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Cronaca

Rischiando la morte, sopravvissuto. Ora chiedo soccorso

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Rischiando la morte, sopravvissuto. Ora chiedo soccorso

Il contenuto del sito web è relativo alla mobilitazione di un movimento finalizzata a ottenere maggiori fondi per i centri sanitari regionali dedicati ai disturbi alimentari. Grazie all’intervento di questo movimento, il governo ha stanziato 10 milioni di euro per i centri, tuttavia, questa cifra è considerata insufficiente rispetto al numero di persone che soffrono di disturbi alimentari in Italia, stimato in circa 4 milioni di individui.

In particolare, al Sud la situazione è ancor più critica, con alcune regioni che non dispongono affatto di centri di cura per tali disturbi. In Campania ci sono pochi centri rispetto alla dimensione del problema e la mortalità legata ai disturbi alimentari è tre volte superiore a quella di altre malattie mentali. L’articolo include il racconto di Angela Russo, fondatrice dell’associazione “Mollichine”, la quale ha vissuto un’esperienza personale drammatica con un lieto fine.

Angela pesava solo 18 chili a causa di un passato segnato da abusi e disturbi alimentari, ma è riuscita a superare la situazione e ora si dedica ad aiutare coloro che stanno vivendo la stessa sofferenza. Tuttavia, nonostante gli sforzi di Angela e di altre associazioni, i fondi stanziati per i centri di cura sono considerati del tutto insufficienti rispetto alle reali esigenze.

L’articolo evidenzia come il governo abbia prima tagliato i fondi per i centri per i disturbi alimentari, per poi reintrodurne 10 milioni, tuttavia tali fondi sono ancora considerati modesti rispetto alle necessità reali. La carenza di finanziamenti per i centri di cura e la scarsità di risorse stanno determinando un impatto sulla capacità di questi centri di fornire risposte adeguate ai pazienti.

Infine, si sottolinea l’importanza di destinare un fondo permanente per i centri per i disturbi alimentari al fine di garantire un accesso costante e appropriato alle cure, con un maggior coinvolgimento del governo e degli operatori sanitari.

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A Ercolano marcia per Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, morti nella fabbrica di fuochi

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A Ercolano marcia per Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, morti nella fabbrica di fuochi

Corteo ad Ercolano (Napoli) in memoria delle gemelle Aurora e Sara Esposito e di Samuel Tafciu, morti nell’esplosione della fabbrica di fuochi il 18 novembre in contrada Patacca.

Aurora Esposito, la sorella Sara e Samuel Tafciu

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Una marcia silenziosa si è svolta nel pomeriggio di oggi, 23 novembre, ad Ercolano, in provincia di Napoli, in memoria delle sorelle 26enni Sara e Aurora Esposito e del 18enne Samuel Tafciu, le tre vittime dell’esplosione che, il 18 novembre, ha distrutto la fabbrica di fuochi d’artificio illegale allestita in un immobile di contrada Patacca. Il proprietario dello stabile, il 38enne Pasquale Punzo, è indagato per omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

La madre della compagna del ragazzo aveva raccontato che per Samuel era il primo giorno di lavoro. I familiari delle gemelle, a Fanpage.it, hanno smentito che il laboratorio fosse entrato in funzione soltanto quel giorno, raccontando che le ragazze lavoravano lì da settimane e che precedentemente avevano svolto la stessa attività, sempre in nero e per 25 euro al giorno, anche nella loro abitazione.

In testa al corteo, uno striscione con la scritta “Giustizia per Samuel, Sara e Aurora”. I partecipanti hanno raggiunto il luogo della tragedia, dove hanno chiesto che i responsabili vengano individuati e puniti. Alla marcia ha preso parte anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, che parla di momenti di “tensione tra i familiari e i vicini, che non hanno mai denunciato la presenza della fabbrica abusiva, dichiarando di credere che si trattasse…

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Incendio in casa, 80enne salvato dalle fiamme. Il rogo a Lettere (Napoli)

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Incendio in casa, 80enne salvato dalle fiamme. Il rogo a Lettere (Napoli)

Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e polizia locale. Il rogo pare innescato da cause accidentali.

Poco dopo le ore 15 di sabato 23 novembre i carabinieri della stazione di Lettere, comune dei monti Lattari, sono intervenuti nel centrale corso Vittorio Emanuele III per la segnalazione di un incendio in un’abitazione. Sul posto, anche i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia locale. Da una prima sommaria ricostruzione pare che l’incendio sia dovuto per cause di natura accidentale. Nell’appartamento c’era un uomo di 80 anni, tratto in salvo. L’uomo è stato visitato da personale del 118 e sta bene. L’abitazione è stata dichiarata tuttavia inagibile.

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Il sindaco prende a pugni quattro ladri e li fa scappare: “Mi avevano aggredito in casa, gli avrei sparato”

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Il sindaco prende a pugni quattro ladri e li fa scappare: “Mi avevano aggredito in casa, gli avrei sparato”

La disavventura del medico sannita Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere: affrontato da quattro malviventi in casa, riesce a metterli in fuga: “Ho preso tanti pugni, se avessi avuto il mio fucile gli avrei sparato”

Qualche giorno fa, il sindaco di Castelvenere (Benevento) Alessandro Di Santo, di professione medico, aveva subito un intervento agli occhi. La sera stessa ha affrontato una nottata da incubo e non per il postoperatorio,  bensì perché in casa sua si è presentata una banda di ladri: quattro malviventi sono infatti entrati nella sua villa nel cuore della notte.

Alle 2.30 del mattino, il primo cittadino del comune sannita, 2.400 anime nella valle Telesina, riposava su un lettino medico al piano terra. E lì si è accorto che un malvivente stava entrando in casa da una finestra con l’aiuto di altri tre complici. Ne è nata una violenta colluttazione: pugni e schiaffi della vittima contro i ladri. Nel frattempo la moglie ed una delle figlie del primo cittadino erano scese in soccorso del congiunto allertando i carabinieri. QuandoDi Santo ha gridato alla figlia «Prendimi il fucile!» i malviventi hanno deciso di desistere e darsi alla fuga a bordo di un’auto.

E ora l’uomo commenta:  «Ho sferrato diversi pugni ma  ne ho subiti tanti altri, soprattutto al torace. Se in quei momenti avrei sparato contro i malviventi? Certamente sì.  Questi ‘signori’ della notte, pur essendo stati sgamati, hanno continuato imperterriti nella loro azione, tentando di penetrare in casa ed aggredendomi». Ora indagano le forze dell’ordine, cui sono state consegnate anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza in…

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