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Cronaca

Arrestato marocchino per furto auto nel centro storico Napoli

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Arrestato marocchino per furto auto nel centro storico Napoli

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato un uomo durante un servizio di controllo del territorio nella mattinata di ieri. L’uomo stava tentando di rubare un’auto nel centro storico di Napoli.

Mentre transitavano in via del Grande Archivio all’angolo con via San Biagio dei Librai, gli agenti hanno avvistato un individuo che stava manipolando un’auto parcheggiata. Non appena l’uomo ha notato la presenza della polizia, ha cercato invano di nascondersi.

I poliziotti lo hanno raggiunto e bloccato, trovandolo in possesso di un cacciavite e altri strumenti adatti allo scasso. Inoltre, è emerso che la serratura della portiera dell’auto era stata forzata e il vetro posteriore era stato infranto.

L’uomo, un 38enne marocchino con precedenti specifici, è stato arrestato per tentato furto aggravato.

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La camorra controllava gli appalti pubblici a Pagani: 8 arresti. Il clan ha provato anche a pilotare le elezioni

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La camorra controllava gli appalti pubblici a Pagani: 8 arresti. Il clan ha provato anche a pilotare le elezioni

Il clan Fezza-De Vivo, operante a Pagani, si era infiltrato nell’amministrazione comunale, grazie alla complicità di un politico e imprenditore locale, controllando alcuni appalti in città. Il clan ha provato a condizionare anche le elezioni, imponendo il voto dei propri candidati.

L’ombra della camorra era ben ammantata sul Comune di Pagani, nella provincia di Salerno, tanto da controllarne la gestione di molti appalti pubblici: questa mattina, i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, hanno arrestato 8 persone (3 in carcere, 5 agli arresti domiciliari), indagate a vario titolo di condizionamento elettorale mediante minaccia, falso ideologico, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e favoreggiamento personale; tutti i reati sono aggravati dalla finalità di agevolare il clan Fezza-De Vivo, operante a Pagani e nelle aree limitrofe.

Secondo le risultanze investigative degli inquirenti, il clan era riusciti a infiltrarsi nel tessuto amministrativo ed economico del Comune di Pagani, grazie alla complicità dell’imprenditore Alfonso Marrazzo – per 20 anni consigliere comunale e fino al 2016 assessore all’Ambiente, già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa – e della cooperativa PE.DE.MA., di cui era presidente. In particolare, Marrazzo e la sua cooperativa riuscivano a ottenere, in maniera illegittima, appalti pubblici comunali, come ad esempio la gestione del…

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Prende a calci la porta del Pronto Soccorso, denunciato un 43enne ad Aversa

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Prende a calci la porta del Pronto Soccorso, denunciato un 43enne ad Aversa

Ha danneggiato la porta del Pronto Soccorso dell’ospedale di Aversa: denunciato un 43enne, deve rispondere di danneggiamento aggravato.

Immagine di repertorio

Ha preso a calci la porta del triage del Pronto Soccorso, e per questo è stato denunciato dalla Polizia: protagonista un 43enne, che ora dovrà rispondere di danneggiamento aggravato davanti all’Autorità Giudiziaria. Tutto è accaduto all’interno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile San Giuseppe Moscati di Aversa, in provincia di Caserta: qui, il 43enne aveva avuto un’animata discussione col personale sanitario in servizio presso la struttura, finendo poi per inveire contro di loro e passando poi a prendere a calci la porta del triage del pronto soccorso, danneggiangola.

Gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Aversa sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’accaduto, grazie anche alle immagini delle videocamere del sistema di sorveglianza interno dell’ospedale. Una volta identificato l’uomo, che ha anche precedenti specifici, e ricostruito la vicenda, per lui è scattata la denuncia per danneggiamento aggravato. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza che si verifica in questi giorni all’interno di ospedali e pronto soccorso vari della Campania: non ci sono state ripercussioni, in questo caso, per i medici, ma solo tanta paura.

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Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere

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Due furti di gioielli in casa: è stata la babysitter. I proprietari la incastrano con le telecamere

� accaduto a Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli: i carabinieri hanno arrestato una 55enne. I proprietari, su consiglio dei militari, hanno installato in casa le telecamere, incastrando la baby sitter dei loro figli.

Immagine di repertorio

Non volevano credere che la responsabile dei furti di gioielli avvenuti nella loro abitazione fosse proprio la baby sitter della quale si fidavano e che si occupava dei loro figli; eppure, hanno dovuto arrendersi all’evidenza delle immagini delle telecamere installate in casa. A Meta di Sorrento, nella provincia di Napoli, i carabinieri hanno arrestato una donna di 55 anni per furto.

La famiglia presso la quale la donna lavorava, una giovane coppia, l’aveva assunta in estate, poiché bisognosa proprio di una baby sitter. La 55enne conquista subito la fiducia di genitori e bambini ma, nel settembre scorso, qualcosa turba la serenità della casa: ignoti si introducono nell’abitazione e rubano alcuni gioielli. Sembrerebbe un episodio isolato, ma ad ottobre avviene un altro furto di gioielli.

Per i carabinieri la sospettata principale è proprio la baby sitter, ma inizialmente i padroni di casa rifiutano di credere che quella donna alla quale hanno affidato i propri figli possa essere capace di tanto. Alla fine, però, si convincono e, seguendo il consiglio dei militari dell’Arma, installano delle telecamere in casa all’insaputa di tutti. E così, un pomeriggio, quando la 55enne è sola in casa, le telecamere la immortalano mentre apre la cassaforte e prende alcuni gioielli. I…

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