Seguici sui Social

Cronaca

Minacce dal carcere di Spoleto a proprietari casa abusata a Sant’Erasmo: Napoli in allarme

Pubblicato

il

Minacce dal carcere di Spoleto a proprietari casa abusata a Sant’Erasmo: Napoli in allarme

Una famiglia residente a Sant’Erasmo, Napoli, ha segnalato al deputato Francesco Emilio Borrelli un caso di occupazione abusiva protrattasi nel tempo. La donna coinvolta ha raccontato di essere stata minacciata e persino aggredita da occupanti abusivi dell’appartamento, giungendo al punto di ricevere lettere minatorie dal marito detenuto a Spoleto.

Quest’ultimo esprime la volontà di riavere la tranquillità per la sua famiglia e chiede che vengano presi provvedimenti. La situazione denunciata ha suscitato preoccupazione e indignazione da parte del deputato Borrelli, il quale ha sottolineato l’importanza di accertare rapidamente i fatti per restituire la casa ai legittimi proprietari.

Questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di soprusi subiti dalla famiglia, costretta a vivere nel terrore per anni. “Voi dovete far stare tranquilla la mia famiglia” scrive l’uomo dal carcere dove sta scontando una pena per estorsione “a me queste cose non mi piacciono. Chiama tuo fratello e tua sorella, dovete togliere l’avvocato. Mo non voglio sapere niente più, io sto stanco di voi per le vostre st***te, voglio stare tranquillo”.

“Non ce la facciamo più, viviamo nel terrore, sono anni che subiamo, queste persone devono andare via” è lo sfogo della donna che si è rivolta al deputato Borrelli. “Io ho denunciato tutto quello che ho subito – prosegue la donna – perché noi non ci affidiamo ai boss della zona ma ci affidiamo alla legge.

Sono anni che buttiamo soldi in avvocati e paghiamo le tasse su una casa che non possiamo utilizzare. Siamo esasperati e non ci arrenderemo fino a quando la casa non ci verrà restituita”. “I fatti vanno accertati rapidamente così da restituire la casa ai legittimi proprietari” tuona Borrelli.

Questa famiglia da troppo tempo subisce i soprusi, le prepotenze e le violenze degli occupanti abusivi e dei parenti galeotti. Adesso le minacce arrivano direttamente dal carcere. I soggetti che credono di poter vivere impunemente sulle spalle della società, occupando abusivamente le case, vivendo di sussidi, commettendo reati, vanno stroncati duramente. La proprietà privata, così come quella pubblica, non sono a disposizione di chi se le prende con la violenza, quest’idea parassitaria va combattuta con ogni mezzo”. Ha così concluso Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Martina Carbonaro ancora viva sotto l’armadio: orrore nell’autopsia

Pubblicato

il

Martina Carbonaro ancora viva sotto l’armadio: orrore nell’autopsia

La Storia di Martina Carbonaro: Un Caso di Femminicidio che Sgomenta

La vicenda di Martina Carbonaro, la giovane ragazza di 14 anni originaria di Afragola, uccisa nel mese di maggio e il cui corpo è stato ritrovato all’interno di un edificio dell’ex stadio “Moccia”, rappresenta un’espressione di violenza così estrema e inaudita che i suoi dettagli, emersi a seguito delle indagini e delle perizie, raccontano una storia di un orrore quasi incredibile. La violenza che ha caratterizzato questo femminicidio ha scosso profondamente la comunità, sollevando interrogativi fondamentali sulla sicurezza e sulla protezione delle giovani donne nella società.

Gli Accertamenti e le Indagini

Gli accertamenti condotti sul caso hanno incluso l’analisi di alcuni capelli, che sono stati trovati vicino al luogo del ritrovamento del corpo. Questi elementi sono stati sottoposti a esami approfonditi al fine di determinare se potessero essere collegati all’omicidio o se potessero fornire qualsiasi indizio utile per identificare il responsabile di questo crimine orrendo.

Le Perizie e i Dettagli Emergenti

Le perizie condotte sul corpo di Martina Carbonaro hanno rivelato una violenza di una brutalità senza pari. I dettagli emersi da queste indagini forensi dipingono un quadro di una fine tragica e terribile, che riflette un atto di violenza esercitata con estrema crudeltà. Questi elementi sono stati cruciali per comprendere i momenti finali della vita di Martina e per proseguire le indagini mirate a identificare e perseguire il responsabile di questo atto efferato.

L’Impatto sulla Comunità e la Richiesta di Giustizia

Il caso di Martina Carbonaro ha avuto un impatto profondo sulla comunità di Afragola e oltre, scuotendo le coscienze e sollevando una forte richiesta di giustizia. La perdita di una vita così giovane e piena di promesse in modo così crudele e ingiusto ha mobilitato l’opinione pubblica, che chiede non solo giustizia per Martina e per la sua famiglia, ma anche un impegno rinnovato nella lotta contro la violenza di genere e per la sicurezza delle donne.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Funerali di Ciro Rapuano, Napoli in lutto e rabbia

Pubblicato

il

Funerali di Ciro Rapuano, Napoli in lutto e rabbia

Napoli è stata scossa da una tragedia che ha lasciato la città nel dolore e nella rabbia. L’uccisione di Ciro Rapuano, un 59enne che è stato brutalmente assassinato a coltellate nel cuore di Forcella, ha suscitato un’ondata di emozioni che sono state palpabili durante i funerali celebrati nella storica chiesa della Pietà dei Turchini, in via Medina. La comunità si è ritrovata per rendere omaggio alla vittima e per esprimere il proprio cordoglio ai familiari e agli amici di Ciro.

La cerimonia funebre

La cerimonia funebre ha visto la partecipazione di numerosi fedeli che hanno voluto rendere omaggio a Ciro Rapuano. Il feretro dell’uomo è stato accolto con un lungo e commosso applauso, segno della stima e dell’affetto che la comunità nutriva nei suoi confronti. La rabbia e il dolore per la sua morte sono stati palpabili in ogni momento della cerimonia, che si è svolta in un’atmosfera di grande emozione.

La reazione della comunità

La comunità di Napoli ha reagito con sdegno e tristezza alla notizia dell’uccisione di Ciro Rapuano. La sua morte ha suscitato un forte risentimento nei confronti di coloro che hanno compiuto il crimine e ha risvegliato il desiderio di giustizia e di sicurezza nella città. I funerali di Ciro Rapuano sono stati un’occasione per la comunità di unirsi e di manifestare il proprio sostegno ai familiari e agli amici della vittima.

Il ricordo di Ciro Rapuano

Ciro Rapuano sarà ricordato come un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Napoli. La sua morte è stata una perdita per tutti coloro che lo conoscevano e lo stimavano. I funerali hanno rappresentato un’occasione per celebrare la sua vita e per rendergli omaggio. La sua memoria verrà preservingata viva nel cuore della comunità, che continuerà a lottare per la giustizia e per la sicurezza nella città.

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Bodybuilder napoletano fermato a Isernia con anabolizzanti

Pubblicato

il

Bodybuilder napoletano fermato a Isernia con anabolizzanti

I recenti controlli a tappeto effettuati dalla Guardia di finanza a Isernia hanno portato a una scoperta significativa. Un bodybuilder napoletano è stato fermato e denunciato dopo che è stato trovato in possesso di una grande quantità di anabolizzanti vietati. L’uomo era stato sottoposto a un’ispezione veicolare da parte dei militari del Comando provinciale, che hanno scoperto numerose compresse all’interno della sua auto.

La scoperta degli anabolizzanti

I militari della Guardia di finanza hanno condotto un’operazione di controllo a tappeto a Isernia, portando alla luce una vicenda che ha destato grande preoccupazione. Il bodybuilder napoletano, che non ha voluto farsi identificare, è stato fermato e sottoposto a un’ispezione approfondita. All’interno della sua auto, i militari hanno trovato un ingente quantitativo di anabolizzanti, sostanze vietate per via dei loro effetti collaterali e delle gravi conseguenze per la salute.

Le conseguenze per il bodybuilder

Il bodybuilder napoletano è stato denunciato e dovrà rispondere delle accuse a livello legale. Gli anabolizzanti rappresentano un problema serio per la salute pubblica, in quanto possono causare gravi danni fisici e psicologici. L’uso di queste sostanze è vietato e può comportare severe sanzioni penali. La Guardia di finanza continua a lavorare per contrastare il traffico degli anabolizzanti e proteggere la salute della comunità.

La lotta contro gli anabolizzanti

La scoperta degli anabolizzanti a Isernia rappresenta soltanto uno degli episodi di una più ampia lotta contro il traffico di sostanze dopanti. La Guardia di finanza e le altre forze dell’ordine sono impegnate in un’opera di controllo e prevenzione per tutelare la salute dei cittadini e combattere il fenomeno del doping. Gli sforzi congiunti delle autorità hanno già portato a numerous arresti e sequestri, e la lotta contro gli anabolizzanti resta una priorità per garantire una società più sana e sicura.

Fonte

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]