Cronaca
I titolari del Castello delle Cerimone ricorrono a Strasburgo

I titolari de Il Castello delle Cerimonie hanno annunciato che si appelleranno alla Corte di Strasburgo dopo la decisione della Cassazione. Secondo uno dei soci e proprietari, Ciro Polese, si sentono ingiustamente trattati e pensano che la Cassazione non abbia nemmeno letto le prove. Vogliono essere valutati da una corte imparziale. Nel frattempo, stanno continuando a lavorare perché il Tribunale ha affidato loro l’azienda per evitare licenziamenti.
“Riteniamo di aver subito un’ingiustizia”, ha detto Ciro Polese. E poi ha aggiunto: “Siamo tutti avviliti, insieme alle nostre circa 300 famiglie che lavorano con noi tra diretto e indotto. Pensavamo che la giustizia fosse diversa, che con i reati finiti in prescrizione non si procedesse in questo modo, non ce l’aspettavamo questa decisione”.
Oltre 200 famiglie temono per il loro futuro a causa della confisca del Castello delle Cerimonie, che rappresenta un’importante fonte di reddito e occupazione per Sant’Antonio Abate.
L’immobile abusivo può essere demolito o utilizzato solo a scopi di pubblica utilità, quindi il sindaco sta cercando una soluzione che non privi il territorio dell’azienda ricettiva. Un incontro tra il sindaco, il prefetto di Napoli e i vertici della Procura è programmato per discutere della situazione.
Il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale ha spiegato: “È un verdetto inatteso che ci colpisce molto poiché si tratta di una struttura ricettiva importante per il nostro territorio, che da anni offre lavoro a centinaia di famiglie. Al momento non ci è stato notificato nulla, daremo seguito alla sentenza e avvieremo sicuramente un’interlocuzione con le autorità preposte per gestire al meglio la situazione”.
Si potrebbe pensare di assegnare la gestione a privati, attraverso un bando pubblico che però dovrebbe escludere eventuali ingerenze o presenze degli attuali titolari o gestori appartenenti alla famiglia. Dalla struttura, infine, il Comune dovrebbe ricavare un fitto che andrebbe a scopi di pubblica utilità.
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Cronaca
Pregiudicati di Scampia fermati a Gricignano con arnesi da scasso

Nella notte scorsa, i Carabinieri della Stazione di Gricignano di Aversa hanno effettuato un blitz che ha sventato un possibile colpo. L’operazione ha portato all’arresto di tre pregiudicati, tutti provenienti dai quartieri napoletani di Secondigliano e Scampia. I tre uomini, di età compresa tra i 27 e i 36 anni, sono stati fermati in via Boscariello, a Gricignano di Aversa, e sono stati trovati in possesso di arnesi da scasso e passamontagna.
Dettagli dell’Operazione
L’operazione dei Carabinieri è stata condotta con grande professionalità e tempestività, permettendo di sventare un possibile reato e di mettere in sicurezza la zona. I tre pregiudicati, con precedenti penali, sono stati identificati e fermati grazie alle indagini condotte dalle forze dell’ordine.
I Sospetti e le Indagini
Le indagini sono ancora in corso per determinare le reali intenzioni dei tre sospetti e per scoprire se ci sono altri coinvolti nell’operazione. I Carabinieri stanno lavorando per raccogliere ulteriori informazioni e per analizzare gli oggetti sequestrati durante l’arresto.
Risultati dell’Operazione
L’operazione ha avuto un esito positivo, grazie alla prontezza e all’efficacia dei Carabinieri. La zona di Gricignano di Aversa è stata messa in sicurezza e i tre pregiudicati sono stati fermati prima che potessero commettere ulteriori reati. L’operazione è un esempio di come le forze dell’ordine possano lavorare insieme per prevenire la criminalità e proteggere la comunità.
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Cronaca
Vandalismo a Torre del Greco: devastato quartiere Sant’Antonio

Torre del Greco è stata teatro di un nuovo episodio di vandalismo nella notte, che ha colpito un’area pubblica nel cuore del quartiere Sant’Antonio. L’incrocio tra via Nazionale e via De Gasperi è diventato il luogo di un atto di distruzione che ha lasciato la comunità locale sconvolta. Un bel tavolo rotondo di pietra lavica, arricchito da maioliche fatte a mano, è stato rotto, becando un altro duro colpo alla città.
Il Contesto
Il tavolo in questione non è una semplice struttura urbana, ma rappresenta un elemento importante del patrimonio culturale e artistico locale. La sua realizzazione è il risultato di un’arte tradizionale che richiede grande abilità e dedizione, rendendolo un vero e proprio tesoro per la comunità di Torre del Greco.
Un Episodio di Vandalismo non Isolato
Purtroppo, l’episodio di vandalismo che ha interessato il tavolo di pietra lavica non è un caso isolato. Come riferito da alcuni residenti, questo non è il primo atto di violenza contro l’arredo urbano della zona. La mancanza di rispetto per il patrimonio comune e la sconsideratezza con cui alcuni individui agiscono sono aspetti preoccupanti che necessitano di un’attenzione e di un’impegno maggiore da parte delle autorità locali per prevenire simili episodi in futuro.
La Comunità Reagisce
La reazione della comunità locale è stata immediata, con molti residenti che hanno condannato fermamente gli atti di vandalismo. La speranza è che episodi del genere non si ripetano e che la città possa tornare a essere un luogo sicuro e rispettoso per tutti. La collaborazione tra cittadini e amministrazione locale sarà fondamentale per riportare la pace e il decoro nelle aree pubbliche, preservando il patrimonio culturale e artistico di Torre del Greco per le generazioni future.
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Niko Pandetta libero dopo 3 anni di detenzione

Il trapper catanese Vincenzo Pandetta, conosciuto con lo pseudonimo di Niko, è finalmente tornato in libertà dopo aver trascorso tre anni in carcere. La sua storia è stata segnata da alti e bassi, con una carriera musicale in costante ascesa e una vita personale segnata da problemi con la giustizia. L’arresto di Niko risale al 2022, quando fu trovato a Milano dopo giorni di irreperibilità. Questo evento fu la conseguenza di una condanna definitiva a quattro anni per spaccio di stupefacenti.
La carriera di Niko
La carriera musicale di Niko ha sempre sido caratterizzata da un successo crescente, nonostante le difficoltà personali. Il suo stile unico e la sua capacità di creare canzoni che risuonano con il pubblico lo hanno reso uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana.
L’arresto e la condanna
L’arresto di Niko avvenne a Quarto Oggiaro, un quartiere di Milano, dopo una lunga ricerca da parte delle autorità. La sua condanna a quattro anni per spaccio di stupefacenti fu il risultato di un lungo processo giudiziario. Nonostante le difficoltà, Niko ha sempre mantenuto una grande popolarità tra i suoi fan, che lo hanno sostenuto durante tutto il periodo della sua reclusione.
La libertà e il futuro
Ora che Niko è tornato in libertà, il suo futuro è ancora incerto. Ci si chiede se tornerà a dedicarsi alla musica o se prenderà una strada diversa. Una cosa è certa, però: Niko ha sempre dimostrato una grande resilienza e una capacità di superare gli ostacoli, quindi è probabile che continuerà a lottare per raggiungere i suoi obiettivi. I suoi fan sono già in fermento, sperando che il loro idolo torni presto sulla scena musicale con nuove canzoni e nuovi progetti. Solo il tempo dirà cosa riserva il futuro per Niko, ma una cosa è certa: la sua storia sarà sempre seguita con grande interesse dal pubblico e dai media.Fonte