facendo, avrebbero consentito a nove docenti di iscriversi alle graduatorie provinciali di supplenza in una posizione di vantaggio, determinata però da punteggi calcolati sulla base di falsi attestati.
Pertanto, per i tre è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre i nove docenti che hanno usufruito delle false attestazioni per scalare posizioni nelle graduatorie sono stati sospesi dall’insegnamento.
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Cronaca
Ponticelli, casa trasformata in un laboratorio di droga: sequestrati 10 chili tra cocaina, marijuana e hashish
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 30 anni, grazie al quale gli agenti hanno scoperto una casa trasformata in vero e proprio laboratorio di droga.
All’apparenza una normale abitazione, che era però stata trasformata in un vero e proprio laboratorio di droga: a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, gli agenti del locale commissariato della Polizia di Stato hanno sequestrato 10 chili di sostanza stupefacente e arrestato un uomo di 30 anni.
Durante il servizio di controllo del territorio i poliziotti, mentre transitavano in via Immacolata Concezione, hanno notato un uomo uscire frettolosamente da una casa che, alla vista degli agenti, si allontanava, facendo perdere momentaneamente le sue tracce. Insospettiti, i poliziotti hanno deciso di controllare quell’abitazione, scoprendo il laboratorio di droga: all’interno sono stati infatti rinvenuti 5 chili di marijuana, 38 panetti di hashish del peso complessivo di 4 chili e vari pezzi di cocaina del peso di 1 chilo. In camera da letto, inoltre, gli operatori hanno scoperto due serre, complete di impianto di ventilazione e contenenti diverse piante di marijuana.
Dopo la scoperta e il sequestro del laboratorio e della droga, inoltre, i poliziotti hanno rintracciato l’uomo che era riuscito a darsi alla fuga: si tratta di un 30enne, che è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di munizioni.
Cronaca
Ai domiciliari, si fa da solo i certificati medici per poter uscire: nei guai un 55enne nel Napoletano
Nell’abitazione del 55enne a Casalnuovo, nella quale l’uomo era ristretto ai domiciliari, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio kit per falsificare i certificati medici; sequestrate anche una pistola, risultata rubata, e le relative munizioni.
In casa aveva un vero e proprio kit per creare certificati medici falsi. Questa la scoperta effettuata dai carabinieri a Casalnuovo, nella provincia di Napoli, nell’appartamento di un uomo di 55 anni, che in quell’abitazione era ristretto agli arresti domiciliari. L’uomo, infatti, usufruisce dei permessi medici per uscire di casa e curarsi, dal momento che sarebbe affetto da una talassemia. I carabinieri della tenenza di Casalnuovo, però, hanno voluto vederci chiaro e, nella serata di ieri, martedì 19 novembre, hanno effettuato un blitz nell’abitazione.
Il 55enne è stato arrestato per detenzione di una pistola rubata
L’uomo è apparso tranquillo, ma i carabinieri hanno setacciato la casa palmo a palmo. Nel bracciolo del divano la prima sorpresa: una pistola calibro 9 short, risultata rubata nel 2019 e perfettamente funzionante, con relativo munizionamento, 40 proiettili in totale. Nell’appartamento, però, c’è dell’altro: i militari dell’Arma trovano, infatti, un timbro dell’Asl, alcuni ritagli di vari timbri tondi dell’Asl e di altri enti della Regione Campania. Nel computer, poi, la sorpresa finale: file editabili per la creazioni di certificati medici. Infine, i carabinieri hanno sequestrato 1.215 euro in contanti.
Al termine del controllo, il 55enne è stato arrestato per la detenzione dell’arma da fuoco. Ulteriori approfondimenti sono in corso sulla documentazione medica…