Cronaca
Scoperta truffa bonus vacanze: hoteliera intasca 800mila euro

Il contenuto racconta un caso di truffa con il Bonus Vacanze che è stato scoperto attraverso il sequestro da parte della Guardia di Finanza di Giugliano in Campania di 796.760 euro. Il sequestro è avvenuto a seguito delle indagini della Procura della Repubblica di Napoli Nord e ritenuto relativo al periodo 2020-2021. L’imprenditrice e direttrice di un hotel a nord di Napoli è stata accusata di aver creato finti clienti per incassare denaro che avrebbe dovuto ricevere in base alle erogazioni della legge sul Bonus Vacanze.
L’obiettivo era quello di ottenere un contributo che la legge prevedeva per le famiglie con reddito Isee fino a 40mila euro, che sarebbero potute rimanere in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e Bed&Breakfast in tutta Italia. Tuttavia, è emerso che la struttura alberghiera coinvolta in questa truffa aveva ricevuto ingenti quantitativi di bonus vacanze nonostante fosse considerata di piccole dimensioni, situata in una zona a bassa vocazione turistica e non in grado di gestire tanta affluenza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, lo stratagemma usato consisteva nel consentire a clienti fittizi di “riscattare” il bonus vacanze senza usufruirne. In questo modo, una parte della cifra incassata veniva data agli stessi finti clienti, mentre la struttura alberghiera dichiarava incassi superiori a quanto previsto. Infine, una parte del denaro veniva trasferita sui conti correnti di una società a responsabilità limitata riconducibile al marito della donna. In totale, le indagini hanno coinvolto 2.098 persone, per lo più residenti in Campania.
Infine, si segnala che le sanzioni prese contro i finti clienti saranno pari a tre volte le somme incassate dalla Prefettura competente.
Infine, vengono menzionate anche le segnalazioni dei giornali e i regolamenti di GDPR seguiti dalle case produttrici di media su internet.
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Cronaca
Napoli: arrestato aggressore di controllori bus linea 15

Napoli è stata teatro di un episodio di violenza preoccupante nella serata di ieri, quando un controllo di routine a bordo di un mezzo pubblico si è trasformato in una scena di aggressione. L’incidente ha avuto luogo in viale Gramsci, dove due controllori dell’ANM (Azienda Napoletana Mobilità) hanno tentato di verificare il titolo di viaggio di un passeggero. Tuttavia, il 53enne napoletano in questione, già noto alle forze dell’ordine, ha reagito con violenza al tentativo di controllo, mettendo in pericolo l’incolumità dei controllori.
L’Aggressione
L’aggressore, un uomo di 53 anni originario di Napoli, ha una storia pregressa di contrasti con la legge. La sua reazione violenta al controllo del titolo di viaggio ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza a bordo dei mezzi pubblici.
Le Conseguenze
L’episodio di violenza ha avuto conseguenze immediate, con l’arresto dell’aggressore. L’incidente è stato condannato dalle autorità locali e dall’ANM, che hanno ribadito l’importanza della sicurezza e del rispetto per il personale che lavora sui mezzi pubblici.
La Risposta delle Autorità
Le forze dell’ordine hanno agito prontamente, arrestando l’aggressore e assicurandolo alla giustizia. L’ANM ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza dei propri dipendenti e ha assicurato che saranno prese tutte le misure necessarie per prevenire episodi simili in futuro.
La Prevenzione della Violenza
L’incidente sottolinea l’importanza della prevenzione della violenza a bordo dei mezzi pubblici. È fondamentale che i passeggeri rispettino le regole e il personale che lavora per garantire la sicurezza e il servizio. La collaborazione tra le autorità, l’ANM e i cittadini è cruciale per prevenire episodi di violenza e garantire un ambiente sicuro per tutti.Fonte
Cronaca
Ultras Napoli boicottano Fiorentina-Napoli per lotteria biglietti

La decisione dei gruppi ultras del Napoli di non partecipare alla trasferta di Firenze contro la Fiorentina è stata annunciata recentemente. I tifosi della Curva A e della Curva B dello stadio Maradona hanno scelto di non sostenere la squadra in questa importante partita di Serie A, che si svolgerà sabato sera al “Franchi”. Questa decisione è stata presa per motivi di protesta, che sono ancora oggetto di discussione tra i tifosi e la società.
La protesta degli ultras
I gruppi ultras del Napoli hanno deciso di boicottare la trasferta di Firenze per esprimere il loro dissenso nei confronti della società o di altri aspetti legati alla squadra. La protesta è una forma di espressione del malcontento dei tifosi, che si sentono non ascoltati o non rappresentati dalle scelte della società.
Le ragioni della protesta
Le ragioni della protesta degli ultras del Napoli non sono ancora state chiarite completamente. Tuttavia, si suppone che siano legate a questioni relative alla gestione della squadra, alle scelte tecniche o alle condizioni di sicurezza negli stadi. I tifosi del Napoli sono noti per la loro passione e il loro attaccamento alla squadra, e la decisione di non partecipare alla trasferta di Firenze è un segno del loro dissenso.
L’impatto sulla squadra
La decisione degli ultras del Napoli di non partecipare alla trasferta di Firenze potrebbe avere un impatto significativo sulla squadra. La mancanza di sostegno da parte dei tifosi più fedeli e appassionati potrebbe influire sul morale dei giocatori e sulla loro performance in campo. Inoltre, la protesta potrebbe anche avere ripercussioni sulla società, che potrebbe essere costretta a rivedere le proprie scelte e a trovare un modo per placare il malcontento dei tifosi.
La risposta della società
La società del Napoli dovrà rispondere alla protesta degli ultras e trovare un modo per risolvere le questioni che hanno portato a questa decisione. La società potrebbe dover intraprendere un dialogo con i rappresentanti dei gruppi ultras per capire le loro richieste e trovare un terreno comune. La risposta della società sarà fondamentale per placare il malcontento dei tifosi e per garantire il sostegno della Curva A e della Curva B in futuro.Fonte
Cronaca
Napoli: Prefetto convoca unità di crisi dopo incidente

Napoli è stata scossa da un evento devastante, che ha avuto luogo nel quartiere di Pianura. A poco più di 24 ore dall’esplosione che ha colpito la città, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha preso immediate misure per affrontare la situazione. La convocazione d’urgenza del Centro Coordinamento Soccorsi rappresenta un passo cruciale per valutare i danni e pianificare le azioni di soccorso e ricostruzione.
Reazioni e Interventi
IlPrefetto di Bari ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi per fare il punto sulla situazione dopo il drammatico scoppio nel deposito di fuochi d’artificio di via Vicinale Grottole. Questa decisione segnala l’importanza di una risposta tempestiva e coordinata di fronte a eventi di tale portata.
Cause e Conseguenze
La causa dell’esplosione è ancora oggetto di indagine, ma è chiaro che l’impatto sulla comunità locale è stato significativo. Gli effetti della deflagrazione si sono fatti sentire in tutta la zona, con danni a proprietà private e pubbliche, e un profondo senso di shock tra gli abitanti del quartiere.
Il Ruolo delle Autorità
Il ruolo delle autorità locali e nazionali è fondamentale nel gestire la crisi e nel fornire supporto alla popolazione colpita. Il Prefetto di Napoli, insieme ad altre autorità competenti, sta lavorando per garantire che tutte le necessarie misure di sicurezza siano adottate per prevenire futuri incidenti simili e per sostenere coloro che sono stati direttamente o indirettamente coinvolti nell’incidente.
La Comunità si Unisce
La solidarietà tra i cittadini di Napoli e delle aree limitrofe è stata palpabile. Molti hanno espresso il loro sostegno alle famiglie colpite e hanno manifestato la volontà di aiutare nella ricostruzione e nel superamento di questo momento difficile. Questo spirito di comunità rappresenta un elemento essenziale per la guarigione e il ritorno alla normalità del quartiere di Pianura.Fonte