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Cronaca Giudiziaria

Cronache della Campania: il latitante Dario Federico e il suo feudo a Marina di Stabia

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Cronache della Campania: il latitante Dario Federico e il suo feudo a Marina di Stabia

Il boss Dario Federico, meglio conosciuto come Dariuccio, è un latitante per associazione mafiosa ed estorsione. Afferma di dominare il Porto di Marina di Stabia a Castellammare di Stabia, dove ha imposto il suo predominio attraverso un raid criminale, per gestire posti barca per la sua attività di noleggio. Dopo essere uscito dal carcere nel 2020, ha ricostruito la sua cerchia criminale e organizzato un’affare lucroso attraverso la società Tremar srl, con sede a Pompei e intestata alle sue figlie, che si occupa del noleggio di barche e gommoni.

Il porto di Marina di Stabia, definito il suo “feudo”, è stato conquistato nel 2022 con un raid in cui hanno preso parte tutti i suoi fedelissimi. Le intercettazioni raccontano l’episodio, e sono agli atti dell’inchiesta della Dda di Salerno che ha portato 31 persone in carcere, mentre 5, tra cui il boss Dario Federico, sono sfuggiti all’ordinanza cautelare firmata dal gip Pietro Indinnimeo.

Durante il raid, Dariuccio ha minacciato il responsabile del porto turistico di Marina di Stabia, costringendolo a chiudere il parcheggio, il porto e ad alzare i gommoni da mare. Inoltre, ha chiesto 200mila euro di estorsione. Il raid ha costretto la vittima a cedere alle richieste di Dario Federico, ottenendo otto posti barca a un prezzo di favore e un posto barca gratuito per evitare ritorsioni.

Dario Federico si vantava di aver fatto uno “show” durante il raid, e si faceva pubblicità sui social riguardo ai posti barca e al noleggio dei suoi gommoni a Marina di Stabia. Al raid avvenuto nell’aprile del 2022 avrebbero partecipato almeno dieci persone in sella a motociclette di grossa cilindrata.

Inoltre, è emerso che Dario Federico aveva la possibilità di impedire l’accesso a barche di altre società nel porto di Marina di Stabia o di farle togliere per consentire l’accesso e la collocazione nel posto barca di altri gommoni riferibili a lui. Tutto questo per imporre il suo predominio nel porto stabiese.
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