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Cronaca Giudiziaria

Camorra, i killer uccisero il cane e Francesco Esposito o’ chiattone – Cronache della Campania

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Camorra, i killer uccisero il cane e Francesco Esposito o’ chiattone – Cronache della Campania

Il killer di camorra ha recentemente confessato di aver avvelenato un cane prima di uccidere la vittima designata, temendo che l’animale avrebbe potuto abbaiare in sua presenza.

La faida di camorra che ha insanguinato le strade della zona orientale di Napoli e dei paesi vesuviani confinanti è un problema che dura da anni. Nel caso di Francesco Esposito, detto ‘o chiattone, referente per il clan Mazzarella a Marigliano, il coinvolgimento con il boss Cristiano Piezzo ha portato a contrasti con Luigi Esposito, noto come ‘o sciamarro, alleato dei nemici storici dei Mazzarella.

Grazie alle confessioni del killer Michele Minichini e alla testimonianza del pentito Massimo Pelliccia, è stato scoperto un cold case di camorra in cui Esposito è stato ucciso la sera del 5 febbraio 2016 sotto la sua abitazione a Marigliano. Minichini ha confessato di aver sparato un colpo di pistola alla vittima a richiesta di Tommaso Schisa.

I provvedimenti restrittivi sono stati notificati in carcere al boss della “44” del Rione Villa, Ciro Rinaldi, a Luigi Esposito, a Luisa De Stefano, a Vincenza Maione e al killer Michele Minichini. Il pentito Massimo Pelliccia ha svelato il movente dell’omicidio, raccontando come Francesco Esposito avesse l’incarico di segnalare l’arrivo di Luigi Esposito a Raffaele Aurelio. Quando Luigi Esposito venne a sapere dell’agguato organizzato ai suoi danni, decise di ammazzare Francesco Esposito in concerto con Luisa De Stefano e Vincenza Maione.
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