Politica
Piano Comune Napoli: tre nuovi porti turistici – Cronache Campania
Il Comune di Napoli ha presentato un ambizioso progetto per la realizzazione di tre porti turistici in città, con l’obiettivo di potenziare la nautica di diporto e creare nuovi posti barca. Il sindaco Gaetano Manfredi ha illustrato il piano durante l’inaugurazione della 50ma edizione del Nauticsud.
Il primo progetto riguarda l’area di Nisida e prevede un project financing che coinvolge parzialmente l’area fuori dal Sito di interesse nazionale (Sin) Bagnoli-Coroglio e parzialmente l’interno della zona Sin. È stato attivato un tavolo interistituzionale per esaminare la proposta di un gruppo di imprenditori che coinvolge anche chi già opera sul territorio.
Per quanto riguarda Mergellina, l’idea è quella di potenziare l’area esistente con l’allungamento della diga foranea. Sono previsti interventi per i servizi a terra e di risistemazione delle banchine. Il Comune è in attesa di una proposta degli operatori privati per portare avanti il progetto, considerando che si tratta di una zona di vincolo e l’autorizzazione della Sovrintendenza è determinante.
Infine, il Comune ha riavviato il lavoro sull’area dell’ex Porto Fiorito, a Vigliena, nella zona Est. Nell’ambito dell’accordo firmato con il Ministero dell’Ambiente è stata inclusa anche l’area a terra, avviando un percorso di bonifica propedeutico alla valutazione di una proposta eventuale di un porto turistico. I finanziamenti per le infrastrutture portuali dovrebbero provenire da capitali privati.
Il presidente di Afina, Gennaro Amato, ha elogiato il piano del Comune e ha dichiarato che il potenziamento di Mergellina è la cosa più semplice da realizzare. Afina ha una propria proposta per Mergellina ed è aperta a collaborare con altri imprenditori. Il successo del piano dipenderà dalla capacità di attrarre capitali privati e ottenere le necessarie autorizzazioni, ma potrebbe avere un impatto positivo sull’economia della città.
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Capitano Ultimo rivela l’identità segreta dopo 31 anni
Un Gestore Coraggioso
In un gesto simbolico carico di significato, il Capitano Ultimo, Sergio De Caprio, ha deciso di svelare il suo volto al pubblico per la prima volta dopo 31 anni, durante il lancio della sua candidatura alle elezioni europee nella lista “Fronte della Libertà” di Cateno De Luca.
Un Passo Coraggioso per il Bene Comune
Di fronte a una folla entusiasta al Teatro Quirino di Roma, l’iconico carabiniere antimafia ha rimosso il passamontagna che per anni ha nascosto la sua identità, dando l’avvio ufficiale alla sua campagna elettorale. “Oggi, dopo 31 anni, tolgo la copertura al mio volto, la mia ultima difesa dalla mafia, perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano con lo stesso coraggio, con la stessa umiltà che ho avuto da carabiniere della gente”, ha dichiarato De Caprio.
Un’Alleanza per il Progresso
La sua decisione di mostrare il proprio volto segna un nuovo capitolo nella sua vita, un passo coraggioso che simboleggia la sua determinazione ad impegnarsi in prima fila per il bene comune, non più nascosto dietro un passamontagna ma a viso scoperto, tra la gente.
Un Impegno per un’Europa Diversa
Al fianco di Cateno De Luca e del “Fronte della Libertà”, De Caprio si presenta come un’alternativa alle forze politiche tradizionali, unendosi a coloro che condividono la sua visione di un’Europa “delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano”. Con determinazione, il Capitano Ultimo ha affermato: “Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel Fronte della Libertà, lontano dai partiti dei padroni di sempre e di tutto, fianco a fianco con la gente per costruire l’Europa delle città, degli ecosistemi, dell’energia rinnovabile, dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano per costruire, insieme, l’unica politica possibile, la politica del bene comune. Si, lo faremo insieme e non c’è cosa più grande, per me”.
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Procuratore Airoma lascia Csm per restare ad Avellino
Airoma decide di rimanere Procuratore ad Avellino
Domenico Airoma ha deciso di restare Procuratore a Avellino anziché assumere l’incarico al Csm, nonostante fosse stato preso in considerazione per la posizione di segretario generale del Consiglio superiore della magistratura.
Una scelta confermata dal magistrato
Dopo essere stato valutato positivamente per la sua esperienza e competenza, Airoma ha confermato la sua decisione di continuare il suo lavoro come Procuratore ad Avellino. Questa scelta è stata sorprendente, considerando che era considerato uno dei candidati più qualificati per il ruolo al CSM.
Esperienza e competenza al servizio di Avellino
Airoma ricopre il ruolo di Procuratore ad Avellino da tre anni, mettendo a disposizione della città la sua esperienza e competenza. Nonostante le opportunità offerte a livello nazionale, ha scelto di restare nella sua attuale posizione per continuare a servire la comunità di Avellino.
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Nordio si difende da Gratteri: “Fatto test psico-attitudinale, pronto per altri”
Il Ministro della Giustizia risponde alle dichiarazioni del procuratore di Napoli
In risposta alle dichiarazioni del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “Il test psico-attitudinale l’ho già sostenuto in passato e per quanto riguarda altri eventuali test, sono pienamente disponibile”.
La posizione del Ministro Nordio sui test per i pubblici ministeri
Nordio ha sottolineato che, riguardo ai test, “la ragione pura” sta nel fatto che “abbiamo accolto le osservazioni delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato che proponevano questa misura, e la ragione pratica risiede nel fatto che le forze dell’ordine sono sottoposte a test attitudinali. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non vedo perché non dovrebbe essere sottoposto al test attitudinale come lo sono coloro che lavorano sotto di lui”.
La gestione del processo di assunzione dei magistrati
Rispondendo alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), Nordio ha chiarito: “Tutto il processo di assunzione dei magistrati sarà gestito dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), senza interferenze governative”.
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