Cronaca
Il furto più grande è non sentirsi sicuri
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Raid di ladri alla Libreria La Bottega delle Parole di San Giorgio a Cremano. I malviventi sono entrati in azione nella notte tra sabato e domenica scorsi. Sfondata la porta, strappato il cassetto della cassa, distrutto il gazebo esterno. Una devastazione senza senso, per rubare pochi spiccioli. “Non sentirsi al sicuro è il furto più grande”, commenta amareggiata Miryam Gison, scrittrice e libraia, che gestisce La Bottega, tra gli organizzatori di Ricomincio dai libri. Il furto e la vandalizzazione sono stati denunciati ai carabinieri che indagano sulla vicenda.
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“Tanti danni, per rubare pochi spiccioli”
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La libreria ieri ha avvisato tutti i clienti che non avrebbe aperto: “Abbiamo subito un furto questa notte – si legge nel messaggio pubblicato su Facebook – pertanto gli eventi di oggi sono tutti annullati. Il parco resta chiuso. È stata manomessa la porta, divelto il cassetto della cassa e distrutto il gazebo presente all’esterno, utilissimo per le libraie durante gli eventi, soprattutto in caso di maltempo. Rubata una cifra irrisoria presente in cassa. Tanti danni e nessun furto di libri e giochi”.
Tanto dolore per i danni subiti da parte di chi ogni giorno si impegna per tenere vivo un centro di aggregazione e un punto di riferimento culturale per la città del Napoletano. La libreria si trova all’interno di Villa Falanga. Non è la prima volta che finisce nel mirino di ladri e malviventi. “A esattamente un anno dalla prima presentazione del racconto “Libreria aperta per resistenza” – ha commentato Miryam Gison – questa mattina l’apertura di Villa Falanga ci ha dato una nuova, amarissima, sorpresa. Dovevamo accogliere tanti appassionati lettori per l’evento All you can read e tanti piccoli partecipanti al laboratorio creativo e invece è stato necessario annullare tutto. Resistiamo, resisteremo sicuramente, ma l’energia e la voglia si assottiglia sempre più. Siamo una libreria, cosa si aspettavano di trovare in cassa? Se avessero rubato dei libri avremmo pensato ad un ladro lettore, a un gruppo di furfanti appassionati di romanzi e invece ci tocca solo sanare danni. Enormi danni considerando quanto incassiamo”. A breve riprenderanno tutti gli eventi aperti al pubblico e tutte le consuete attività della libreria che rendono tale luogo molto più di un locale commerciale ma un vero e proprio presidio culturale a vantaggio di tutta la popolazione locale.
Gison: “Stanchi di essere vittime”
Mryam Gison ha poi aggiunto:
L’ondata di affetto e sostegno, che ci arriva da tutti voi, ci dimostra che anche nei momenti bui c’è sempre una luce. Ci tengo a ringraziare ognuno di voi. Sentirsi violati rappresenta il furto più grande, sapere di non essere al sicuro, fermarsi nella programmazione di nuovi spazi perché spaventati dal timore di come saranno devastati, vandalizzati, quello è il vero danno che pesa, più di qualsiasi danno materiale. Siamo stanchi di essere le vittime, quelli derubati un’altra volta, vorremmo che di noi si parlasse solo per le attività culturali che proponiamo, per gli eventi che organizziamo. Stavolta pesa proprio tanto
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Cronaca
Ponticelli, casa trasformata in un laboratorio di droga: sequestrati 10 chili tra cocaina, marijuana e hashish
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 30 anni, grazie al quale gli agenti hanno scoperto una casa trasformata in vero e proprio laboratorio di droga.
All’apparenza una normale abitazione, che era però stata trasformata in un vero e proprio laboratorio di droga: a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, gli agenti del locale commissariato della Polizia di Stato hanno sequestrato 10 chili di sostanza stupefacente e arrestato un uomo di 30 anni.
Durante il servizio di controllo del territorio i poliziotti, mentre transitavano in via Immacolata Concezione, hanno notato un uomo uscire frettolosamente da una casa che, alla vista degli agenti, si allontanava, facendo perdere momentaneamente le sue tracce. Insospettiti, i poliziotti hanno deciso di controllare quell’abitazione, scoprendo il laboratorio di droga: all’interno sono stati infatti rinvenuti 5 chili di marijuana, 38 panetti di hashish del peso complessivo di 4 chili e vari pezzi di cocaina del peso di 1 chilo. In camera da letto, inoltre, gli operatori hanno scoperto due serre, complete di impianto di ventilazione e contenenti diverse piante di marijuana.
Dopo la scoperta e il sequestro del laboratorio e della droga, inoltre, i poliziotti hanno rintracciato l’uomo che era riuscito a darsi alla fuga: si tratta di un 30enne, che è stato arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di munizioni.
Cronaca
Ai domiciliari, si fa da solo i certificati medici per poter uscire: nei guai un 55enne nel Napoletano
Nell’abitazione del 55enne a Casalnuovo, nella quale l’uomo era ristretto ai domiciliari, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio kit per falsificare i certificati medici; sequestrate anche una pistola, risultata rubata, e le relative munizioni.
In casa aveva un vero e proprio kit per creare certificati medici falsi. Questa la scoperta effettuata dai carabinieri a Casalnuovo, nella provincia di Napoli, nell’appartamento di un uomo di 55 anni, che in quell’abitazione era ristretto agli arresti domiciliari. L’uomo, infatti, usufruisce dei permessi medici per uscire di casa e curarsi, dal momento che sarebbe affetto da una talassemia. I carabinieri della tenenza di Casalnuovo, però, hanno voluto vederci chiaro e, nella serata di ieri, martedì 19 novembre, hanno effettuato un blitz nell’abitazione.
Il 55enne è stato arrestato per detenzione di una pistola rubata
L’uomo è apparso tranquillo, ma i carabinieri hanno setacciato la casa palmo a palmo. Nel bracciolo del divano la prima sorpresa: una pistola calibro 9 short, risultata rubata nel 2019 e perfettamente funzionante, con relativo munizionamento, 40 proiettili in totale. Nell’appartamento, però, c’è dell’altro: i militari dell’Arma trovano, infatti, un timbro dell’Asl, alcuni ritagli di vari timbri tondi dell’Asl e di altri enti della Regione Campania. Nel computer, poi, la sorpresa finale: file editabili per la creazioni di certificati medici. Infine, i carabinieri hanno sequestrato 1.215 euro in contanti.
Al termine del controllo, il 55enne è stato arrestato per la detenzione dell’arma da fuoco. Ulteriori approfondimenti sono in corso sulla documentazione medica…
Cronaca
Cane randagio ucciso a fucilate, era la mascotte del paese: orrore in Cilento
A Ceraso, nella provincia di Salerno, un cane randagio, “adottato” da tutto il paesino, è stato ucciso a colpi di fucile. Indagini in corso per individuare il responsabile.
Immagine di repertorio
Una comunità intera aveva sperato che ce la potesse fare. E invece il cane randagio, “adottato” e benvoluto da tutto il paese, che due giorni fa era stato ferito a colpi di fucile, è morto: accade a Ceraso, piccola cittadina nella zona interna del Cilento, nella provincia di Salerno. È l’associazione animalista APA, attraverso i suoi canali social, a rendere nota la morte dell’animale che, dopo essere stato ferito, è stato portato in una clinica veterinaria, nella vicina Roccagloriosa. “È morto – scrive l’associazione -. Che tu possa soffrire fino all’ultimo giorno della tua vita da infame” conclude, poi, rivolgendosi al responsabile. Proprio per identificare l’autore sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine.
Lo scorso 18 novembre, negli uffici del Comune di Ceraso era arrivata una segnalazione: un cane giaceva a bordo strada in una pozza di sangue. Soccorso, l’animale è stato portato immediatamente dal veterinario, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, dopo il quale la prognosi è rimasta riservata, a causa delle sue gravi condizioni di salute, fino purtroppo al decesso, sopraggiunto nelle scorse ore. L’intera comunità, come detto, aveva pregato affinché il cane potesse salvarsi.