Cronaca
Pomigliano in ansia: futuro incerto per lo stabilimento Stellantis
L’atmosfera allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco è piena di preoccupazione e tensione. Le parole del Ceo Carlos Tavares, che ha indicato lo stabilimento campano come uno dei due a rischio per le politiche del governo sugli incentivi all’automotive, hanno scosso profondamente la città.
La incertezza sul futuro pesa non solo sui lavoratori, ma sull’intera comunità di Pomigliano, dove l’indotto e le piccole e medie imprese locali dipendono dall’attività dello stabilimento.
La rabbia degli operai è evidente, soprattutto dopo aver superato gli ammortizzatori sociali ad inizio anno e raggiunto una produzione di 215mila vetture nel 2023, si trovano nuovamente in una situazione precaria. La delusione è amplificata dal fatto che la Panda elettrica, il modello su cui puntava lo stabilimento, sarà prodotta all’estero.
La preoccupazione degli operai è condivisa anche da quelli dell’indotto, come la Tiberina di Pomigliano, che già sta affrontando un momento difficile.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raffaele Russo, chiede di partecipare a ogni incontro sul futuro dello stabilimento. La situazione di Pomigliano non riguarda solo la questione dell’occupazione, ma ha un impatto significativo sull’economia e sul tessuto sociale dell’intera area.
Anche la minoranza consiliare ha preso posizione sulla questione, criticando le parole di Tavares e chiedendo un intervento dello Stato. La priorità rimane quella di mantenere i livelli occupazionali e produttivi, tutelando il futuro di una comunità fortemente legata all’industria automobilistica.
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