Cronaca
52 scosse in meno di 48 ore: il terremoto che ha colpito la regione.
Il comunicato dell’Osservatorio Vesuviano ha annunciato alle amministrazioni comunali nell’area della caldera dei Campi Flegrei la conclusione dello sciame sismico iniziato alle ore 23:07 del 7 marzo. Questo evento ha causato 52 terremoti, la maggior parte dei quali di bassa intensità, ma circa una decina sono stati distintamente avvertiti dalla popolazione locale. Il sisma più forte raggiunto è stato di magnitudo massima 2.3, avvenuto il 8 marzo.
I movimenti bradisismici, che avevano visto un rallentamento nel mese di dicembre, non sono affatto cessati. Il professor Giuseppe De Natale, Vulcanologo e dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha dichiarato che il bradisismo non è finito e che è probabile che si verifichino altri eventi sismici simili.
La legge Campi Flegrei si impegna ad affrontare il passo cruciale della riparametrazione della zona rossa di rischio bradisismico, che permetterà di creare una nuova mappa per comprendere non solo il rischio vulcanico/sismico, ma anche le continue sollecitazioni agli edifici privati e pubblici causate dai micro-terremoti associati al bradisismo.
Un incontro sui fenomeni vulcanici dei Campi Flegrei si terrà lunedì 11 marzo presso il Villaggio del Fanciullo di Pozzuoli. L’archeologo Pierfrancesco Talamo introdurrà il tema “Il popolamento antico dei Campi Flegrei”, accompagnato dalla professoressa Raffaella De Vivo, assessore alla cultura del Comune di Quarto, e dalla professoressa Gea Palumbo, presidente dell’Accademia dei Campi Flegrei. Durante l’incontro verranno discusse le influenze dei fenomeni vulcanici dei Campi Flegrei sugli insediamenti antichi, in particolare durante la preistoria.
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