Cronaca
Salvato a Castellammare: 22enne con grave tetano arriva in fin di vita
Il giovane è stato salvato dai sanitari del nosocomio stabiese, che hanno raccontato la vicenda fortunatamente a lieto fine. Il 22enne era affetto da una grave forma di tetano ed era arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli, in condizioni disperate.
Il 22enne si era ferito a una mano con una vecchia porta arrugginita mentre eseguiva dei lavori domestici, ma i sintomi del tetano sono comparsi solo dopo circa una settimana dall’incidente. Al momento dell’arrivo al Pronto Soccorso, il giovane presentava opistotono e trisma, con spasmi e gravi difficoltà respiratorie.
I sanitari hanno deciso di ricoverare il 22enne in Terapia Intensiva e sono intervenuti tempestivamente la dottoressa Maria Josè Sucre, direttore di anestesia, rianimazione e terapia del dolore del San Leonardo, insieme alla responsabile Stefania Ciceraro. Il giovane è stato curato da un equipe multidisciplinare composta da rianimatori, neurologi, cardiologi e anestesisti.
Attualmente il paziente, non vaccinato per il tetano, si trova ancora in rianimazione ma non è più in pericolo di vita. L’Asl Napoli 3 Sud ha sottolineato che il tetano, nelle condizioni in cui è arrivato il ragazzo, ha un tasso di mortalità del 90%.
Fonte
Cronaca
Scossa di terremoto 2.8 stasera in zona Vesuvio alle 20.09, avvertita nei comuni dell’area
Terremoto nella zona Vesuviana magnitudo 2.8 poco dopo le ore 20 di sabato 9 novembre.
Una scossa di terremoto nella zona vesuviana magnitudo 2.8 è stata avvertita oggi, sabato 9 novembre, alle ore 20.09. Residenti nella zona di Torre Del Greco e Torre Annunziata riferiscono di aver percepito distintamente l’evento tellurico. L’oscillazione dei sismografi dell’Osservatorio Vesuviano è particolarmente chiara nel sismografo Vesuvio Bunker Sud. La scossa 2.8 scala Richter era a 1 km di profondità, localizzata con epicentro nell’area Alto Vesuvio Riserva naturale statale Tirone.
Essendo in un’area totalmente diversa della provincia di Napoli, non è legato al bradisismo dell’area Flegrea ma ad altre situazioni vulcaniche proprie, appunto, dell’area intorno al Vesuvio. Proprio oggi e ieri c’erano state due lievi, ma avvertite distintamente dai residenti, scosse nella zona Flegrea, area Solfatara.
Cronaca
Per l’omicidio del 18enne Arcangelo Correra si costituisce il cugino Renato Caiafa, fratello di giovane ucciso nel 2020
Ad una svolta le indagini sulla morte del 18enne ucciso in via Tribunali. Si va verso il fermo del 19enne Renato Caiafa, suo cugino.
Arcangelo Correra, morto a 18 anni
Una storia che si intreccia con un’altra, sangue su sangue. Cognomi che drammaticamente ricorrono e non solo sullo Sdi, la banca dati delle forze dell’ordine usata per i controlli sui precedenti penali, ma anche negli archivi dei giornali, nella cronaca nera.
La vicenda tragica di Arcangelo Correra, 18 anni, incensurato, morto a causa di un proiettile alla testa esploso nella notte di sabato 9 novembre in via Tribunali a Napoli, s’intreccia con quella della famiglia Caiafa. Il motivo è presto detto: Renato Caiafa, cugino della vittima, 19 anni, è il giovane che da stamattina è in Questura, a Napoli, per rispondere di questa morte. Si è presentato spontaneamente, ed è stato interrogato per ore dalla Squadra Mobile della Polizia di Napoli.
Caiafa è il cugino di Correra. Parentele “alla meridionale” dice un investigatore napoletano, poiché non sarebbe parente di primo grado. Caiafa, soprattutto, è un cognome che non può far venire alla memoria un’altra ferita della Napoli dei giovani spezzati troppo in fretta. Renato Caiafa, presunto responsabile di quanto accaduto, è il fratello di Luigi Caiafa, morto 4 anni fa nel 2020, a 17 anni, nel corso di una rapina in via Duomo.
Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”
…
Cronaca
Napoli in piazza contro le armi in mano ai ragazzini: “Con 80 euro si compra on-line una pistola finta”
In piazza operatori sociali, mondo cattolico e istituzioni contro al diffusione delle armi in città. Il “Decreto Caivano” considerato inutile, chiedono più risorse e non distinguere tra giovani “buoni e cattivi”.
Circa 500 persone si sono ritrovate a Piazza del Gesù nel centro di Napoli per manifestare contro la diffusione delle armi tra i giovani. I fatti di cronaca delle ultime settimane hanno acceso i riflettori su un fenomeno che sta insanguinando la città.
Prima la morte di Emanuele Tufano a 15 anni, ucciso a colpi di pistola, poi l’omicidio del giovane Santo Romano, 19 anni, freddato in piazza a San Sebastiano al Vesuvio al culmine di una lite per futili motivi, infine la morte di Arcangelo Correra, 18 anni, colpito da un proiettile alla testa in via dei Tribunali in circostanze ancora da chiarire.
Una sequenza impressionante di fatti di sangue che ha scosso la città. Operatori sociali, intellettuali, ma anche rappresentanti istituzionali hanno risposto all’appello lanciato da moltissime associazioni, tra cui Libera e Alex Zanotelli. In piazza anche un messaggio dell’arcivescovo Mimmo Battaglia. Il Sindaco: “Quello che abbiamo messo in campo non è sufficiente”.
L’influencer americano in giro per Napoli accusa: “Sembra una favela”
Una pistola scacciacani costa 80 euro
L’arma viene mostrata in piazza dal palco da Gianfranco Wurzburger, animatore dell’associazione Asso.Gio.Ca, che opera nel Rione Mercato. È una pistola, pesante, uguale…