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Politica

13 neoeletti iniziano il lavoro presso l’ente locale di Caivano

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13 neoeletti iniziano il lavoro presso l’ente locale di Caivano

Oggi, 13 nuovi assunti hanno preso servizio presso il Comune di Caivano. Queste nuove unità sono state selezionate dalla Commissione Interministeriale Ripam su richiesta della Commissione Straordinaria, formata poco dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Caivano.

I neoassunti, tutti laureati, sono stati accolti dai Commissari straordinari Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, insieme al coordinatore della task force Funzione Pubblica e Formez, Alfonso Migliore. La Commissione Straordinaria ha espresso grande soddisfazione per le qualità professionali dei nuovi collaboratori.

I Commissari hanno garantito ai neoassunti il loro supporto nell’espletamento delle loro nuove funzioni, compreso un periodo di formazione. Hanno anche raccomandato loro di agire per il bene comune e di applicare la legge con trasparenza e imparzialità per garantire ai cittadini di Caivano tutti i servizi pubblici essenziali.

L’assunzione di nuovo personale rappresenta un passo importante per il rafforzamento dell’amministrazione comunale di Caivano, che in passato ha sofferto di una grave carenza di risorse umane. L’obiettivo è migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini e rendere la macchina amministrativa più efficiente e trasparente.

Il nuovo team è composto da 5 assistenti sociali, 6 educatori scolastici, 1 istruttore direttivo informatico e 1 istruttore direttivo tecnico. Questi nuovi funzionari si sono subito messi al lavoro, affiancando il personale già in servizio in diverse attività, tra cui sopralluoghi sulle buche stradali e visite domiciliari alle persone fragili.

A breve, la macchina amministrativa comunale sarà ulteriormente rafforzata con l’arrivo di 1 altro assistente sociale, 1 istruttore direttivo tecnico, 1 istruttore direttivo ambientale e 15 agenti della Polizia Municipale.
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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni

Un Gestore Coraggioso

In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.

Un Passo Coraggioso per il Bene Comune

Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.

Un’Alleanza per il Progresso

La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.

Un Impegno per un’Europa Diversa

Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino

Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino

Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.

Una scelta confermata dal magistrato

Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.

Esperienza e competenza al servizio di Avellino

Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”

Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli

In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.

La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri

Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.

La gestione del processo di assunzione dei magistrati

Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.

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