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Cronaca

Arrestato funzionario Regione Campania per traffico rifiuti Italia-Tunisia

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Arrestato funzionario Regione Campania per traffico rifiuti Italia-Tunisia

Il funzionario della Regione Campania è stato arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla trafico illecito di rifiuti tra Italia e Tunisia, condotta dalla Procura distrettuale antimafia di Potenza. Tra gli indagati ci sono 16 persone, inclusi un altro funzionario regionale, con accuse di traffico illecito di rifiuti, fittizia intermediazione di beni, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discariche abusive e frode nelle pubbliche forniture.

Nell’ambito dell’operazione, sono state emesse 11 misure cautelari e eseguiti sequestri di beni per un valore superiore a due milioni di euro. I rifiuti trasferiti al comprensorio militare di Serre (Salerno) sono stati campionati e verranno smaltiti a spese della Regione Campania, poiché non corrispondono agli standard di qualità.

Le indagini hanno rivelato che nel 2020 dall’Italia alla Tunisia sono stati inviati 891 tonnellate di rifiuti suddivisi in 70 container. Si è scoperto che questi rifiuti potrebbero essere stati bruciati o abbandonati in Africa dopo essere stati trasportati attraverso un contratto stipulato tra una società campana e una tunisina per il trasporto di 120mila tonnellate di rifiuti.

L’inchiesta coinvolge diversi intermediari, imprenditori, titolari di aziende di trattamento e recupero rifiuti, nonché funzionari pubblici. Il funzionario della Regione Campania è accusato di aver commesso omissioni nei controlli relativi ai titoli di spedizione e alle autorizzazioni necessarie per il trasporto dei rifiuti in Africa, contribuendo così al traffico illegale.

Secondo il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, le società coinvolte cercavano di ridurre i costi dello smaltimento dei rifiuti trasferendoli in Paesi limitrofi a tariffe più convenienti. Tuttavia, questo approccio non risolve il problema degli esuberi di rifiuti non recuperabili in Italia e potrebbe portare a implicazioni gravi per l’ambiente.

In conclusione, l’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti tra Italia e Tunisia ha portato all’arresto di diversi soggetti e sottolinea la necessità di un rigoroso controllo e monitoraggio per prevenire tali pratiche illegali e dannose per l’ambiente.

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