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Cronaca

Arrestato educatore comunità alloggio per reati sessuali

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Arrestato educatore comunità alloggio per reati sessuali

I carabinieri della Stazione di Giugliano in Campania hanno arrestato un 29enne del posto, operatore di una comunità alloggio per minori in difficoltà, accusato di due episodi di violenza sessuale ai danni di due ragazzine ospiti della struttura. Le indagini sono state avviate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord in seguito alla denuncia presentata da una delle vittime, una diciottenne che ha riportato di essere stata palpeggiata dall’educatore mentre si trovava in stato di ebbrezza alcolica. Successivamente è emerso un secondo caso riguardante una sedicenne che avrebbe subito un rapporto sessuale completo con l’uomo.

L’educatore, ancora in servizio presso la comunità alloggio al momento dell’arresto, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e rinchiuso in carcere in base a quanto disposto dal GIP del Tribunale di Napoli Nord. La gravità del caso suscita profonda inquietudine, specialmente a causa della natura del reato commesso e del ruolo che l’indagato avrebbe dovuto svolgere nei confronti dei minori che gli erano affidati.

Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso per individuare eventuali ulteriori responsabilità e far luce sugli eventi all’interno della comunità alloggio. La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha condannato fermamente i reati contestati all’indagato e si impegna a fare piena luce sulla vicenda, fornendo il massimo supporto alle vittime.

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Napoli, entra pensando fosse un taxi ma trova un molestatore: si getta dall’auto in corsa per sfuggire alla violenza

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Napoli, entra pensando fosse un taxi ma trova un molestatore: si getta dall’auto in corsa per sfuggire alla violenza

Un film horror che diventa realtà: donna sale su una vettura pensando fosse un taxi e si ritrova nelle mani di un molestatore. Non può far altro che lanciarsi dalla vettura in corsa.

Una storia che sembra uscita pari pari da una sceneggiatura di un film horror è avvenuta a Napoli la notte scorsa, inziata al corso Umberto, in pieno centro di Napoli e finendo in via Fratelli Grimm, nel quartiere di Ponticelli. Una giovane è salita su un’auto pensando fosse il taxi che attendeva per tornare a casa. Una volta a bordo, l’inizio di un film tragico: il conducente ha iniziato a molestarla e quando lei ha reagito l’ha schiaffeggiata e le ha sottratto il cellulare. La ragazza, nel tentativo di fuggire alle violenze, non ha potuto far altro che aprire la portiera e lanciarsi dal veicolo in movimento.

La Polizia di Stato, commissariato Ponticelli, racconta la dinamica attraverso la quale si è arrivati a scoprire chi era a bordo del veicolo:  un cittadino ha chiamato la polizia raccontando la scena assurda che aveva appena visto: una donna si era lanciata da un’auto in corsa. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, hanno accertato che la vittima era salita a bordo al Rettifilo.

Grazie alle descrizioni del veicolo e dell’aggressore, gli agenti del commissariato Vasto-Arenaccia, hanno rintracciato in via Brin il responsabile che, dopo essere stato identificato e trovato in possesso degli effetti personali della vittima, è stato arrestato; inoltre, nel veicolo, gli operatori hanno rinvenuto diversi documenti di riconoscimento intestati ad altre persone, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza; il 38enne è stato anche…

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Incidente stradale a Marcianise: l’auto si ribalta, morto un giovane di 31 anni

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Incidente stradale a Marcianise: l’auto si ribalta, morto un giovane di 31 anni

Via Luigi Fuccia a Marcianise (Caserta) auto fuori strada si ribalta: morto il conducente, un trentunenne della zona.

Drammatico incidente stradale, nel primo pomeriggio di sabato 23 novembre, poco dopo mezzogiorno.  Una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta e precisamente del distaccamento di Marcianise è intervenuta in via Luigi Fuccia per un incidente stradale con solo un’autovettura coinvolta.

Al loro arrivo sul posto i Vigili del Fuoco hanno trovato il veicolo ribaltato nel guard rail sfondato, fuori dalla sede stradale. L’occupante, un ragazzo di 31 anni, residente nella zona, era rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo. I Vigili del Fuoco immediatamente hanno estratto il ragazzo ferito tagliando le lamiere con il gruppo oleodinamico in dotazione e consegnandolo alle cure del 118 presente sul posto con un’ambulanza che, purtroppo, non poteva fare altro che constatarne il decesso. Successivamente i pompieri casertani hanno provveduto alla messa in sicurezza del veicolo per il suo recupero. Dinamica e cause dell’impatto mortale sono in corso di accertamento.

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La bomba Sinner per Capodanno: ogni anno a Napoli i botti illegali vengono chiamati in un modo diverso

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La bomba Sinner per Capodanno: ogni anno a Napoli i botti illegali vengono chiamati in un modo diverso

I botti illegali ogni anno chiamati con un nome diverso, quasi sempre di uno sportivo. La “moda” iniziò con Maradona e oggi sulle bancarelle c’è la Bomba Sinner.

In principio fu la “bomba Maradona”. Anzi: ‘o pallone ‘e Maradona. Una bomba carta di qualche chilo, capace di sfondare una saracinesca o di far sobbalzare un intero vicolo allo scoccare della mezzanotte del Capodanno nella notte di san Silvestro napoletana. Il botto più forte sulla bancarella dei fuochi illegali (o killer, perché poi qualcuno davvero ci è morto con questi ordigni) ogni anno cambia nome: l’ufficio marketing dell’illegalità non è meno furbo dei suoi omologhi legali. Poi c’è stata la Bomba di Careca, quella di Higuain, di Cavani, di Lavezzi. E ancora: Osimhen, Kvara e così via.

I botti illegali, lavorati in casolari di fortuna dove l’incidente se non è probabile è altamente possibile (a Ercolano è accaduto pochi giorni fa) ora vengono venduti con largo anticipo, una sorta di Black Friday del fuoco artificiale. Significa che molto spesso le persone, già incaute (usando un eufemismo) nell’acquistarli sono ancora più sconsiderate nel conservarli in casa.  Quindi l’attività di controlli alla ricerca di queste fabbrichette della bomba debbono iniziare addirittura a ottobre inoltrato Le indagini dei carabinieri  stavolta portano a Pozzuoli. Durante il blitz in un appartamento di un 24enne incensurato dell’area Flegrea i militari trovano 486 ordigni illegali di vario tipo per un peso complessivo vicino ai 50 chili. Tra gli ordigni anche le tipiche “cipolle” alle quali più di qualcuno aveva affibbiato il nome di un campione italiano.

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