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Cronaca

Rapine violente automobilisti, 19enne e minore fermati Napoli

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Rapine violente automobilisti, 19enne e minore fermati Napoli

La Polizia di Stato (Squadra Mobile di Napoli) ha fermato due giovani, un 19enne e un 16enne di etnia rom, ritenuti responsabili, insieme a due fratelli di 15 e 16 anni già arrestati nei giorni scorsi, di numerose e violente rapine ai danni di automobilisti nei comuni napoletani di Caivano, Cardito e Afragola tra il 19 e il 22 gennaio.

Le rapine erano caratterizzate da un elevato grado di violenza, con i giovani che agivano con auto molto veloci, sfrecciando a oltre 200 km/h, e riprendevano le azioni con i telefonini, pubblicando i video sui social network. Con il volto coperto e armati di pistola e martello, avvicinavano le vetture da rapinare, cercando di fermarle e, se non riuscivano, sfondavano il parabrezza con il martello per impossessarsi di cellulari, gioielli o delle auto delle vittime.

Tra le vittime ci sono donne e minori, con un adolescente colpito con un martello da carpentiere per pochi euro, e un motociclista speronato e scaraventato in una scarpata. Il 19enne è stato fermato su ordine della Procura di Napoli Nord, mentre per il 16enne e i due fratelli minorenni procede la Procura dei Minori di Napoli.

I filmati postati su internet hanno permesso agli investigatori di individuare il 19enne e il 16enne. Gli altri due complici erano stati arrestati il 23 gennaio dopo un inseguimento, mentre la loro auto si era schiantata contro un marciapiede. In quella circostanza, furono ritrovate due pistole a salve, un martello e materiale provento di furto. Con i fermi di oggi, si è chiuso il cerchio delle indagini.

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A Cava de’ Tirreni scoperto un garage dove smontavano le auto rubate

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A Cava de’ Tirreni scoperto un garage dove smontavano le auto rubate

Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: la scoperta della polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.

L’attrezzatura recuperata dalla Polizia a Cava de’ Tirreni

Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: lo hanno scoperto gli agenti di Polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, durante un servizio di controllo del territorio. All’interno, anche una vettura rubata pochi giorni prima e già in parte smontata. Recuperate anche le attrezzature, mentre il proprietario dell’area è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di riciclaggio. Indagini che proseguono per scoprire eventuali terzi coinvolti nella vicenda.

Tutto è accaduto durante un servizio straordinario di controllo del territorio di Cava de’ Tirreni disposto dal commissariato di Polizia del comune metelliano, al quale hanno preso parte anche i Reparti Inquadrati della Polizia di Stato. Durante questi controlli, è stato individuato un garage che, dopo i controlli, si è scoperto fosse adibito allo smontaggio di autovetture provento di furto. Non solo: gli agenti hanno anche trovato un’autovettura particolarmente costosa e già in parte smontata, risultata rubata al legittimo proprietario pochi giorni prima, in provincia di Napoli. Oltre a questo, sono stati trovati numerosi attrezzi per lo smontaggio della componentistica ed un apparecchio elettronico che annullava i segnali GPS posti a bordo delle vetture. Tutto materiale sequestrato, mentre per il proprietario dell’area è scatta la segnalazione per…

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Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

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Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

Momenti di pericolo in via Leopardi, nel cuore del quartiere Fuorigrotta, dove qualcuno ha esploso fuochi d’artificio proprio al centro della strada, in mezzo ai palazzi.

Fuochi d’artificio esplosi tra i palazzi in via Leopardi a Napoli (Foto: Fanpage.it)

Momenti di follia quelli che si sono vissuti nella tarda serata di oggi, lunedì 11 novembre, a Fuorigrotta, alla periferia occidentale di Napoli. In via Leopardi, nel cuore del quartiere, sono stati molti i residenti che sono stati turbati da boati molto ravvicinati: proprio al centro della strada, infatti, ignoti hanno fatto esplodere dei fuochi d’artificio. Chi ha pensato che non ci fosse alcun problema a posizionare e a far esplodere dei botti pirotecnici proprio in mezzo alla strada, non ha fatto i conti non soltanto con le auto parcheggiate, ma anche con quelle in transito che, impossibilitate a proseguire oltre, hanno dovuto modificare il loro tragitto; soprattutto, però, i fuochi sono stati esplosi proprio tra i palazzi che sorgono sulla strada, senza badare non soltanto al forte rumore della deflagrazione e al fumo provocato, quanto all’eventuale pericolo che avrebbero potuto arrecare ai condomini.

Proprio per questo, nel vademecum del Ministero dell’Interno sul corretto utilizzo dei fuochi d’artificio, si legge: “Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi”. Inoltre, si legge ancora: “Non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in…

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Irruzione nella yogurteria armati di fucile per spaventare un gruppo di coetanei: arrestati due giovani

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Irruzione nella yogurteria armati di fucile per spaventare un gruppo di coetanei: arrestati due giovani

Il raid è avvenuto a Sarno, nella provincia di Salerno, lo scorso 26 febbraio. I due giovani fecero irruzione armati di fucile nella yogurteria dove si trovava un gruppo di coetanei con i quali c’era stato un precedente litigio, esplodendo anche dei colpi in aria.

Dopo circa nove mesi gli inquirenti sono venuti a capo di un vero e proprio raid intimidatorio andato in scena a Sarno, nella provincia di Salerno, la sera dello scorso 26 febbraio: alcuni giovani armati di fucile fecero irruzione in una yogurteria della città soltanto per intimidire un gruppo di coetanei, con il quale c’erano stati dei precedenti dissidi. Pertanto i carabinieri, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, hanno arrestato due giovani, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione e controllo mediante braccialetto elettronico.

Le indagini dei militari dell’Arma, che si sono avvalse delle analisi dei tabulati telefonici dei due indagati, delle informazioni acquisite tramite social, ma soprattutto delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso tutta l’azione criminale, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due giovani.

In particolare, i due, unitamente a un terzo soggetto, non ancora identificato, facevano irruzione nella yogurteria; uno dei due, prima di entrare, esplodeva due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio. Una volta all’interno dell’esercizio commerciale, i due indagati minacciavano i coetanei vittime del raid, nonché gli altri…

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