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Cronaca Giudiziaria

Impagnatiello commosso in aula per le foto di Giulia Tramontano – Cronache Campania

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Impagnatiello commosso in aula per le foto di Giulia Tramontano – Cronache Campania

Stamane durante il processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, la fidanzata incinta, Alessandro Impagnatiello ha mostrato segni evidenti di angoscia. Nel momento in cui è stata proiettata l’immagine del corpo di Giulia, ha iniziato a singhiozzare e ha tenuto la testa tra le mani senza più alzare lo sguardo.

Il maresciallo Pasquale Afeltre della squadra Omicidi del nucleo investigativo dei carabinieri ha delineato il percorso delle indagini attraverso una serie di slide. Le indagini sono partite dalla sera del 28 maggio, quando Impagnatiello e la madre hanno denunciato la scomparsa di Giulia presso la caserma di Senago, fino al ritrovamento del suo cadavere la notte tra il 31 maggio e il 1° giugno. Questa è stata la prima testimonianza nel processo in cui il 30enne, imputato per l’omicidio pluriaggravato della fidanzata incinta, è stato presente in aula.

Dalle indagini è emerso che nella sera del 27 maggio Impagnatiello aveva dichiarato di essere uscito per comprare cocaina a Milano, mentre Giulia sarebbe andata a prendere delle sigarette. Tuttavia, il civico indicato, viale Certosa 390, si è rivelato inesistente dopo una semplice ricerca su Google Maps. Le telecamere lo hanno ripreso quella notte in strada, vicino al palazzo al numero 290, dove abita l’amante che aveva cercato di incontrare.

Durante la testimonianza sono emersi anche i messaggi inviati da Impagnatiello a Giulia la mattina del 28 maggio, quando l’avrebbe già uccisa con 37 coltellate, cercando di far credere che fosse ancora viva. Le domande degli avvocati si sono concentrate sullo spostamento del corpo, dalla residenza alla cantina, al box e infine al luogo del ritrovamento, indicato dallo stesso Impagnatiello.

Inoltre, è emerso che il 5 febbraio dell’anno scorso, mentre era all’aeroporto di Malpensa ad aspettare Giulia, Impagnatiello stava facendo ricerche sul “cloroformio” sul suo smartphone. Aveva cercato anche “veleno per topi in gravidanza”. Durante dicembre 2022 e gennaio e maggio 2023, le ricerche sul suo telefono includevano anche “veleno per topi incinta”, “veleno per topi in gravidanza” e “veleno per topi uomo”. È stato anche evidenziato che è stata trovata e sequestrata del veleno per topi nello zaino dell’imputato.
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