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Cronaca

Poggioreale: giocare per vincere 20mila euro

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Poggioreale: giocare per vincere 20mila euro

Il carcere di Poggioreale ha rivelato un’organizzazione transnazionale con base nel Napoletano che si occupava di scommesse clandestine e gioco d’azzardo online. I detenuti che vi partecipavano hanno scommesso fino a 20mila euro e incassato fino a 15mila euro utilizzando un telefono cellulare nascosto. La Guardia di Finanza di Napoli, con il supporto della Procura di Napoli Nord, ha eseguito 11 misure cautelari, portando 3 individui in carcere, 7 ai domiciliari, e 1 sottoposto all’obbligo di dimora. Il ruolo dei droni della sezione aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare è stato fondamentale per individuare e catturare gli arrestati.

Il procuratore di Napoli Nord, Antonietta Troncone, ha partecipato a una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’operazione. Dopo più di un anno di indagini, che hanno avuto il supporto dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato smantellato un impianto illegale di scommesse online con base a Marano di Napoli. Le slot machine installate in vari esercizi di Napoli e provincia erano truccate o scollegate dalla rete telematica dell’Agenzia delle Entrate. Sono state sequestrate somme di denaro, quote societarie e proprietà immobiliari del valore complessivo di 3.2 milioni di euro.

L’organizzazione gestiva una rete di scommesse coordinate da un “master”, che si occupava dell’affiliazione dei “corner” (agenzie locali). Sebbene molti “corner” avessero regolari licenze, erano in realtà collegati a siti illegali del gruppo, permettendo agli scommettitori di puntare somme superiori ai limiti di legge. L’organizzazione ricorreva inoltre al riciclaggio del denaro proveniente dalle scommesse, nascondendo le identità degli scommettitori e la provenienza del denaro.

Parlando di scommesse da Poggioreale, si è scoperto che un detenuto per traffico di stupefacenti gestiva le puntate dei suoi compagni reclusi utilizzando un telefono cellulare. Il denaro veniva ricaricato sul suo conto da membri dell’organizzazione e le giocate raggiungevano un totale di 20mila euro con vincite di circa 15mila euro. Altri due individui, in un bar di Posillipo, si erano confidati di avere nascosto somme di denaro tra i 90mila e i 500mila euro. Avevano anche intenzione di liquidare la società austriaca falsificando i bilanci sociali.

In conclusione, l’operazione ha smantellato una vasta rete di scommesse clandestine e gioco d’azzardo online operata a livello transnazionale, coinvolgendo individui all’interno del carcere di Poggioreale e in varie località a Napoli e provincia.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

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Imboscata della camorra nel Napoletano, arrestato il leader del clan Cesarano dopo 24 anni di latitanza.

Ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, alias "’o Profeta", e per Gennaro D’Antuono: avrebbero ucciso Tommaso Covito a Santa Maria la Carità (Napoli). Continua a leggere

L’arresto dei due boss

Le autorità hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare per Luigi Di Martino, noto con il soprannome "’o Profeta", e Gennaro D’Antuono. I due sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Tommaso Covito, avvenuto a Santa Maria la Carità, nella provincia di Napoli. L’operazione ha segnato un importante passo nella lotta contro la camorra, mettendo fuori gioco due figure di rilievo del clan dei Cesarano.

Omicidio di Tommaso Covito

Tommaso Covito è stato brutalmente assassinato in quello che sembra essere stato un agguato orchestrato con precisione. Luigi Di Martino e Gennaro D’Antuono sono sospettati di aver organizzato e messo in atto l’omicidio. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato alla luce elementi tali da giustificare la misura della custodia cautelare per entrambi gli imputati, segnando un colpo significativo alle operazioni illegali del clan.

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

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Importuna una donna sul bus e cerca di rubarle il braccialetto: arrestato dalla polizia

Un uomo è stato fermato a Salerno per violenza sessuale e rapina. Prima ha molestato una donna su un autobus, poi ha tentato di rubarle un bracciale e infine si è scagliato contro gli agenti di polizia.

L’incidente sull’autobus

Gli eventi si sono svolti quando l’uomo ha molestato una donna su un autobus pubblico. La situazione ha generato panico tra i passeggeri e chiamate alle forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente per risolvere la questione.

L’arresto

Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, l’uomo ha cercato di difendersi aggredendoli. Dopo una breve colluttazione, la polizia è riuscita a fermarlo. Ora l’uomo deve rispondere delle accuse di violenza sessuale e rapina.

Per ulteriori dettagli sulla vicenda, è possibile consultare l’articolo completo al seguente link: Continua a leggere

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

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Turista ferita da un vaso ai Quartieri Spagnoli: accertamenti sulla funzionalità cerebrale, condizioni gravi

È ricoverata nella Rianimazione dell'”Ospedale del Mare” la 30enne gravemente ferita ieri ai Quartieri Spagnoli; le sue condizioni restano gravissime.

Condizioni critiche della paziente

La giovane donna, colpita in modo accidentale da un vaso caduto da un balcone, si trova in condizioni critiche. I medici dell’Ospedale del Mare stanno monitorando costantemente i parametri vitali della paziente, ma le previsioni restano riservate.

Investigazioni in corso

La Polizia sta portando avanti le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno interrogando i residenti del quartiere e raccogliendo testimonianze per determinare come sia potuto accadere un evento così tragico.

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