Arrestate 6 persone dopo 8 anni di indagini

Il caso di Francesco Esposito, ucciso otto anni fa, ha subito una svolta con l’arresto di sei persone ritenute responsabili del delitto. La vittima, di 33 anni e legata al clan Mazzarella, è stata uccisa con un colpo di pistola al petto mentre si trovava a Marigliano, nella provincia di Napoli, il 5 febbraio del 2016.
Le autorità competenti, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno eseguito le ordinanze di arresto, con cinque persone in carcere e una agli arresti domiciliari. Tutti e sei sono indagati per omicidio aggravato dalle finalità mafiose.

Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo e della compagnia di Castello di Cisterna hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli arrestati. Si è scoperto che l’omicidio di Esposito è coinvolto in contrasti tra clan e gruppi militari di Napoli e provincia per l’affermazione della propria egemonia su Marigliano e nell’area limitrofa.

L’omicidio di Francesco Esposito è avvenuto poco dopo la mezzanotte del 5 febbraio del 2016. La vittima, con precedenti per droga, si trovava a pochi passi dal portone del condominio in cui viveva, quando è stata colpita mortalmente da un solo proiettile al petto. La polizia ha identificato questa azione come parte di un conflitto per il controllo del territorio tra gli affiliati al clan Mazzarella e gruppi rivali.

I dettagli dell’arresto e dei risultati delle indagini sono stati un notevole passo avanti nella risoluzione di questo caso giudiziario di lunga data. La comunità locale ora aspetta di vedere le conseguenze di questi arresti e se porteranno a una riduzione della violenza mafiosa nel territorio circostante.

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