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Cronaca

Auto reimmatricolata in Polonia e rivenduta a Volla: operazione commerciale internazionale

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Auto reimmatricolata in Polonia e rivenduta a Volla: operazione commerciale internazionale
L'automobile rubata nel 2022 e ritrovata a Volla dopo essere stata reimmatricolata in Polonia

L’automobile rubata nel 2022 e ritrovata a Volla dopo essere stata reimmatricolata in Polonia

Un lungo viaggio da Napoli alla Polonia per poi tornare ancora nella provincia di Napoli: un’automobile rubata nel 2022 ha attraversato mezza Europa dal Mediterraneo al Baltico solo per poi essere recuperata dai poliziotti e restituita al legittimo proprietario. Non è bastato, dunque, l’averla reimmatricolata dopo un breve periodo all’estero: alla fine è stata comunque identificata e, dopo il sequestro, restituita alla persona alla quale era stata rubata poco meno di due anni fa.

Tutto è iniziato su via Filichito a Volla, nell’hinterland di Napoli, durante un banale controllo della Polizia Metropolitana: in particolare, gli agenti hanno fermato una Smart For Four che, da un primo controllo, era risultata in regola di tutto. Ma da controlli più approfonditi, è emerso che l’auto fosse appunto stata precedente immatricolata in Polonia, e che alcuni dati non corrispondevano tra loro. E così, i controlli si sono estesi ulteriormente, facendo emergere che il telaio non era quello originale, e a quel punto i sospetti si sono rivelati concreti. L’automobile, infatti, è risultata rubata nel 2022 a Napoli.

Un tipo di furto sempre più frequente: automobile fatte sparire in Italia e poi portate all’estero dove vengono “rinazionalizzate” e quindi riportate in Italia dove vengono, nuovamente, vendute con nuovi documenti. Ma non sempre tutto va secondo i piani: questa volta, le nuove targhe e la nuova documentazione, tutta italiana, non è bastata a far emergere il doppio cambio di immatricolazione (da italiano a polacco e poi nuovamente da polacco a italiano). Il possessore dell’auto, dal valore di 15mila euro, è stato quindi denunciato per riciclaggio, mentre il veicolo è stato sequestrato in attesa di poter essere restituito al legittimo proprietario.

L'automobile rubata nel 2022 e ritrovata a Volla dopo essere stata reimmatricolata in Polonia

L’automobile rubata nel 2022 e ritrovata a Volla dopo essere stata reimmatricolata in Polonia

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In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano

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In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano

Due 21enni arrestati a Brusciano, nel Napoletano: in auto hashish e una pistola col colpo in canna nel cruscotto.

Immagine di repertorio

Erano in auto con una pistola nel cruscotto colpo in canna ed hashish: due le persone arrestate a Brusciano dai carabinieri durante un servizio a lungo raggio nelle aree popolari nella provincia di Napoli. Nel dettaglio, i militari dell’Arma attorno alle due di notte hanno notato un’automobile con all’interno due persone: da un controllo, è emerso che entrambi fossero 21enni già noti alle forze dell’ordine, e così sono scattate le prime perquisizioni, che hanno permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare quattro grammi di hashish, facendo scattare i controlli più approfonditi.

Ed è stato lì che i carabinieri hanno ritrovato nel cruscotto una pistola a tamburo con matricola abrasa e colpo in canna, all’interno del cruscotto. L’arma, subito sequestrata, sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se ci sia stato un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. Per i due, invece, è scattato l’arresto e si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria: dovranno rispondere di detenzione di arma illegale.

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Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

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Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.

Immagine di repertorio

Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.

Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore

Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.

Indagini sulla natura del liquido ingerito

Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.

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“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

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“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

Proseguono le indagini sul pestaggio della prof a Castellammare di Stabia; alcune mamme parlano di video espliciti mandati ai bambini, di cui però non è emersa traccia.

L’insegnante di sostegno picchiata da una trentina di genitori giovedì scorso a Castellammare di Stabia (Napoli) sapeva di essere finita “nel mirino” dei genitori, e credeva che fosse successo per una eccessiva confidenza che aveva dato a una delle bambina e che la madre aveva frainteso. Lo si evince da un messaggio vocale che la prof aveva inviato il giorno prima dell’aggressione e nel quale, oltre ad accennare alla vicenda, la donna manifesta l’intenzione di chiedere un trasferimento. L’audio è stato trasmesso da “Ore 14”, il programma condotto dal giornalista Milo Infante su Rai Due.

Il raid risale al 14 novembre. In quella circostanza un gruppo di circa 30 persone aveva fatto irruzione tentando di linciare la prof; la donna era stata salvata dal padre, che nel parapiglia ha rimediato la frattura di un polso. L’insegnante ha dovuto fare ricorso alle cure mediche: trauma cranico, trenta giorni di prognosi.

Le accuse delle mamme di Scanzano

Alcune delle mamme hanno riferito nel corso della trasmissione di avere denunciato l’insegnante martedì, e di avere segnalato mercoledì e giovedì la vicenda ai vertici scolastici. Secondo il loro racconto gli abusi sessuali sarebbero avvenuti ai danni di 5 bambini e sarebbero collegati ad una chat chiamata “La Saletta” dove, a loro dire, la donna avrebbe mostrato video a contenuto sessuale esplicito e di pedofilia; una delle mamme, sentita dal programma, ha detto che l’insegnante avrebbe anche minacciato di morte una bambina che…

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