Cronaca
Stupro di minorenne a Parma: accusato in custodia
Il 33enne nigeriano, che aveva richiesto un permesso di soggiorno in Italia per motivi umanitari, è stato arrestato all’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta perché è emerso che era ricercato per aver stuprato una minorenne a Parma. Gli agenti hanno scoperto che sulla sua testa pendeva una sentenza della Corte di Appello di Bologna, con un residuo di pena di 3 anni di reclusione. L’uomo è stato condannato per un reato risalente al 2015, quando la ragazzina è stata violentata. Ha vissuto precedentemente a Parma e da lì è stata emessa la condanna.
In precedenza, altre due persone sono state arrestate per motivi analoghi. Si tratta di un 32enne e un 28enne, entrambi nigeriani. Il primo era ricercato dalle autorità tedesche per aver stuprato una donna a Berlino, mentre il secondo era ricercato per un altro stupro avvenuto in Germania. Inoltre, nel suo zaino i poliziotti hanno trovato un machete. I tre arresti evidenziano il problema dei crimini sessuali commessi da individui che cercano di ottenere un permesso di soggiorno in Italia.
Intorno a queste vicende, il tema dell’immigrazione e del controllo dei richiedenti permesso di soggiorno è di attualità e necessita di ulteriori valutazioni e interventi da parte delle autorità competenti. Sono necessari controlli più rigorosi per garantire la sicurezza e prevenire la presenza nel Paese di individui condannati per gravi reati.
Fonte
Cronaca
La ragazza adescava uomini sui social, i due complici li picchiavano e rapinavano
Tre persone arrestate nel Salernitano dai carabinieri: avrebbero rapinato diverse vittime tra Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio.
Le vittime andavano al luogo dell’incontro credendo che ad aspettarli ci fosse la ragazza, invece ci trovavano due complici che le picchiavano e rapinavano. Modus operandi consolidato, quello di un terzetto che, usando questa tecnica, si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi avvenuti in vari comuni della provincia di Salerno. Agli arresti sono finiti una ventiseienne e due uomini di 27 e 38 anni, tutti residenti nell’Agro Nocerino Sarnese, è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore, è stata eseguita ieri sera, 6 novembre, dai carabinieri delle stazioni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio. Le accuse, a vario titolo, sono di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, oltre che di tentata estorsione, violenza privata e furto in abitazione.
Gli incontri, hanno ricostruito gli inquirenti, avvenivano nei territori di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Castel San Giorgio, ovvero i comuni dove abitano i tre. Il contatto avveniva tramite chat, sui social: la ragazza, che sostanzialmente faceva da esca, adescava le vittime e proponeva loro appuntamenti a sfondo sessuale indicando diverse località. Nel luogo dell’incontro, però, si presentavano i due uomini, che…
Cronaca
Perché è stato ucciso il sindaco Angelo Vassallo. La scoperta del traffico di droga e i depistaggi
L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica
7 Novembre 2024
17:44
Il sindaco di Pollica è stato ucciso il 6 settembre, poche ore prima di denunciare un traffico di stupefacenti. Il colonnello Cagnazzo avrebbe depistato le indagini.
Il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, aveva scoperto un giro di stupefacenti riconducibile ad un gruppo di camorra, aveva scoperto anche quali insospettabili erano coinvolti e aveva intenzione di denunciare tutto; non è riuscito a farlo soltanto perché, poche ore prima di incontrare il comandante dei carabinieri di cui si fidava, è stato ammazzato. È questa la ricostruzione degli inquirenti che, a 14 anni dall’omicidio, ha portato in manette quattro indagati: il colonnello Fabio Cagnazzo, l’ex carabiniere (all’epoca in servizio) Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia e figlio del boss del clan omonimo attivo a Scafati (Salerno).
Il giro di droga degli insospettabili ad Acciaroli
Il movente viene indicato nelle oltre 400 pagine dell’ordinanza eseguita oggi, 7 novembre, dai carabinieri del Ros e che ha portato l’ufficiale dell’Arma nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Il provvedimento, firmato dal gip Annamaria Ferraiolo, vengono ricostruite le ultime ore del sindaco Vassallo, ucciso la sera…
Cronaca
Angelo Vassallo, per l’omicidio del sindaco di Pollica 4 arresti: c’è anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo
L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica
aggiornamento
7 Novembre 2024
15:51
L’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, svolta nelle indagini sul delitto avvenuto nel 2010: arrestati Cagnazzo, Cioffi, Cipriano e Ridosso.
Angelo Vassallo, ucciso nel 2010
Ci sono voluti 14 anni per avere una vera svolta nell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, in Cilento (Salerno), ucciso a colpi di pistola, proprio nella sua cittadina, il 5 settembre del 2010. Gli arresti sono stati operati nella mattinata di oggi, giovedì 7 novembre, dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Roma, coordinati dalla Procura di Salerno: gli arrestati sono Giuseppe Cipriano, Romolo Ridosso, Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi. L’accusa mossa dalla Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli è di omicidio volontario in concorso. Stamattina, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito i 4 arresti.
Arrestato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo
Nel caso degli ultimi due, si tratta di un carabiniere e di un ex carabiniere: Fabio Cagnazzo è un colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Lazzaro Cioffi è un ex carabiniere, già condannato per reati in materia di stupefacenti. Giuseppe Cipriano, alias “Peppe Odeon“, invece, è titolare di una sala cinematografica a Scafati….